A picco sulla scogliera

Albissola è una nota località della Riviera di Ponente ligure, con origini addirittura preistoriche, poi romane (allora si chiamava Alba Docilia e si trovava segnata sulla più celebre carta delle strade dell’Impero Romano), poi fu marchesato, libero comune e infine cadde sotto il dominio di Genova. Oggi è nota non solo come località turistica tra le più rinomate per le sue belle spiagge, ma anche come sede di una lunga tradizione di manifatture ceramiche artistiche e artigiane, che dal Quattrocento arriva ai giorni nostri: non a caso, vi si trova la passeggiata degli artisti, un tratto lungo ottocentometri in riva al mare, con venti grandi pannelli policromi per un totale dicirca cinque milioni di piastrelline ceramiche, destinate a interpretare i disegni originali degli artisti che frequentano la cittadina: Caldanzano, Crippa, De Salvo, Fabbri, Franchini, Gambetta, Garelli, Lam, Luzzati, Moncada, Porcù, Quatrini, Rambaldi, Rossello, Sabatelli, Salino, Sassu, Siri, Strada. In tale originale contesto ispiratore, l’intervento progettuale che pubblichiamo in queste pagine non poteva non risultare degno di straordinaria considerazione: rappresenta il momento finale del recupero di uno spazio, originariamente non abitativo, che è stato trasformato in una villa unifamiliare, grazie a una sapiente e radicale opera di ristrutturazione. La straordinaria collocazione del volume architettonico, proprio sul ciglio di una falesia rocciosa a picco sul mare, ha convinto il proprietario a intervenire sullo spazio esterno con un ardito progetto che comprendesse la realizzazione di una piscina.“Proprio la particolare fragilità geologica del sito è stato l’elemento che ha reso l’incarico ancora più affascinante – ci dice il progettista, l’architetto Sergio Giovanni Ratto – una sorta di scommessa contro la gravità”. Questa scommessa, però, ha comportato molte problematiche di natura strutturale e costruttiva. Per risolverle nella maniera più completa e progettualmente efficace, la muratura che delimita lo spazio esterno e la platea del giardino sono state realizzate in un unico getto di cemento armato insieme con la piscina: in questo modo, la vasca risulta come sospesa nel vuoto e non grava sulla parte esterna della scogliera, ma poggia sul terreno solido, legata dall’armatura di cemento armato.A questo punto il progettista si è concentrato sulla creazione di una zona del giardino, che permettesse di godere dello straordinario clima della zona per il maggior tempo possibile durante tutto l’anno: da qui l’idea di creare un patio dotato di una grande cucina esterna con un capiente forno a legna e di una comoda zona pranzo, il tutto impreziosito dalle opere di Paolo Anselmo, ceramista in Albissola. La copertura di tale spazio è stata risolta con una sofisticata ma leggerissima tensostruttura, capace di proteggere dagli agenti atmosferici, sostenuta da un arco in acciaio; la realizzazione è stata affidata alla Aloges di Alessandria. Attraverso la quinta ad arco ellittico del patio (naturale prosecuzione formale degli originali vetrate della villa) è possibile godere la prospettiva straordinaria della piscina che sembra davvero galleggiare sul mare, quasi una nave che si stacca dalla terra.Arrivato alla professione di architetto dopo lunghi anni di esperienza nel settore della moda, i quali hanno influenzato non poco l’approccio nella creazione di uno spazio abitativo “su misura”, l’architetto Sergio Giovanni Ratto crea l’abitazione cucendola attorno al cliente, proprio come fosse un abito disegnato per essere innanzitutto comodo ma anche sicuramente bello da essere mostrato e vissuto.
Impegnato nei primi anni di attività nella realizzazione di spazi pubblici e privati, ha concentrato poi il suo lavoro esclusivamente nella creazione di spazi abitativi, spesso nella tipologia di ville che rimangono la sua più interessante espressione.Le nuove forme create nel giardino, funzionalmente ed esteticamente ben legate al perimetro abitativo, fanno sì che esso si dilati quasi a generare un nuovo e più complesso unico volume, nel quale gli ambienti esterni ed interni si trasformano in suggestive scatole luminose riflesse sullo specchio d’acqua della piscina, che a sua volta
sembra diventare un’unica superficie con quella marina.
Nello skyline notturno, il giardino e gli spazi esterni riescono a regalare nuove e sorprendenti atmosfere, emozionali e coinvolgenti, grazie all’utilizzo dell’illuminazione a led (realizzata da I Guzzini) che, mediante un sofisticato sistema elettronico, consente di modificare il colore della luce, così da rendere ancora più dinamiche le originali forme architettoniche dell’abitazione.La scelta delle essenze botaniche che adornano il giardino si è orientata quasi esclusivamente sulle specie tipicamente tropicali, come cactus o altre succulente, che si adattano perfettamente al particolare clima mite di questo tratto di costa e riescono a vivere e a crescere come nelle loro zone di origine, dando una sensazione esotica molto forte.
Anche nella scelta delle finiture e dei rivestimenti non esiste differenza tra interno ed esterno: la pavimentazione di travertino levigato è utilizzata disinvoltamente sia dentro sia fuori, il rivestimento di mosaico (Bisazza) delle pareti della piscina (realizzata da Culligan su disegno dell’architetto) assume le stesse tonalità (è stata utilizzata la stessa miscela di tessere) presenti nei bagni della villa.Nella parte centrale del giardino è stata inserita una spettacolare terrazza a sbalzo in teak asiatico, ove trovano posto due originali sgabelli di acciaio e pelle bianca realizzati da De Castelli su disegno dello stesso progettista.
La scelta degli altri arredi è caduta sulle creazioni di Dedon per il letto a conchiglia, Royal Botania per i lettini e la zona pranzo e Ghandia Blasco per il soggiorno esterno.
Tale articolato e apprezzabile intervento di ristrutturazione e creazione dimostra come negli ultimi anni l’interesse verso gli spazi esterni solleciti progetti sempre più sorprendenti, in linea con le ultime proposte del design.

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