360 gradi – scale e soppalchi

Il piacere di vivere a mezz’aria collegati solo da una scala è un desiderio tipico dell’infanzia, come le piccole case di legno abbarbicate sugli alberi che ogni bambino ha sognato.

Un loft a Milano in zona Brera, si dipana su tre piani. Il percorso della scala in ferro arriva fino al soffitto – pavimento dell’ultimo livello, la cui trasparenza permette di intuire la presenza del letto che può essere visto anche da sotto. Un’unione concessa dall’inedita scelta del grigliato.

La straordinaria “leggerezza dell’essere” ma anche la penuria di spazio spinge talvolta a porre in un soppalco una zona dell’abitare. Se i parapetti sono trasparenti è come stare su un tappeto volante ancorato a mezz’aria tra soffitto
e pavimento, guardando gli altri dall’alto distaccati dai problemi della casa. Ci si può mettere una scrivania, un divano e uno stereo per farne un luogo dove isolarsi quando si vuole sfuggire alla presenza un po’ ossessiva di una casa piccola. Oppure ci si portano gli amici, in sala da pranzo o in salotto, coinvolgendoli in spericolate prospettive e vertiginose esperienze. Se c’è una camera da letto, approfondire un rapporto in una situazione così “alta” ha i suoi
vantaggi: si esce dalla solita routine. Ma anche da soli, dormire così vicini al cielo con la benedizione del Feng Shui, può ispirare moltissimo.

Virtuosismi d’architetto

Una scala aerea può movimentare moltissimo un’architettura d’interni, lo sanno bene i progettisti che la propongono spesso e volentieri ai loro clienti. Unita poi a passerelle sospese che collegano tra loro due diversi soppalchi, con contorno di pilastri, canne fumarie e pensiline, può produrre per gemmazione, all’interno delle pareti trasparenti, un
magico bosco architettonico. Questo spazio ipermoderno, fatto di forme primarie tutte bianche e inondate di luce, può essere vissuto come uno stimolante luogo dell’immaginario.

Questa villa sul lago di Como è opera dell’architetto Elisabetta Terragni, figlia del capofila del razionalismo italiano. Seguendo le orme del padre, è oggi una esponente di spicco del “neorazionalismo” internazionale.

Scale interne ed esterne

Gli inglesi amano le convenzioni, ma spesso si divertono a capovolgerle, come in questo caso dove la zona notte è sotto e quella giorno sopra. Ma c’è una ragione: il giardino. Sono il popolo che più ama il verde e avere un risveglio in
mezzo all’erba ben tosata è per loro impagabile. La scala aerea di raccordo col soppalco taglia in due una parete metà gialla e metà rossa, unico punto di colore in un ambiente tutto bianco.

Questa cellula abitativa con piccolo giardino ha ben due scale tra il soppalco e il piano terra: una interna che scende in camera da letto e l’altra esterna che collega direttamente la zona giorno con lo spazio verde.

L’azienda Scale Nilur produce dal 1976 scale per interni ottenendo l’approvazione più ambita per un produttore: il consenso del mercato. Un mercato che nel corso degli anni è diventato internazionale, composto di clienti sia grandi che piccoli, tutti soddisfatti per lo stesso grande impegno. Non si può immaginare un ottimismo prodotto senza una sequenza produttiva che in ogni sua fase punti ai migliori risultati; per questo l’organizzazione interna è avanzatissima e in continuo aggiornamento, dalle tecnologie più sofisticate all’impiego di materiali selezionati, senza escludere l’intervento manuale per finiture artigianali particolarmente accurate e spesso uniche. Una produzione che comprende decine di modelli di scale a giorno, scale a chiocciola (nella foto il modello “Astrale S) in legno e metallo, ringhiere e rivestimenti per risolvere ogni problema di abitabilità su più livelli unendo la cura della tradizione e il moderno design alla robustezza dei materiali.

L’azienda Nilur è stata tra le prime a utilizzare un centro a controllo numerico con sistemi di progettazione CAD CAM, che ottimizzano i tempi del ciclo produttivo e allo stesso tempo migliorano la qualità del prodotto anche sotto il profilo estetico;è anche molto sensibile alle normative UNI, tanto che ha partecipato alla loro stesura.

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