Progetto: Stefano Lazzarini Servizio: Luisa Carrara Testo: Walter Pagliero Foto: Athos Lecce Questa piscina in cemento armato è stata progettata seguendo le linee altimetriche del terreno dall’esperto ristrutturatore di case rustiche Stefano Lazzarini. La depurazione delle acque avviene attraverso un filtro a sabbia e la sua sterilizzazione col sistema salino: questo permette di non fare uso di additivi di provenienza industriale. Il riflesso chiaro dell’acqua nella vasca è dovuto al rivestimento interno in laticrete. L’ambiente circostante è stato ricostruito rimodellando con misura l’andamento naturale del terreno, attrezzandolo con muri di contenimento e scalette in pietra. Siamo all’interno di un uliveto che viene il più possibile rispettato; le balze sono state decorate con piante di lavanda, rosmarino e santolino (le più adatte a questo microclima) che armonizzano con il verde degli ulivi. Ma ci sono anche gli agrumi, in vasi di coccio dell’Impruneta, a dare profumo e una nota di colore. I lastricati e i piccoli muri sono stati costruiti con le pietre del posto venute alla luce durante lo scavo della piscina: qui tutto è buono e non va buttato via niente.
Questa piscina non è pensata solo per tuffarsi e nuotare, ma anche come luogo “acquoso” e fresco dove pranzare all’aperto. Infatti un tavolo con piano di marmo e alcune poltroncine rivestite di hularo, una specie di vimini molto resistente, arredano l’angolo del barbecue. Una fontanella rustica, composta da un ovale con angelo in altorilievo e un bacile a due anse, gorgoglia tutto il tempo alle spalle del tavolo. Sono gli antichi piaceri della vita in campagna, fatta di buona tavola e di buona compagnia, a cui la piscina aggiunge un tocco di modernità.
La forma a fagiolo della piscina è la più adeguata in una situazione fortemente scoscesa e arrotondata. E’ stata fatta con questa forma proprio per seguire l’andamento naturale della collina, perché non si voleva modificarne neanche di poco il profilo. In Italia resta famosa quella, sempre a fagiolo, costruita negli anni ‘30 dal grande architetto di giardini Piero Porcinai su un costone quasi a picco del monte di Portofino: costruirla fu quasi un’impresa alpinistica e Porcinai fece in modo di alimentarla con l’acqua salata del mare sottostante.
Fare il bagno di notte in una piscina illuminata è uno dei riti hollywoodiani che più resistono. Farlo al crepuscolo in un luogo panoramico come questo diventa un’esperienza emozionante. Qui bastano tre fari sommersi per creare l’atmosfera giusta: la piscina si trasforma in una perla barocca incastonata tra i lastroni di pietra.
|