Uno spazio in più:

Testi di: Roberto Summer, architetto

Lo spazio delle nostre case non è mai sufficiente, il costo del metro quadro è in costante ascesa, dunque non sempre ci si può permettere un appartamento grande quanto si vorrebbe, manca sempre il posto per vivere meglio o per collocare
mobili, oggetti, attrezzature, e anche in una casa di campagna, nella quale si vive per periodi più o meno lunghi, ma solitamente non in maniera continuativa per tutto l’anno, spesso i locali non ci sembrano abbastanza grandi (specie se la casa è d’epoca e conserva le dimensioni originali degli ambienti, pensati per altre esigenze abitative).

Nelle foto: Soppalco della serie Astral di Nilur;
Realizzazione di Canducci Holzservice;
Scala e soppalco Interbau

Finally here it is, the most beautiful period of the year, spring turning into summer that keeps on amazing us with
the first snowdrops sprouting helped by the reawakening rain: warm weather and long, bright day approaching makes us a present of the striking colours, the cheering up fragrances, the hypnotizing sounds, slowly faded along winter.

Spazi multiarticolati nuove visioni e prospettive
Spring awakening when nature pierces your home

Se l’altezza è sufficiente, la creazione di un soppalco è in grado di offrire quello che cerchiamo, realizzando dal vuoto preesistente tanti angoli intimi e accoglienti, di inventare nuovi volumi che rendano più proporzionato l’ambiente o che gli creino un movimento e quindi lo rendano meno monotono, di offrire nuove visuali (dall’alto tutto assume una nuova dimensione), di suddividere meglio le funzioni; la scala che porterà al soppalco inoltre arricchirà lo spazio di nuove linee e di movimenti da e verso l’alto, per una vivibilità totale. Ce lo dimostrano casi di felice ristrutturazione di spazi storici,
in cui le altezze originarie sono rispettate ma i volumi resi più proporzionati e più umani, o di vecchi loft, dove i soppalchi trasformano uno stanzone in una casa articolata su vari livelli e movimentata da masse diverse. Ma il soppalco permette di creare nello stesso ambiente funzioni diverse, non interferenti ma anche non isolate: un ambiente unico risulterà più vivibile con la zona letto sopraelevata, un grande soggiorno acquisterà valore con la zona studio affacciata dall’alto o con un angolo relax appartato per leggere o per ascoltare musica in tutta tranquillità. La presenza di un soppalco e della relativa scala comporta necessariamente una serie di percorsi in salita o in discesa, per le incombenze quotidiane o per trasportare oggetti, e questo talvolta può essere faticoso (o anche molto difficoltoso, se si hanno problemi fisici): ma è comunque un esercizio fisico benefico, soprattutto per chi fa vita sedentaria. Inoltre il soppalco aumenta la ricchezza degli spazi, moltiplicando prospettive e visuali e quindi accrescendo l’articolazione e il movimento complessivo dei volumi.

It is in the peaceful dimension of your own home that you feel the need of a nature-contact, nothing else but the searching of yourself. First of all, the porch in front of the entrance-door comes to a new splendour with garden furniture and an amount of accessorizes gladding every day life with cloths and fabrics full of coloured flowers and textures. You tend to live the most of your day, when possible, outside in order to be better pervaded by the new life of the season: even reading in natural light is really unique.
It is in the peaceful dimension of your own home that you feel the need of a nature-contact, nothing else but the searching of yourself. First of all, the porch in front of the entrance-door comes to a new splendour with garden furniture and an amount of accessorizes gladding every day life with cloths and fabrics full of coloured flowers and textures. You tend to live the most of your day, when possible, outside in order to be better pervaded by the new
life of the season: even reading in natural light is really unique.

