Ventilare il tetto

Appunti
Il tetto ventilato è un sistema che viene ormai utilizzato da moltissimi decenni in quanto le sue proprietà non solo sono benefiche per la struttura stessa della casa e delle persone che ci vivono ma hanno un eccellente vantaggio economico ed un notevole riflesso ambientale e sono tutte strettamente collegate tra loro. Andiamo però prima a vedere come è fatto un tetto ventilato “tradizionale” : Sistema di ventilazione costruito in opera da personale specializzato e suscettibile di sprechi di materiale. La camera di ventilazione, generalmente di cmq./ml. 400, viene realizzata mediante una doppia orditura di listelli, orizzontali e verticali, sui quali viene fissato un secondo tavolato, meglio se multistrato marino. Adesso che abbiamo spiegato come è fatto un tetto ventilato “tradizionale” andiamo a spiegarne il funzionamento: come vediamo sopra, tra i listelli (che contengono l’isolante ) e il tavolato si è venuta a creare una intercapedine vuota.

Partendo dal presupposto che sia nella linea di gronda sia che nella linea di colmo questa intercapedine è aperta e sapendo che l’aria calda è più leggera di quella fredda andiamo ad analizzare: sotto i coppi o le tegole, mediante l’irraggiamento solare, si possono avere temperature che oscillano tra i 90°C ed i 110°C; questo enorme calore va a riscaldare l’aria che si trova all’interno dell’intercapedine che sale uscendo dalla linea di colmo e creando una depressione che viene compensata con l’entrata di aria più fresca dalla linea di gronda, ottenendo così un moto convettivo ed una diminuzione di calore. Questo porta dei benefici: in inverno l’isolamento porta una riduzione del dispendio energetico per il riscaldamento e quindi meno emissioni di gas da combustibile nell’aria; grazie alla ventilazione, all’interno dell’abitazione sia in inverno che in estate gli ambienti sono asciutti, i materiali di conseguenza hanno una vita superiore e sempre grazie alla ventilazione i sottotetti in estate non sono più dei forni, non bisogna più usare il climatizzatore notte e giorno; ecco che così abbiamo un notevole risparmio energetico.

Dal tetto ventilato “tradizionale” è nato il tetto ventilato preaccoppiato” in pannelli, un’evoluzione che mantiene le stesse caratteristiche del primo ma con un notevole risparmio economico sui materiali di utilizzo e di posa in opera: mentre prima si doveva creare una prima orditura con i listelli, per accogliere l’isolante, poi posare l’isolante, fare una seconda orditura per la ventilazione e infine mettere il tavolato finale, nel secondo non si deve far altro che prendere i pannelli e posarli, secondo le indicazioni fornite dal produttore. I pannelli Tecnoedil rispettano tutti la normativa U32035110/9.3.1. ex 9460/ 13.4 e in vendita si trovano molti tipi: in POLISTIRENE ESTRUSO, ottimo isolante con un rapporto qualità prezzo incredibile in SUGHERO isolante naturale ed ecologico per eccellenza e con un notevole livello di traspirazione in POLISTIRENE ESPANSO STAMPATO, isolante con un medio livello di traspirazione e con una vasta gamma di prodotti; in POLISTIRENE ESPANSO TAGLIATO DA BLOCCO, con un medio livello di traspirazione.

Nelle coperture ventilate o si è in presenza di uno spazio sottotetto libero e ventilato oppure è predisposta una opportuna intercapedine lungo la falda. Quando si intende adottare una intercapedine a spessore costante lungo la falda, lo spessore stesso, e quindi la sezione utile di flusso, dipende dal tipo di copertura, dalla lunghezza della falda, dalla sua pendenza e dal tipo di intercapedine. Generalmente, la sezione di flusso per intercapedini efficaci nella riduzione del flusso termico in clima estivo, nel caso di pendenze usuali in Italia (30-35%) e lunghezza di falda usuali (fino a 7 m), è di almeno 550 cmq netti per ogni metro di larghezza della falda, al di sotto del tavolato che chiude l’intercapedine che deve essere senza listellature traversali o altri impedimenti limitanti il flusso ascensionale dell’aria riscaldata.

Lo strato di ventilazione realizzato secondo le modalità e le dimensioni indicate agevola, tramite i moti convettivi, la fuoriuscita dell’aria riscaldata (con velocità di 0,7-0,9 m/sec.) attraverso la linea di colmo di adeguata sezione. Il buon funzionamento di uno strato di ventilazione può portare ad un abbattimento calorico superiore al 40%, oltre a tutti gli altri benefici propri della ventilazione, quali la maggior durata degli elementi che compongono la copertura per l’assenza di muffe e fenomeni di condensa.

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