Antiche magioni di piccoli borghi


Abitazioni costruite in tempi passati vengono restaurate lasciando libero spazio alla natura, al colore, all’arte.

Servizio di Giacomo Cornelio

Il noto storico dell’arte Flavio Caroli possiede da più di vent’anni un’abitazione a Caruberto in provincia di Cremona facente parte di una tenuta appartenuta alla pittrice cinquecentesca Sofonisba Anguissola. Nella vicina Villa del Vascello aveva vissuto Cecilia Gallerani, ritratta da Leonardo nel famoso dipinto “La dama con l’ermellino” e giovane
amante del duca di Milano Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, da cui ebbe un figlio. Leonardo in fuga da Milano verso Venezia nel 1499 venne ospitato nella villa dalla Gallerani. All’interno della magione di Flavio Caroli troviamo splendide
opere d’arte frutto del lavoro di eccellenti artisti che hanno dato vita ad interpretazioni possibili di temi cinquecenteschi, come un grande tondo in terracotta che potrebbe essere del Begarelli, una natura morta alla maniera di Vincenzo Campi o una fontana del giardino ispirata ad un disegno di Giulio Romano per il Palazzo del
Te a Mantova. Un affresco leonardesco sulle scale ci mostra una zona tra Cremona, Mantova e Parma densa di fortificazioni e canali. “Noi abbiamo una precisa responsabilità, oggi più di prima: prendere il passato e riversarlo nel futuro.”

Un’antica abitazione di campagna in provincia di Cremona appartenente allo storico
dell’arte Flavio Caroli è uno scrigno di opere d’arte realizzate su temi del ‘500.

Nelle foto: Vaso in porcellana “One Minute Delft Blue ”, un pezzo unico disegnato da Marcel Wanders.
Barbecue in terracotta, Ceramiche Pugiù

Un vecchio cascinale di Cannobio, paese del verbano sul Lago Maggiore, costituisce la base su cui l’architetto Mauro Bissattini è intervenuto alcuni anni fa per creare la sua abitazione. Dopo sette anni trascorsi a Milano per l’esercizio della professione di architetto ha deciso di tornare nel suo paese d’origine, luogo di forti ispirazioni in cui conobbe il famoso architetto Luigi Vietti. L’amore del progettista per la natura ha dato spazio a diverse specie vegetali che avvolgono la casa. I materiali usati sono la pietra, il cotto ed il legno naturale. Il primo passo progettuale è per Bissattini la scelta di un colore visto in natura: un tramonto, il calice di un fiore, foglie secche. La sua ricerca coloristica abbraccia aspetti storici e tecnici grazie anche alle conoscenze trasmesse da uno zio pittore e da uno zio decoratore
che gli hanno permesso di ricreare atmosfere e cromie antiche: “occorre ritornare all’immagine dell’architetto-artigiano – egli dice – se non ci si vuole consegnare alla spersonalizzazione”. Il lavoro di Mauro Bissattini oggi procede in équipe con una cugina che si occupa del restauro di mobili e con un cugino responsabile della decorazione.

L’architetto Mauro Bissattini restaura un antico cascinale nei suoi luoghi d’origine sul
Lago Maggiore avvolgendolo di piante ed utilizzando tecniche coloristiche ottocentesche.

Nelle foto: Bicchieri in vetro della collezione “Rambouillet folies” Cristal D’Arques Paris, Arc International.
Lampadario, “Fiori di pizzo”, Il Fanale Group.

Alberto Dell’Orto, fotografo di moda e regista di spot pubblicitari, ha ristrutturato una vecchia casa in pietra a Menaggio, paese da cui proviene la sua famiglia, sulle colline del Lago di Como. La ricerca di un luogo tranquillo, lontano da Milano, lo ha portato nei luoghi della sua infanzia ad una grande casa in pessime condizioni che emanava
però un’eccezionale atmosfera. Gli interventi sono stati minimi. Oltre al recupero strutturale dell’edificio in pietra, gli elementi aggiunti sono di materiali diversi, come il legno per la balaustra e la scala o il vetro delle porte e dei lucernari, così da rendere evidente l’intervento. Rose rampicanti coprono buona parte delle facciate esterne mentre nel soggiorno corrono altri tipi di rampicanti. “Devo vedere una scena perfetta da qualsiasi punto di vista che susciti immediate emozioni. I luoghi dove si vive sono i migliori ispiratori dei nostri pensieri, quindi delle nostre creazioni.” E
in effetti, il grande soggiorno dominato dal camino assomiglia agli interni di un film di Visconti.

Una vecchia casa vicina al Lago di Como nel luogo d’infanzia del fotografo
e regista Alberto Dell’Orto rende visibili attraverso i materiali gli interventi di restauro.

Lampadario, “New Orleans”in cristallo, Voltolina.
Divano, “3p” con sculture in legno massello, finitura in foglia d’oro e patina bronzo, decori in pietra Medicea, design Giovanni M. Malerba da Busca, Colombostile.

 

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