Tra la Valle di Susa e l’Indonesia

A Salice d’Ulzio, o meglio Sauze d’Oulx (è il suo nome originale, italianizzato durante gli anni Trenta), in alta Valle di Susa, è piacevole trascorrere sia l’inverno, grazie alle bellissime piste da sci (fa parte del comprensorio Via Lattea, con Sestrière, Sansicario, Cesana e Clavière e la francese Montgenèvre) che si estendono per ben 400 chilometri (qui hanno mosso i primi “passi” i pionieri dello sci italiano e un campione come Piero Gros) e agli altri sport invernali che si vi si possono praticare, sia l’estate, con le numerose escursioni a piedi o in mountain bike verso i monti che la circondano: il Triplex, il Bourget e il Generis: non a caso, viene definita il “balcone delle Alpi”.La casa che pubblichiamo in queste pagine è stata ristrutturata alcuni anni fa per una famiglia dalla proverbiale ospitalità: il capofamiglia, avvocato, ama riunire intorno a sé molti amici; la moglie, ottima cuoca, prepara squisiti pranzi e cene, i figli invitano i compagni di scuola e gli amici a trascorrere piacevoli week end o settimane bianche.In base a queste esigenze “logistiche”, l’architetto ha studiato il progetto di ristrutturazione: la disposizione originaria della casa è stata cambiata per meglio conformarsi a questo stile di vita famigliare, realizzando l’ingresso diretto al primo piano (si entra immediatamente nel soggiorno-pranzo-cucina, da cui poi si accede a due camere letto con bagno) e, creando una scala, sostenuta da una colonna scolpita proveniente dall’Indonesia (nazione in cui l’architetto ha avuto modo di approfondire lo studio dell’architettura e di cimentarsi con la progettazione in loco), e utilizzando la parte sotto lo spiovente per ricavare un soppalco, da cui si gode della bellissima vista sulla vallata, destinato a una comoda zona relax e a una camera letto ospiti con bagno.

Il soggiorno è emblematico della piacevole fusione di mobili di famiglia, pezzi tradizionali di montagna, sia della valle (la cassapanca in primo piano) sia di altri luoghi (l’attaccapanni con orso, proveniente da Cortina), tappeti persiani e tessuti batik indonesiani.
Un angolo della zona relax collocata nel soppalco con lo stesso intrigante mix di stili arredativi.Quindi, si sono pensate una zona pranzo con grande tavolo per ospitare le affollate riunioni conviviali, in cui la padrona di casa sfoggia le sue sue doti di cuoca provetta, e una cucina aperta sul pranzo, per poter dialogare con gli ospiti anche quando si cucina. Poi, la creazione di numerose camere con molti posti letto ha risolto il problema dell’ospitalità generosa di questa bella famiglia.
In tal modo il progettista ha promosso l’uso intelligente e razionale dello spazio e, nello stesso tempo, è riuscito a fondere le tradizioni della Valle, le eredità famigliari e la sua esperienza internazionale, in un insieme di grande fascino.

SCHATZER ALOIS
Sistemi anticaduta EN795 
Sistemi d’ancoraggio per impianti fotovoltaici con calcoli del carico vento.
Sistemi paraneve per impianti fotovoltaici con calcolo statico.Ancora una vista della scala, realizzata, come i pavimenti, in legno di larice massello.
Al termine della scala, con la sua bella ringhiera e le colonnine intagliate, troviamo la zona relax.
I pavimenti in legno sono gradevolmente caldi e trasmettono una naturale sensazione di comfort, con il vantaggio di avere buone proprietá di isolamento termico e acustico.
A Sauze d’Oulx, il contatto visivo con le belle montagne è immediato e costante, e, oltre i tetti a spiovente delle case, subito svettano le cime innevate o i pendii boscosi e verdi, secondo stagione.
L’uso di paraneve è ideale per le zone soggette ad abbondanti nevicate.
IN MONTAGNA, LE PRECIPITAZIONI NEVOSE, SOLITAMENTE ABBONDANTI, SI ACCUMULANO SULLE FALDE DEL TETTO E POSSONO O APPESANTIRNE TROPPO LA STRUTTURA O CADERE IN GRAN QUANTITÀ AL DI SOTTO, CON GRAVI PERICOLI PER PERSONE E COSE: OCCORRONO PERCIÒ I PARANEVE CHE SPEZZANO LA MASSA NEVOSA.
INOLTRE, L’ORMAI USUALE ESTENSIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI A COPRIRE L’INTERA SUPERFICIE DEL TETTO SPINGE OGGI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CONTRO LA CADUTA ACCIDENTALE, ORMAI OBBLIGATORI, E I PARANEVE FINO AI MARGINI DELLA COPERTURA DOVE POI L’INTERO CARICO NEVOSO FINISCE PER CONVERGERE E SCARICARSI SU UN UNICO PUNTO, RENDENDO NECESSARIO UN ADATTAMENTO STATICO DEL PARANEVE, OVVERO UN SUO RICALCOLO. PERCIÒ, LE MODIFICHE DA FARE RIGUARDANO L’ADATTAMENTO DELL’ALTEZZA DEL PARANEVE SOPRA
ALL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO, QUELLO DEI SISTEMI DI FISSAGGIO COME DEL SISTEMA DI COPERTURA E QUELLO DELLA RESISTENZA STATICA IN BASE AL CARICO NEVOSO. NEL PROGETTARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO È CONSIGLIABILE PIANIFICARE CONTEMPORANEAMENTE LINEA VITA E SISTEMI PARANEVE E LA SEQUENZA DI MONTAGGIO DEI TRE IMPIANTI È LA SEGUENTE: 1.LINEA VITA; 2. PARANEVE; 3. IMPIANTO FOTOVOLTAICO. QUESTA AZIENDA HA UNA SPECIALIZZAZIONE NEL SETTORE E PRODUCE IN PROPRIO I MATERIALI, OFFRENDO SISTEMI CHE SONO SEMPRE COMBINABILI FRA LORO. (SCHATZER ALOIS)Naturalmente sono state valorizzate le parti strutturali in legno massiccio di larice che formano la struttura del tetto, messe perfettamente in luce nel soppalco, di cui ritmano gli spazi. Come pure si è dato rilievo alle bellissime porte antiche di famiglia, che danno accesso alle camere. L’arredamento è un piacevole mix di mobili di famiglia, di pezzi della tradizione montanara e di elementi orientali: tappeti persiani, tende in tessuto batik con bordo in velluto, composizione di piastrelle indiane in cucina, quadri importanti dell’Ottocento, raffinati copriletti in velluto con fodera in mussola fiorata. La grande cura dei particolari da parte della padrona di casa fa di questo appartamento un posto unico e molto ospitale, dove si vorrebbe passare le vacanze.

