Diocesi di Terni-Narni-Amelia
La prima lettera pastorale di S.E.R. Mons.Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni-Narni-Amelia, ha titolo “Eucaristia che salva il mondo”. Come spiega Don Fabio Leonardis, responsabile per i Beni Culturali della Diocesi, il Vescovo formula una sintesi tra la liturgia della Sacrosanctum Concilium e la “ripresa di alcune verità rituali ritenute obsolete da una interpretazione superficiale dello spirito del Vaticano II: la centralità visibile dell’Eucaristia entrando in una Chiesa e quindi l’uso degli altari monumentali per essa…. la centralità dell’altare della celebrazione verso cui tutto deve convergere…. l’uso dei canti, sempre, anche nelle liturgie feriali; l’uso dell’incenso ed altre puntualizzazioni che inserite nel discorso complessivo rivelano una continuità di contenuti tra le verità liturgiche della tradizione e le novità apportate dal Concilio… ” Il Vescovo ha voluto avvicinare i fedeli al testo anche tramite un’opera d’arte commissionata a Stefano Di Stasio, “I discepoli di Emmaus” con riferimento al testo di Luca (Lc 24, 32). Spiega Don Leonardis: “… viene offerto alla vista del credente un Gesù che incontra per strada a Terni (ci sono nel quadro riferimenti ampi ai simboli cittadini), che gli parla, che spezzando il pane per lui lo illumina, offrendogli una nuova prospettiva (la finestra posta sul soffitto) per ricominciare a credere, dunque a vivere pieno di gioia e di speranza, illuminando con l’annuncio personale il territorio in cui vive… L’annuncio del Vangelo al mondo della cultura, all’uomo che lavora, agli organi istituzionali, inizia l’era nuova del cristianesimo nella diocesi…”. Un anno di Museo Diocesano
«Dopo un anno di fer vida attività dobbiamo definirlo “luogo di fede e di umanità” – ha detto l’Arcivescovo di Catania, S.E.R. Mons. Luigi Bommarito nell’occasione della mostra, celebrativa del primo anniversario del Museo Diocesano. La nostra chiesa di Catania con questa iniziativa di fede, di cultura, di storia ha avuto una straordinaria esposizione positiva nella Città e, possiamo dire, nella nostra terra». Dal 1 febbraio 2001 al 15 gennaio 2002 – ha riferito il Direttore del Museo, Don Santo Salamone – il Museo è stato visitato da circa 12.000 persone. Don Salamone ha anche ricordato che è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Fondazione Diocesana per Beni Culturali e l’Assessorato alle Politiche Scolastiche per la realizzazione di una Unità Didattica presso il Museo e che sono in fase di progettazione itinerari specifici per le parrocchie, i movimenti ecclesiali e gruppi di varia estrazione, per gli approfondimenti di carattere catechetico-pastorale. La mostra, dal titolo “Ad perpetuam Rei memoriam”, è stata organizzata insieme con la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, come ha ricordato Fabio Granata, Assessore dei BB.CC. e AA. e della Pubblica Istruzione, e costituisce «la prima organica applicazione dell’intesa stipulata il 15 dicembre 2001 tra la Conferenza Episcopale Siciliana e la Regione Sicilia per la salvaguardia, la valorizzazione e il godimento dei beni culturali di interesse religioso». Diocesi di Padova
|