ARREDARE CON COLORI E TEXTURE


Originali quinte optical separano le diverse aree abitative.

Stripes come linguaggio compositivo: gli spazi separati da un millerighe viola, grigio, bianco e verde integrano l’arredo volutamente essenziale.
Gli spazi sono moduli comunicanti attraverso un geniale ed innovativo uso di materiali.

Servizio e testo di Azzurra Lorenzetto, designer
Foto Lorenzo Carone

In questa casa l’architetto Cristian Minerva dà corpo e voce al suo amore per l’arte astratta esaltando e sottolineando ogni superficie come fosse una tela, tramite colori e forme geometriche pure.
Il contenitore ha una dimensione modesta ma viene esaltato dalla suddivisone in tre fasce orizzontali separate in relazione alle funzioni.
Come ci ha spiegato l’architetto Minerva "L’intervento è fondato sul concetto di spazio comunicante. Il volume abitativo è sostanzialmente diviso in tre fasce contigue, dove la prima contiene la zona living, quella centrale i servizi (bagni e cabina armadio) e, l’ultima, la zona notte".
Così la cucina diviene l’estensione della zona giorno separata da una parete in vetro in modo da poter cucinare in piena libertà evitando che gli odori invadano gli altri spazi. L’intera zona giorno si dilata verso la zona notte, intersecando la fascia centrale, attraverso la controsoffittatura (in doghe maschiate di pino lavato in autoclave) che diviene l’elemento di raccordo delle tre aree. A pavimento il rivestimento in resina grigia si interrompe solo sulla soglia
delle camere, rivestite in plancia di teck.

Righe, venature, campiture rendono ogni area della casa
viva e materica, suggerendo movimento e dinamicità.

Biografia

CRISTIANMINERVA, architetto
Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1999 e
inizia la propria attività professionale presso l’azienda di illuminotecnica FontanaArte. Oggi il suo studio si occupa di architettura, architettura di interni, design, arredamento,
lighting design.
www.cristianminerva.it – c.minerva@cristianminerva.it

Qualità dell’intervento

Centralità del progetto: uno spazio unico, scomposto in aree compatte e funzionali verticali, che comunicano fra loro attraverso elementi di continuità come il controsoffitto, il pavimento e le porte.
Innovazione: le porte sono diventate quinte decorative.
Uso dei materiali: contrapposizione tra materiali naturali come il legno con altri artificiali come le resine.
Nuove tecnologie: la tecnologia in questo progetto è insita nello straordinario lavoro di falegnameria che rende la casa "graficamente contemporanea".

Pochi elementi che dialogano.

Contenitore con ante scorrevoli “Domus ’00”, B&B Italia; poltrona in tessuto di Marc Newson, Cappellini; divano con pouf “Magnum”, Flexform; home theatre con televisione al plasma, Panasonic;
controsoffitto in doghe maschiate di pino lavato in autoclave; pavimento in resina opaca grigia per la zona giorno e il disimpegno.
Per tutte le altre zone dell’appartamento è stato utilizzato un parquet in plancia di teck.

Lampade a sospensione “Flute 3”, design Franco Raggi, FontanaArte.
Tavolo in quercia “Madame Lillie”, E15.
Sedie “Tate”, Cappellini.

 

Il banco snack esce dal volume cucina divenendo tavolo da pranzo.
Un elemento di continuità interrotto da un diaframma in vetro.

In Edicola

Cucina superaccessoriata con cappa ad isola “Artematica Vitrum”, Valcucine.
Sgabelli di Brandanti.
Serramento in vetro e ferro verniciato a fuoco, utilizzato come parete di separazione tra cucina e soggiorno.

Letto imbottito sfoderabile “Similan”, Orizzonti; cassettiera in rovere grigio “Silver”, Presotto; lampada da tavolo “Fontana” di Max Ingrid, FontanaArte.

Le porte, in questo progetto, sono l’elemento che caratterizza gli spazi divenendo un ulteriore fattore di continuità.
"Porte che diventano refrain decorativo, in interazione alla scelta dei colori dei vari rivestimenti e dei pochi pezzi d’arredo scelti, assolutamente asciutti ed essenziali.
“Porte – come ci spiega l’architetto Cristian Minerva – che divengono vere e proprie quinte, sfondi astratti, quasi "optical", facendo dimenticare il proprio ruolo funzionale, e sottolineando la continuità di segno dell’intero progetto."
Una planimetria apparentemente banale è stata così valorizzata dando spessore al perimetro che ha lo stesso valore dell’arredo.

 

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