Le norme regolamentari

LA REALIZZAZIONE DI UN SOPPALCO è soggetta alle norme dei Regolamenti Edilizi di cui ogni Comune è dotato, per cui possono variare a seconda del Comune in cui si deve costruire: qui di seguito faremo riferimento al Regolamento Edilizio e a quello di Igiene del Comune di Milano, che solitamente sono presi come modello da molti
altri Comuni. L’articolo 38 del R.E. di Milano e l’articolo 3.6.0. del R. d’Igiene stabiliscono che l’altezza minima, sia sotto il soppalco, destinato alla permanenza di persone, sia tra questo e il soffitto deve essere di m 2,10, e in tal caso il soppalco potrà estendersi fino a un terzo della superficie del locale; se invece l’altezza è almeno di 2,20, sia sotto che sopra il soppalco, questo può arrivare fino alla metà della superficie; il regolamento d’Igiene invece prevede almeno m 2,30 per arrivare alla metà della superficie e consente anche graduazioni intermedie, su parere favorevole del Responsabile del Servizio. La parte sovrastante del soppalco (e anche quella sottostante per il R.d’I.) deve avere un lato completamente aperto e deve essere dotata di una balaustra di altezza minima di m 1,10.
Devono essere garantite le condizioni di aerazione e di illuminazione per il complesso dell’ambiente, quindi sommando la superficie del soppalco a quella del pavimento dobbiamo assicurarci che la superficie delle aperture apribili e vetrate non sia inferiore a un decimo della somma (o a un ottavo se la profondità del locale è maggiore
di 2,5 volte ma minore di 3,5 volte dell’altezza delle superfici illuminanti); è comunque ammessa l
’integrazione con
impianto di condizionamento, munito delle caratteristiche previste dal r.d’I., se i rapporti aeranti fossero insufficienti; in ogni caso, la soletta del soppalco non deve limitare o ridurre la funzionalità delle superfici finestrate.
Chi vuole costruire il soppalco quale procedura edilizia dovrà seguire? Qui cominciano le dolenti note: infatti le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore prevedono che la S.l.p. (superficie lorda di pavimento), ossia la somma di tutte le superfici coperte racchiuse entro il profilo esterno dell’edificio, soppalchi compresi ed escluse quelle senza permanenza di persone, vada moltiplicata per l’altezza virtuale di 3 m per calcolare il volume complessivo e quindi l’indice volumetrico di fabbricabilità di ogni lotto edificato o edificabile (mc costruibili per ogni mq di superficie fondiaria); quindi costruire un soppalco vuol dire aumentare la S.l.p. e quindi il volume e l’indice di fabbricabilità (che però nella maggior parte delle superfici fondiarie è già ampiamente raggiunto o persino superato); quindi richiede una concessione edilizia, se però c’è una volumetria ancora da sfruttare. Il suddetto art. 38 offre però una soluzione: non costituiscono S.l.p. i soppalchi aventi una profondità massima di cm 180: quindi basterà non superare tale misura e il soppalco (diventato un’ampia balconata) si potrà richiedere con una D.I.A. (Denuncia d’Inizio Attività) redatta da un professionista, che dopo 30 giorni dalla presentazione, salvo comunicazione contraria del Comune, permette l’inizio dei lavori. Esistono però numerose sentenze della
Magistratura (tribunali, Corti d’Appello e Cassazione), dei T.A.R. e del Consiglio di Stato che stabiliscono che la costruzione di un soppalco interno a un vano, non implicando alterazioni di volumi o mutamento della destinazione d’uso, non è soggetta a concessione edilizia ma rientra nelle opere interne e che pertanto un’eventuale ordinanza di demolizione è illegittima; la via da percorrere è però lunga e costosa: bisogna comunque presentare la D.I.A., che sarà respinta, non iniziare i lavori, presentare un ricorso al T.A.R. con l’assistenza di un avvocato amministrativista e magari arrivare fino al Consiglio di Stato: solo dopo la definitiva pronuncia favorevole, si potrà realizzare il soppalco senza il timore che il Comune possa sanzionarci. Ne vale la pena per un semplice soppalco?

Quali controlli… per realizzare un soppalco

I nomi del soppalco

Illustriamo alcuni termini tecnici che più frequentemente sono usati nella progettazione e costruzione del soppalco.
Assito. Detto tavolato o impalcato, indica una struttura formata da assi di legno che fomano un solaio calpestabile o il rivestimento interno del tetto o un tramezzo che divide due locali.
Lamellare. Trave o elemento formato da lamine di legno fra loro giuntate e incollate in vari strati a fibre incrociate per aumentarne la resistenza strutturale.
Listellare. Pannello realizzato con listelli di legno massiccio incollati saldamente fra loro.

Putrella. Barra metallica con profilo a C, a I, a L, a T semplice o doppia, da impiegare in funzione strutturale.
Soletta. Gettata di cemento armato, eventualmente con laterizi, che costituisce il piano orizzontale della struttura.
Tavellone. Elemento laterizio forato di grandi dimensioni, impiegato con cemento nella costruzione di strutture orizzontali.

The lunch corner and the kitchen

– Controllare l’aggancio del soppalco alla muratura: se questa ha uno spessore di circa 10-12 cm, non è portante, e quindi o si realizza una struttura verticale autonoma del soppalco agganciata alle travi orizzontali inferiori o si cercano i pilastri e ad essi si ancora il soppalco; se i muri sono spessi da 25 cm in su, sono portanti e in essi si possono incastrare le travi orizzontali o putrelle del soppalco.

– Controllare le altezze. Sono fondamentali per progettare il soppalco:
H inferiore a 4,30 m: solo ripostiglio in quota
H 4,30: soletta di 10 cm, 210 cm sopra e sotto
E superficie 1/3
H 4,40: soletta di 20 cm, 210 sopra e sotto e
Superficie 1/3
H 4,50/4,60: soletta di 10/20 cm, 220 sopra
E sotto e superficie 1/2

Materiali per la struttura
Vanno scelti in relazione alle dimensioni del soppalco e ai carichi che vi saranno: per un soppalco con lato maggiore superiore ai 4 m e da destinare a zona notte o studio con librerie, occorre una struttura a travi di legno di spessore 12-15 cm o di putrelle di ferro da 10-12; entrambe devono essere incastrate ai lati per 8-10 cm nella muratura portante; la distanza tra un elemento e l’altro varia da 40 a 80 cm, a seconda del carico. Come pavimento ideale il lamellare di abete di spessore 5-6 cm, inchiodato alle travi o imbullonato alle putrelle.

Maybe it was imported by the Portuguese from Malaya , and it refers to covered terraces nearby the typical Indian buildings. Etymology brings to mind exotics atmospheres where sun rays are broken by bamboo sticks fixed on light iron structures, white mosquito-nets wrapping the bright sofas and flowery bergére, big fan paddles hanging on the ceiling. It could be the sitting room, or even the dining room, and why not the kitchen or the bedroom? It is sure that any of these ambiences has specific requirements in terms of quality-living that must be respected and satisfied, such as for example the need of privacy for the bedroom.
ig fan paddles hanging on the cei
ling. It could be the sitting room, or even the dining room, and why not the kitchen or the bedroom? It is sure that any of these ambiences has specific requirements in terms of quality-living that must be respected and satisfied, such as for example the need of privacy for the bedroom.

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