Vicenza

Vicenza: Restituzioni 2002
Nella sede museale di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza sono esposte una quarantina di opere restaurate grazie all’intervento del Gruppo Intesa BCI. Le opere sono state individuate da un comitato scientifico coordinato da Carlo Bertelli.

P.Veronese e bottega, S.Afra sul palco prossima a essere decapitata…
(part. durante il restauro),
Chiesa di S. Afra, Brescia.

«Al fine di trovare il giusto equilibrio tra pubblico e privato è necessario che l’impresa privata, quando opera nel settore dei beni culturali, superi un atteggiamento puramente mercantile. La controparte pubblica, per controverso, non deve vedere nel privato solo uno sponsor, un mero finanziatore, bensì un partner imprenditoriale con il quale condividere i progetti, le risorse, le responsabilità». Sono parole pronunciate dal Prof. Giovanni Bazoli quando gli è stata consegnata la Laurea ad honorem in Conservazione dei Beni Culturali, nel novembre passato a Udine. Parole significative per l’attuale dibattito su ruoli e funzioni di istituzioni pubbliche e soggetti privati nella gestione del patrimonio culturale del Paese, esse consentono anche di comprendere lo spirito dell’iniziativa Restituzioni, giunta all’XI edizione. Avviata alla fine degli anni ’80, Restituzioni è stata promossa dalla Banca Cattolica del Veneto, che passò poi il testimone al Banco Ambroveneto e quindi a Intesa BCI. Essa si impernia nella periodica selezione di un consistente numero di opere, per restaurarle, studiarle, esporle e infine restituirle ai legittimi proprietari.

Piemonte: I Sacri Monti
La Regione Piemonte ha attuato una vasta opera di conservazione dei Sacri Monti, i complessi monumentali espressione della tradizione religiosa popolare. Ne è nato anche un Atlante dei sacri monti europei.

“Atlante dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei” è stato curato dal Parco naturale del Sacro Monte di Crea (www.parcocrea.it). Si tratta di un volume di 192 pagine, con 68 schede relative ad altrettanti siti di tredici Paesi europei: Portogallo, Spagna, Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Germania, Austria, Svizzera, Slovacchia, Ungheria e Polonia. Il volume include anche una carta dei siti in cui sono evidenziati i luoghi devozionali, oltre che dei Paesi menzionati, anche di Repubblica Ceca, Ucraina, Slovenia, Croazia, Jugoslavia e Romania. La Regione Piemonte è intervenuta per riqualificare congiuntamente sia la parte architettonica sia le aree naturali nei quali si trovano i Sacri Monti. Sono stati restaurati i percorsi devozionali ed è stata riqualificata la componente vegetale, così che gli Enti gestori, istituiti a Parchi e Riserve naturali, hanno riportato i Sacri Monti dell’arco alpino al loro splendore primitivo. Allo stesso tempo, mentre si compiva la risistemazione, il Centro di Documentazione dell’Atlante dei Sacri Monti ha dato vita a una rete di collegamenti che oggi è in grado di far dialogare realtà sparse su un territorio di dimensioni continentali.

 

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