Allium sativum


I sapori di Casa felice

L’aglio (Allium sativum) è una pianta coltivata bulbosa della famiglia delle Liliaceae.
L’aglio è originario dell’Asia centrale.
Viene utilizzato fin dall’antichità, sia in cucina (per il condimento delle pietanze) sia per le sue proprietà medicamentose

In un papiro egizio del XV secolo a.C. sono elencati ben ventidue impieghi medici dell’aglio, che viene ricordato anche da numerosi autori antichi, fra cui Erodoto – Herodotos; Alicarnasso, 484 a.C. – Thurii, 425 a.C.) è stato uno storico greco antico, famoso per aver descritto paesi e persone da lui conosciute in numerosi viaggi.), Terenzio Varrone,
Ovidio e Plinio. L’aglio è una pianta erbacea perenne (Allium sativum) che viene coltivata per raccoglierne i bulbi.

L’aglio ha diverse proprietà curative:
– Anti ipertensivo
– Antibatterico
– Antielmintico
– Antiossidante
– Contro raffreddore e influenza
– Antitumorale; ricerche scientifiche hanno dimostrato che ad un alto apporto di aglio corrisponde una bassa incidenza dei tumori allo stomaco, intestino e retto. E in quei paesi dove il consumo di aglio è elevato (Cina,Serbia e Francia del Sud; il numero di coloro che s’ammala di tumore è molto basso).
– Antitrombotico; l’uso dell’aglio crudo tritato finemente sui cibi come sughi, carne ed insalate è un ottimo coadiuvante per la cura dell’ipercolesterolemia (cui consegue l’ipertensione);
bronchiti catarrali; elmintiasi (nei bambini in special modo poiché portano sporcizia alla bocca). Il consumo di aglio dà
un generale senso di benessere all’organismo per la sua azione antibatterica quindi antinfettiva. Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari. Acausa della sua coltivazione molto diffusa le sue origini sono incerte, sono state rintracciate sia nella Siberia sud-occidentale che in Sicilia ed in Calabria, dove cresce spontaneamente.

Che l’aroma dell’aglio non sia mai stato gradito è cosa
nota tanto che lo stesso Shakespeare in "Sogno di
una notte di mezza estate" fa dire ai propri attori nella
seconda scena di non mangiare aglio in quanto "(…) e
soprattutto, attori, anime mie, badate a non mangiar
aglio o cipolla, ché dobbiamo esalare tutti un alito
che deve riuscir dolce e gradevole (…)".

È imparentato con le cipolle ed il giglio L’odore caratteristico dell’aglio è dovuto a numerosi composti organici di
zolfo tra cui l’alliina. Esistono varie qualità di aglio: Piacentino bianco, rosso di Sulmona, Serena, Rosso di Nubia. L’aglio rosso di Nubia, una contrada del Trapanese, è presidio Slowfood.
Il bulbo è costituito tipicamente da dodici spicchi, con le tuniche esterne bianche e le tuniche interne di colore rosso vivo. Tradizionalmente viene confezionato in "trecce" da circa cento bulbi. Il consumo di aglio dà un generale senso di benessere all’organismo per la sua azione anti batterica quindi antiinfettiva. Per ovviare almeno in parte al disagio del conseguente "alito pesante" si deve privare l’aglio del piccolo germoglio verde interno facilmente estraibile. Essendo
anche un ottimo stimolante digestivo e diuretico viene anche utilizzato in forma di infuso (dai 5 ai 10 g in un litro di acqua) mentre per un’azione antisettica dai 10-15 g in decotto. Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo.


In cucina
L’aglio in cucina è molto utilizzato, di seguito
una ricetta classica con l’aglio.

Spaghetti aglio olio e peperoncino
Dosi per 3 persone:
250 gr di spaghetti
5 spicchi di aglio schiacciati
peperoncino fresco o secco a proprio gusto
7 cucchiai di olio di oliva. Porre in padella
larga l’olio e soffriggere l’aglio finché si colora
di marroncino, spegnere il fuoco e porre
il peperoncino mescolare bene e coprire.
Far cuocere la pasta e scolarla al dente accendere
il fuoco della padella con l’aglio scaldare
e gettare la pasta a fuoco vivo far saltare
per 1 o 2 minuti mescolando bene, servire.

Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei "parassiti" e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani. Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente
usato nella medicina popolare.
Una famosissima cantilena napoletana recita: Agli e fravagli fattura che non quagli. Corna e bicorne capa ‘alice e capa d’aglio ….”
Si consigliava infatti di tenerlo addosso la notte che precede il 24 giugno (San Giovanni) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d’estate.

 

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