Nuova vita per una struttura settecentesca dèlabré. La pertinenza di un antico convento quattrocentesco rivive nella freschezza della luce e dei colori. Servizio di Gabriella Anedi La terrazza è un buon biglietto da visita. Come in un preludio, anticipa i temi e lo stile di questa bella antica dimora di Casale Monferrato, sviluppati coerentemente in tutta l’abitazione con un progetto seguito direttamente dalla proprietaria. Catturano le luci e il vento i leggeri drappi che racchiudono, come in un’alcova, vecchi mobili di famiglia. I lettini dei nonni, ripassati con lacca color avorio, diventano dei comodi sofà, i tavolini di legno si rinnovano con una mano di bianco. Belli i richiami ai colori, gli oggetti della memoria e quelli etnici come le lampade, i tappeti provenienti dal Marocco, e i variegati cuscini posti anche sul divano angolare in muratura. Verdeggiante in primavera ed estate, con viti che salgono lungo le pareti esterne rifinite a calce, a partire dall’androne sottostante l’ambiente si presenta contiguo all’antica corte così come al resto dell’edificio, conservando i caratteri dell’edilizia locale ma con un tocco di gusto franco-provenzale, estremamente sofisticato. Non è l’alcova di uno sceicco medio orientale, ma Godibile è la terrazza per gran parte dell’anno attrezzata per l’ospitalità con comode sedute, lavello in pietra e velari per proteggere dal sole. QUALITÀ DELL’INTERVENTO
Basta ricordare che un marchesato come quello di Casale è stato conteso in tempi antichi dai Francesi e occupato dagli stessi dopo la Rivoluzione del 1789. Singolare questa zona living che appare come una veranda, compresa com’è tra le ampie finestrature che danno sulla terrazza e la parete vetrata che la divide impercettibilmente dalla cucina. L’arredo è molto informale ma estremamente curato nei dettagli, coerente con quello che si potrebbe definire uno stile “shabby” declinato alla provenzale. Nella cucina si mescolano soluzioni tecnologiche e memorie antiche. Ascensore e microonde si scaldano a contatto di madie decapate ed etagéres in ferro, la televisione sta al posto di un catino sulla vecchia toilette, sedie da giardino trovate nei colorati mercatini di Casale si ritrovano insieme ai vecchi Fantasia e cultura guidano Dal soggiorno, posto al piano intermedio, si accede alla cucina, allo studio e alla camera da letto del secondo piano. Tutto qui assume un’aria vissuta e leggera volutamente sotto le righe,
Il tavolo fratino di famiglia è stato parzialmente verniciato di bianco per alleggerirne il peso, lasciando al naturale solo il ripiano superiore. Lo separa dalla cucina una parete vetrata in funzione di quinta trasparente in grado di Qui decine di bicchieri moltiplicano il piacevole effetto di leggerezza e trasparenza rischiarando così il punto più oscuro della casa. Poggiano su solide travi i listoni in legno trattati, come il resto della mansarda, con una uniforme stesura bianco latte. Questa scelta acromatica ha il pregio non solo di dilatare lo spazio ma anche di evitare un “effetto baita” intrinseco in questa tipologia. Qui la r Tutto qui assume un’aria vissuta e leggera volutamente sotto le righe, I mobili del bagno risultano molto sofisticati: o sono un’eredità di famiglia o cercati da rigattieri e antiquari specializzati nel rustico.
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