Al servizio della qualità della vita

Al servizio della qualità della vita

Uno dei centri della Fondazione Opera Immacolata Concezione, disseminati in diverse province venete: come anche tutti gli altri, è dotato della propria chiesa. In questo modo si fornisce un’assistenza globale agli anziani ospiti: sul piano fisico, morale e spirituale. Un’architettura ove funzionalità vuol dire accoglienza, generosità, serenità. Per accompagnare chi si addentra nell’ultima parte della propria vita.

Una località tranquilla, tra Padova e Abano.Qui sorge uno dei centri della Fondazione Opera Immacolata Concezione. Sorta nel 1955 per iniziativa di Mons. Antonio Varotto e Nella Maria Berto, lo scopo della Fondazione è accogliere e assistere le persone anziane, autosufficienti ma anche non autosufficienti; e consentire loro con una assistenza continua, rispettosa delle persone ma anche altamente competente e dotata di tutti i servizi e i comforts necessari (dai luoghi di svago ai centri fisioterapici e di riabilitazione). La chiesa è il cuore di questo centro.
E la grande fontana che zampilla nel mezzo del sagrato è il simbolo dell’accoglienza e della serenità che il luogo consente. L’architettura stessa della chiesa, con il suo gioco di rientranze e la copertura che si innalza con andamento iperbolico verso l’infinità, costituisce un segnale di speranza, un gesto che indica lo slancio con cui la generosità è capace di trasferire la sofferenza umana su un altro livello, trasfigurandola in dono. L’architettura si fa mediatrice simbolica del passaggio dal luogo terreno alla quiete celeste.

Un ampio sagrato e una facciata che si estende in larghezza. La fontana è luogo e simbolo di serenità.
L’aula si raccoglie tutta attorno al luogo dell’altare,
dove culmina il protendersi della copertura.

L’architettura è impostata nella traslazione della orizzontalità della facciata rivolta verso il sagrato alla verticalità che si realizza sopra il luogo dell’altare. Una soluzione più volte adottata ma che non perde la sua capacità di significato.
Elemento fondamentale nella realizzazione del complesso della copertura è la struttura in legno lamellare che accompagna con plasticità il movimento ascendente dell’insieme. La scansione a strisce bicolori della pavimentazione
e delle colonne contribuisce a infondere nello spazio il senso della "progressione" orientata verso il luogo dell’altare. E tutti gli elementi accompagnano questa tensione che trasporta le cose di questo mondo in uno spazio altro. Lo si riscontra nelle finestrature che si allargano a riprendere il motivo della croce.O nel rivestimento interno che, in mattoni in forma triangolare, prosegue nella fenditura che accompagna la vista verso il lucernario tondo.
Nell’ampio ambiente dell’aula, sono elementi che diventano segni e contribuiscono a rendere più esplicito il significato della luce che scende dalle due grandi finestre che si aprono nell’ansa della copertura lignea. Pochi segni, per ricercare il volto della speranza, là dove la necessità di questa si sente con maggiore intensità.

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