Una casa d’artista in un loft

L’edificio, che si trova nella zona Sud di Milano, vicino all’Università Bocconi, era nato come Istituto tecnico, poi è stato trasformato in laboratorio e ultimamente nell’abitazione di un’artista. La funzione scolastica di tipo tecnico ne aveva condizionato all’inizio la forma: stretta e lunga con un corridoio senza finestre. Non è facile operare una ristrutturazione su una simile tipologia abitativa, ma l’arch. Debora Ballista di Modena ha tradotto gli inconvenienti in opportunità.
Come inizio ha articolato il lungo corridoio piegandolo ad angolo e ricavando nei suoi anfratti una cabina armadio e un piccolo bagno.
Naturalmente ne ha sfruttato le pareti nude per farne una piccola galleria dove esporre i dipinti della padrona di casa, valorizzati da una luce artificiale molto studiata che riesce a creare la giusta atmosfera. Al termine di questa infilata è stata messa di sghembo una vasca da bagno rigorosamente geometrica che si appoggia a un pannello scuro in pietra nera squadrettata di forte effetto simbolico, quasi un totem.

Qualità dell’intervento

Centralità del progetto: è stata creata una galleria dove esporre le opere d’arte
contemporanea, in continuità con la zona giorno.
Innovazione: il corridoio “obbligato” è stato modificato piegandolo ad angolo,
in modo da trasformarlo in uno spazio a sorpresa.
Uso dei materiali: legno “Spiga ungherese” anticato e pietra piacentina.

Anche nel soggiorno vi è un elemento totemico: la replica di una sedia creata all’inizio del ‘900 dall’architetto scozzese Charles Rennie Mackintosh, capostipite del modernismo nordeuropeo. Sono presenze molto forti che si giustificano per l’impostazione data a questo interno, una casa – studio con molti spazi dedicati alla produzione artistica della padrona di casa (e non solo): sculture e quadri figurativi molto espressivi che non permettono altre presenze più deboli.
I mobili sono minimalisti, quindi geometrici e di modulo rettangolare, proprio per non interferire con le opere d’arte esposte e per creare allo stesso tempo una cornice architettonica sobria ed elegante. Il pavimento del soggiorno è volutamente di gusto retrò, di rovere posato a spina di pesce, per rendere alla casa quel poco di storia che a causa delle diverse destinazioni non era riuscita a conservare.Biografia

DEBORA BALLISTA architetto

Nasce a Modena nel 1967 e nel 1994 si laurea a Firenze con tesi in Restauro e Risanamento Conservativo. Nel 1995 esegue il restauro di Palazzo Coccapani di Modena; nella stessa città nel 1996 ristruttura gli uffici dei Dottori Commercialisti;
nel 1997 inizia la ristrutturazione dell’ex stabilimento ceramico di Formigine e
l’ampliamento della sede della Giesse Colori; nel 1999 opera il restauro di villa Bertani a San Martino in Rio e costruisce una palazzina per uffici a Modena; nel 2004 inizia il recupero di fabbricati colonici a Torre Maina di Modena, nel 2005 ristruttura
un complesso colonico realizzando cinquanta unità abitative a San Vito di Modena, nel 2007 cura il recupero di una palazzina a uso uffici e abitazioni.
Ristruttura innumerevoli appartamenti privati.

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