Editoriale

Com’è noto, la Chiesa italiana ha un immenso patrimonio archeologico, artistico, architettonico, bibliografico, archivistico: si stima un 70% del patrimonio nazionale. Inoltre l’Italia ha il più grande numero esistente al mondo di architetti, disponibili e capaci di prendersi cura delle architetture ecclesiastiche: dalla progettazione del nuovo, alla conservazione dell’esistente, alla ristrutturazione, al miglioramento attraverso aggiunte, trasformazioni, proposte. Quindi, circa 140 mila architetti iscritti all’Ordine professionale e oltre 100 mila edifici di carattere ecclesiale: dei primi si conosce precisamente il numero, dei secondi c’è solo una stima, poiché manca ancora un Regesto nazionale. Nella sola diocesi di Pistoia una ricerca da noi lanciata, e curata dal gruppo coordinato dall’Arch. Alessandro Suppressa, sono state recensite 224 architetture: chiese, santuari, cappelle, oratori…
Di qui la proposta: Architetto, adotta una chiesa!
Rivolta non solo ai professionisti dell’architettura, ma anche ai committenti (alle “madri” così come ai “padri” per riprendere la metafora usata dal Filarete nel suoTrattato di Architettura): che si propongano idee, che si rilegga in chiave attuale quanto il passato ci dà in eredità!
Come ha sottolineato il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPPC), l’Arch. Massimo Gallione, nella sua introduzione al Trattato di Architettura che recentemente DI BAIO EDITORE ha editato e riproposto in occasione della riunione dei Presidenti e Consiglieri degli Ordini degli Architetti italiani: Filarete, progettista e teorico rinascimentale, siamo nel 1400, considera il committente come “padre” dell’edificio, mentre l’architetto è assimilato alla “madre”.
Il Filarete coniò l’immagine in un’epoca in cui parlare di architettura equivaleva a parlare di nuove opere: ma già si proponeva il concetto di conservazione e restauro. Oggi, e tanto più in un territorio densamente costruito come quello italiano, dove si trovano, diffuse ovunque, altissime testimonianze delle epoche passate, si richiede un sovrappiù di attenzione e di qualità professionale, per conservare quanto di meglio abbiamo e per migliorare e riproporre e rivivere la ricchezza che le generazioni di ieri ci hanno lasciato.In questo numero presentiamo il caso oltremodo significativo della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Gemona del Friuli, della quale sono rimaste solo tracce archeologiche: comunque significative e importanti. L’Arch. Gianpaolo Della Marina ha trasformato semplici ruderi in un nuovo luogo pubblico: una piccola piazza fra le case, che consente alle persone di conoscere e meditare sulla ricchezza del suo passato e offre così l’opportunità di rivivere, di meditare la bellezza come testimonianza storica. Anche questa è una missione della chiesa architettura: essere un punto di riferimento e uno stimolo di pensiero. Quei ruderi sono stati “adottati” e trasformati, ritornando luogo attivo e aperto al dialogo con l’oggi. Nel corso degli anni CHIESA OGGI architettura e comunicazione ha svolto decine di convegni, conferenze, dibattiti, ha proposto e portato avanti alcune edizioni del Premio Nazionale di Idee di Architettura, che hanno riguardato il campanile (1999) il sagrato (2004), lo spazio oratoriale (2006): eventi che indicano con chiarezza come vi siano molteplici vie attraverso cui un professionista preparato e cosciente può “adottare” un edificio ecclesiale, e renderlo più attuale. È un’occasione di visibilità per l’Architetto che testimonia con le sue idee concrete, fatti e non parole, la sua professionalità, creatività, preparazione tecnica e sensibilità urbanistica, al servizio del bello, del nuovo, della memoria. Oggi l’Italia, il mondo occidentale, a fronte degli sconvolgimenti epocali in corso, ha bisogno di ritrovare le radici della sua civiltà: l’identità cristiana. Bisogna riconoscere e far fruttare tutte queste autentiche energie del nostro paese. Anche per questo è tempo di configurare un grande momento di dialogo e collaborazione finalizzato a far sì che ogni chiesa sia adottata da un architetto: recente o antica che sia, è sempre testimone della nostra identità. I numeri ci sono d’aiuto.

Una volta redatto, l’editoriale è stato inviato a S. Em. Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato del Vaticano. La risposta, che qui riproduciamo, riconosce nell’invito “Architetto, adotta una chiesa!” , la necessità del dialogo tra Chiesa e Architetti, su queste pagine da sempre propugnata. Ci piace pensare che questo comporti l’apprezzamento del contributo professionale dei progettisti nel sostenere il patrimonio della civiltà cristiana.Arredamenti e Restauri per Chiese
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Chiesa di San Massimiliano Kolbe, Bergamo

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