Sauze d’Oulx si è molto sviluppata ma ha mantenuto un suo carattere decisamente alpino.
Nella camera dei ragazzi, i letti a castello sono sostenuti da due colonne indonesiane, elegantemente scolpite e veramente molto decorative, che formano un contrasto insolito ma molto gradevole con la struttura rustica e con i piumoni che scaldano la notte in  montagna e che in Indonesia sarebbero del tutto fuori luogo.CENTRALITÀ DEL PROGETTO: SODDISFARE LE ESIGENZE LOGISTICHE DELLA FAMIGLIA, MODULANDO INTELLIGENTEMENTE GLI SPAZI.
INNOVAZIONE: USO NON CONVENZIONALE DELLA CONTAMINAZIONE TRA ELEMENTI D’ARREDO DI PROVENIENZA LOCALE ED ESOTICA.
USO DEI MATERIALI: GRANDE IMPIEGO DI LARICE, RECUPERATO QUELLO DELLA STRUTTURA DEL TETTO E NUOVO PER SCALA E PAVIMENTI.
NUOVE TECNOLOGIE: IMPIANTI HIGH TECH NASCOSTI ALLA VISTA.Uno sguardo dalla camera dei ragazzi verso il disimpegno: si può notare il bell’armadio dipinto con fiori colorati.
La camera degli ospiti, che è sul soppalco, è caratterizzata dalle testiere dei due letti dipinte tradizionalmente.SI È LAUREATA INARCHITETTURA AL POLITECNICO DI TORINO NEGLI ANNI SESSANTA, HA VISSUTO A TORINO FINO AL 1980, ANNO IN CUI SI È TRASFERITA ABARDONECCHIA, LOCALITÀ SCIISTICA IN VALLE DI SUSA, DOVE TUTTORA VIVE E LAVORA. ALL’INIZIO DELLA CARRIERA, DOPO L’APPRENDISTATO PRESSO LO STUDIO DI ARCHITETTURABORDOGNA-BIZZARRI DI TORINO SI È DEDICATAALLA RISTRUTTURAZIONE E ALL’ARREDAMENTO DI APPARTAMENTI E VILLE IN ITALIA E ALL’ESTERO (CRANS MONTANA, SVIZZERA E BALI, INDONESIA). DOPO IL TRASFERIMENTO IN MONTAGNA SI È SPECIALIZZATA NEL RECUPERO EDILIZIO E NEL RESTAURO DI ANTICHE BAITE: PER OLTRE DIECI ANNI HA SEGUITO LA RISTRUTTURAZIONE DEL BORGO ALPINO DI LE GLEISE PRESSO BARDONECCHIA E DI ALTRE NUMEROSE ABITAZIONI IN ALTA VAL DI SUSA. NEGLI ANNI NOVANTA HA STUDIATO L’ARCHITETTURA INDONESIANA E HA PROGETTATO ALCUNE CASE ABALI, RISPETTANDO LO STILE TRADIZIONALE CHE, GRAZIE AL CLIMA DELL’ISOLA, PREVEDE L’APERTURA DELLE ZONE GIORNO SUI GIARDINI SENZA L’USO DI VETRI. ATTUALMENTE SI OCCUPA DI REST
AURO, RISTRUTTURAZIONI E ARREDAMENTO DI iNTERNI.

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