“ANFIBIO” compie 40 anni

C’é chi si è affermato nel mercato globale non per la ricchezza degli investimenti, ma per la qualità innovativa della propria storia: è il caso di Giovannetti, che 45 anni fa iniziava a costruire prototipi per designer d’avanguardia (come il Superstudio di Firenze) e in seguito è andato avanti su quella strada piena di fantasia e voglia di sperimentare. È stato giusto e piacevole festeggiare in un’antica Accademia, quella di Brera, i quarant’anni di vita di un prodotto simbolo tipicamente Giovannetti, il divano letto “Anfibio”, che nel 1970 stupì per il suo modo scanzonato di porsi: un salsicciotto foderato di pelle o cotone, con una serie di lacci che lo trasformavano in letto con un bordo gonfio come quello di un canotto. Fu un successo planetario e di questo spregiudicato manufatto se ne vendettero subito 30.000 esemplari. In Accademia sono stati particolarmente ammirati: Anfibio, anche nella versione jeans, (foto 1, 3), Onos (foto 4), Bazaar (foto 2), Jet e Gabbiano (foto 5) e Ring (foto 6).Tanta straordinaria inventiva e continuità nel tempo si spiegano solo conoscendo lo stile di lavoro dell’imprenditore Giovannetti: non solo organizzatore di un’azienda, ma creatore di un’idea dell’abitare, di uno stile d’arredamento personale e riconoscibile. Se si va nel suo sito e si osserva la panoramica dei modelli, non si può non rimanere piacevolmente sorpresi dalla coerenza formale di questa produzione tutta basata sulla fantasia fuori schema e sull’atto gratuito. Originali e spesso folli, ma con un filo logico molto stringente dovuto alla personalità del loro regista. Che non solo sa scegliere i designer, ma riesce a selezionare le loro idee in modo da renderle coerenti con l’immagine aziendale. E, per dirla tutta, è in grado di pilotare la creatività del singolo in una direzione comune, quella che un certo pubblico ha imparato ad amare e si aspetta in ogni nuovo modello.