Una mansarda

Loft a Sedriano, presso Milano.
Servizio e art direction di Maria Galati.
Foto di Athos Lecce.

Per godere del proprio angolo di verde non c’è bisogno di essere in un grande parco principesco. Molte abitazioni possono trasformarsi, con gli strumenti adatti e un po’ di passione, in un ambiente adatto a rigenerare il corpo e lo spirito.

There is no need for a princely park for one to enjoy a little greenery. Using the right equipment and some enthusiasm, many homes can be converted into places capable of regenerating both body and soul.

Sedriano, cittadina collocata alla periferia milanese, si è sviluppata nel corso dei secoli come un luogo dalla forte identità agricola. L’aspetto di Sedriano era simile a quello di molti paesi limitrofi col centro storico costituito da edifici a corte dotati del proprio orto e del granaio. È in questo contesto che l’architetto Folco Orlandini, nella veste di proprietario oltre che di progettista, ha dato vita ad un insolito appartamento mansardato. Il giovane architetto e la moglie, amanti del verde, hanno voluto creare quella che loro definiscono, vista la particolare struttura della costruzione, una casa serra. La casa confina ad Ovest con un parco che, grazie alla presenza di un’imponente finestrone alto sei metri, irrompe con prepotenza all’interno dell’abitazione.

Over the centuries, the small town of Sedriano, located on the outskirts of Milan, has developed into a community with a strong agricultural identity. Sedriano looked just like many other neighbouring towns, with its historical centre comprising buildings with courtyards that had vegetable gardens and granaries. Beginning with this situation, architect Folco Orlandini, not only the designer but also the owner, has given life to an unusual attic flat. The young architect and his wife, being lovers of green, have sought to create what they call a ‘green’house, given the special structure of the construction. On the west side the house looks onto a park, which, thanks to the presence of a large six-metre-high window, breaks into the home in an overbearing manner.

Nella foto: la grande finestra alta sei metri che illumina tutti i soppalchi della mansarda e i dettagli.

L’intera costruzione è stata divisa in quattro unità abitative, due su ogni livello, ciascuna con il proprio accesso, una finestra e il bagno esterno. L’architetto ha ritenuto opportuno mantenere i connotati tipici delle case a corte, ossia i servizi esterni, la scala e il ballatoio; mentre per quanto riguarda l’interno la sua scelta progettuale è stata di abbattere i divisori, creando uno spazio fluido, arioso, senza censure. Per quanto possibile si sono mantenuti i materiali originali: la pavimentazione in medoni di cotto, le travi del solaio e le tegole.

The entire construction has been separated into four living quarters, two on each level, each one with its own entrance, a window, and an external bathroom. The architect decided to maintain the features typical of courtyard homes, namely external bathrooms, stairs and balcony, whereas inside the decision has been to break down partitions to create fluid and airy spaces, without censure. Where possible, original materials have been maintained, including the floor in terracotta, the wooden-beam floor, and the tiles.

“…La giovane coppia amante della natura e del verde, ha voluto creare quella che
loro definiscono “la casa – serra”….”

La grande finestra, oltre ad essere fonte di luce per l’abitazione, fa sì che l’interno diventi un tutt’uno con il parco: si ha quasi l’impressione che il muro ad Ovest non esista. Infatti l’idea guida del progetto è rendere più osmotico possibile
il rapporto tra esterno ed interno. L’arredo passa inosservato essendo molto semplice e con mobili essenziali. La vita si svolge su tre livelli: al piano terreno sono collocati il soggiorno e la cucina; l’accesso al livello intermedio, dove ci sono il bagno e la camera da letto, è consentito dalla scala elicoidale realizzata su disegno dell’architetto Folco Orlandini; sul terzo livello mansardato è stato infine ricavato un piacevole piccolo studio, col tavolo che circonda il pilastro centrale che sorregge il tetto.

The large window, other than providing the home with light, turns the interior and the park into a single whole; one almost has the impression that the west-facing wall is non-existent. In fact the key to the project has been to make the rapport between outside and inside as osmotic as possible; furniture, being simple and sparse, goes unnoticed. The apartment is on three levels: on the ground floor there is the living room and kitchen; access to the intermediate floor, where there is the bathroom and bedroom, is by means of a spiral staircase designed by architect Folco Orlandini; on the third floor (the attic) there is a pleasant study, with a table that surrounds the central roof-supporting pillar. Nella pagina a fronte, l’aereo e piacevolissimo studio che sfrutta abilmente lo spazio immediatamente
sotto le falde del tetto. Qui sopra, l’arrivo della scala a chiocciola trova sulle
pareti locandine e immagini tratte dai films preferiti dalla giovane coppia che vi abita.

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