Ambient: seconda casa sotto il Monte Bianco


Tratto da:
99 Idee Ambient 02
Seconda casa sotto il Monte Bianco

DA UN ANTICO FIENILE STRETTO E ALTO, DOPO UNA RISTRUTTURAZIONE DURATA DUE ANNI, L’ARCHITETTO GRAZIELLA GIULIANI HA TRATTO TRE PIANI FUORI TERRA. QUESTA BELLA CUCINA IN MURATURA SI TROVA A LIVELLO DEL GIARDINO, ACCANTO A UN ELEGANTE TAVOLO DA PRANZO DOMINATO DA QUATTRO GRANDI ABAT-JOURS.

Nell’alto borgo di Entrèves, sopra Courmayeur, c’era una serie di fienili a schiera addossati gli uni agli altri. Anni fa, in uno di questi era stato fatto un bar ristorante che non ha avuto fortuna. Allora è subentrata una famiglia milanese che con calma, e con l’aiuto dell’architetto torinese Graziella Giuliani, l’ha ristrutturata a fondo ricavandone una perfetta seconda casa per quattro persone. La ristrutturazione è durata quasi due anni e ha riguardato tutto lo stabile sia come distribuzione interna che come facciate. Con un notevole lavoro di sventramento sotto al giardino si è potuto ricavare uno spazio adibito ad autorimessa e altri locali di servizio come la lavanderia stireria e lo spogliatoio guardaroba per le attrezzature da montagna. Al piano terra è stata realizzata la sala da pranzo con uno spazio cucina aperto, dominato da un monoblocco centrale, la cosiddetta isola, attrezzato per la preparazione e la cottura dei cibi. Il particolare più gustoso di questa cucina è il fatto di avervi inglobato come testata un originale mobile da farmacia del ‘700 trovato in Alto Adige nell’antico centro di Chiusa. Questo mobile ha la funzione di dare una dignità decorativa alla cucina lasciandola in vista e collegandola al pranzo che ha tavolo e sedie di bella fattura. Ma si è lasciata la cucina semplice e funzionale, con piastrelle bianche e solo una bordura floreale in basso che le gira attorno per staccarla dal resto del pavimento. Un altro elemento, che completa la decorazione creando un effetto trompe-l’oeil, è l’impiego sulle pareti di affreschi del XIV secolo (originali e copie), serviti anche da tema cromatico per la scelta di materiali e colori di tutto l’arredamento (si osservino in particolare le sedie e gli abat-jours strettamente collegati all’affresco autentico che li sovrasta). In fondo alla cucina vi è uno degli affreschi gotici più conosciuti della storia dell’arte, il ritratto equestre di Guidoriccio da Fogliano attribuito a Simone Martini , che con i suoi colori squillanti e le forme elegantemente decorative fa da citazione colta di un mondo totalmente contadino anche se raffinato. A livello del giardino si è preferito collocare il pranzo con l’annessa cucina in muratra, due ambienti separati ma comunicanti.

Tutti gli arredi in legno sono stati realizzati da artigiani specializzati del Cadore, mentre le porte provengono da un antiquario di Dobbiaco e si tratta di pezzi antichi ridecorati a mano. Al secondo piano è situato il salone dove ricevere gli amici. Lì c’è una parete totalmente finestrata che lascia spaziare lo sguardo sul massiccio del Monte Bianco, una vista realmente mozzafiato. Per fare da contrappeso a questa visione di natura forte e gelida, vi è un soffitto a travi di legno a vista riportato al suo caldo splendore e un caminetto sempre acceso che rincuora molto. Su questo salone si affaccia un soppalco; vi si accede passando da un studiolo e da un anti-bagno. Il bagno con piastrelle in cotto spagnolo decorate continua come un leit motiv la cura dei dettagli e l’armonia delle scelte.

Appartamento a Courmayeur.
Progetto architetto Graziella Giuliani Servizio di Chantal Farinet. Foto di Athos Lecce
Testo di Walter Pagliero Foto di Athos Lecce

 

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