Alla ricerca di calde atmosfere


Interni ristrutturati

Alcuni lavori in ferro battuto realizzati all’interno di casolari ristrutturati dell’Alta Valle del Tevere

Lo stile senza tempo del ferro battuto è ideale per una casa in campagna o per un appartamento antico in cui non si vuole rinunciare al calore di un ambiente accogliente. L’artigianato del ferro battuto infatti si è conservato e sviluppato
grazie anche alle commesse provenienti dai tanti lavori di restauro di ville e case coloniche.
Caratteri percepibili a prima vista, a partire dalla facciata esterna, sono le grate e le ringhiere in ferro oltre a sezioni di muro in pietra che riaffiorano dall’intonaco, spesso incorniciate dalla presenza di piante e cespugli fioriti che spuntano in
ogni angolo.

Corrimano
Realizzazione: Luigi Bettarelli di Città di Castello.
Vari elementi in ferro battuto : sponda letto, abat-jour, lampadario, asta per tende, accessori bagno.
Country house Antico Casale Paradiso, vocabolo Erchi, Monte Santa Maria Tiberina

L’armonia compositiva, attentamente ricreata all’esterno, viene rivissuta anche all’interno della casa negli ambienti disposti a volte su vari livelli: il grande soggiorno spesso caratterizzato da un grande camino, la sala con divani in tessuto, le camere con gli armoniosi profili dei letti in ferro e le lampade con struttura in ferro battuto…
Ogni ambiente è carico di carattere e arricchito da pezzi antichi di ottima provenienza sapientemente accostati;
elementi d’arredo di arte povera si sposano con mobili di antiquariato rendendo ogni ambiente unico e personale.
Lampade e accessori trovano così la loro giusta collocazione anche in ambienti dallo stile rustico, grazie ai materiali tradizionali e al design dalle linee nostalgiche che riescono ad impreziosire qualsiasi ambientazione.
Spesso casali e case coloniche, patrimonio dell’edilizia storica, sono trasformati in agriturismi, country house o caratteristici ristoranti perfettamente integrati in un territorio con forti valenze paesaggistiche e naturali come è
appunto quello dell’Alta Valle del Tevere, in un costante adeguarsi dell’attività umana alla natura. Tale patrimonio
è costituito da castelli, torri, edifici religiosi, complessi monastici o splendide abitazioni private. Anche negli edifici di più modesta fattura si registra la presenza di accorgimenti costruttivi ed elementi decorativi che, in quanto realizzati da maestranze locali che operano nel rispetto della tradizione costruttiva, costituiscono preziose manifestazioni di cultura
e civiltà.
Apprendere il linguaggio dei costruttori locali significa quindi compiere un primo passo verso la conoscenza del nostro patrimonio non soltanto architettonico ma anche culturale.

L’artigianato è certamente una tradizione per certi aspetti irripetibile di dare risposte creative ed originali a problemi pratici in ogni locus e di ogni gens in cui si sia sviluppata un’attività umana, prima che l’industrializzazione s’incaricasse di livellare ed uniformare, con la produzione di massa, sia esigenze che risposte. La ricerca di qualcosa che fuoriesca, prescinda da ciò che ognuno può vedere od avere ovunque, o semplicemente vi si affianchi, passa necessariamente per una riscoperta ed una rivalutazione della produzione artigianale, della originalità dei luoghi e delle genti.
Come tante altre contrade anche Città di Castello ha le sue particolarità ed ha cercato di preservarle dall’oblio del tempo e dalla disattenzione delle persone con un ”Centro di documentazione delle botteghe artigiane e della civiltà contadina”, che ripropone il passato proiettandone nel presente e nel futuro l’essenza interiore di un modo di vivere e di lavorare insita nelle forme e nelle funzioni degli oggetti, anche più umili ed usuali.
Tra questi, vi sono testimonianze di un’arte, quella del ferro battuto, che è stata ben presente nel passato ma che resiste, malgrado tutto, nel presente ed è chiamata ad arricchire momenti significativi della vita odierna con nuove forme e nuovi oggetti nati da un’arte scultorea che, piuttosto di togliere come si fa dal blocco di marmo o dal tronco di legno che “già contengono le forme da liberare”, richiede di aggiungere, piegare, modellare, dare leggerezza al peso del metallo.

Fernanda Cecchini
Sindaco di Città di Castello

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