360 Gradi

servizio di Walter Pagliero

Fantasia e creatività sono caratteristiche indispensabili per progettare mobili e oggetti veramente nuovi, ma non basta; occorre saper interpretare ciò che è specifico dell’oggi, le nuove forme di sensibilità che in ogni momento si affacciano alla ribalta per sostituirsi alle precedenti.

1 “Flexi”, poltrona realizzata curvando un’unica lastra di metacrilato, ammorbidita da un cuscino gonfiabile in clerglas opalescente tranciato ed elettrosaldato, di Denis Santachiara per Zero Disegno by Quattrocchio (Alessandria). 2. “Sprung”, porta riviste in lamiera verniciata con piedi in acciaio di Michel Sodeau per Liv’it (Pesaro).3. Tavolo “Judd” in cristallo con pannelli colorati riflettenti in “deepglass”, di Gabriele e Oscar Buratti per Acerbis International (Seriate).

4.(Sotto) “Anemone”, straordinaria poltrona con struttura in acciaio e intreccio di tubi di plastica trasparente e colorata, dei fratelli Campana per Edra (Perignano). 5.(Sotto) Contenitore modulare “Festival” con elementi in legno, lamiera microforata e metacrilato, di Baldanzi & Novelli per Casamania by Frezza (Signoressa di Trevignano).

IL GUSTO DEI NUOVI MATERIALI
Non c’è niente di più “nuovo” che un oggetto costruito con materiali di recente invenzione o il cui utilizzo nel campo del design viene sentito come una novità. Il metacrilato è una plastica che, da tempo utilizzata nell’industria, nel settore del mobile non aveva vera cittadinanza. Oggi invece è sentito come attuale e i suoi colori violenti ma liquidi piacciono come non mai.

 

MINIMALISMO FUNZIONALE

Continua la concezione minimalista, che nei mobili tende a limitarsi a un incastro di piani verticali e orizzontali, perché questo dà un’idea moderna di pulizia anche mentale, di rifiuto delle ideologie e delle esibizioni di prestigio. Siamo alla “tabula rasa” e al disimpegno, ma anche alla ricerca di una comodità semplice e immediata che parla di comfort più che di cultura.

Progetto “Plinto notte” di Pinuccio Borgonovo per Former.

 

MINIMALISMO POETICO

L’altra faccia del minimalismo è quella dell’invenzione poetica: forme pure ed essenziali che ricordano cristalli, foglie, modelli primari della natura. La leggerezza e la sfida alle leggi della gravità sono una qualità di questa estetica. La struttura in tubo cromato, che negli anni ‘20 aveva iniziato tale volo di fantasia, viene adesso sostituita col più esile acciaio.

Chaise longue “Landscape” di Jeffrey Bernett per B&B Italia (Novedrate).

 

NEW AGE

La musica e lo stile di vita “new age” hanno trovato un loro spazio, soprattutto tra i giovani che amano le atmosfere sognanti e le pratiche alternative. Il design è stato lambito solo di striscio da questa ondata, ma in alcune stanze di ragazzi sono comparsi oggetti strani e un po’ magici.

“Queen of Africa”, una lampada da tavolo
decorata con motivi etnici da Testa & Punzo
per Slamp (Pomezia).

MINIMALISMO UMANIZZATO

Quando le forme sono ridotte all’osso e si scelgono moduli rettangolari, l’effetto è sempre di una rigorosa semplicità. Se il procedimento si utilizza per realizzare volumi sofisticati e monumentali, avremo dei modelli “difficili” per persone che vogliono mostrare di essere à la page. Se invece, come in questo caso, lo si umanizza, abbiamo un prodotto rigoroso e in un certo senso “classico”.

Funzionalismo esuberante

Nel progettare i mobili ci si può comportare come veri funzionalisti ma nello stesso tempo essere irrazionali. Questo avviene quando al rigore della struttura, pensata solo in rapporto alla funzione, si accostano dettagli visivi di evidente decorativismo. E’ un modo di uscire dalla gabbia severa del rigore senza abbandonare ilconcetto convenzionale di modernità.

“Chains”, un divano imbottito d’impronta neo moderna di Mario Cananzi per Sawaya & Moroni (Milano).
“Whity” è una sedia impilabile dei precedenti designers con struttura in metallo cromato o verniciato e seduta in faggio a vista o rivestito in cuoio.

FUNZIONALITA’ E FANTASIA

Nei letti per ragazzi i criteri sono giustamente diversi da quelli pensati per adulti. Più fantasia e meno velleità di rappresentanza, più gioco e meno convenzioni o soluzioni alla moda. Ai più piccoli piacciono anche le forme surreali come una testiera con la sagoma di una nuvola o le foglie blu.

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