Servizio: Luisa Carrara Si poteva nobilitare una costruzione agricola edificata nel ‘700 come architettura spontanea, cioè senza il progetto di un architetto ma seguendo la pratica dei muratori e dei carpentieri? Un modo c’era: creando all’interno delle sue mura Intorno a questa vasca natatoria, tutta costruita in pietra e cemento grigi, ci sono solo austeri lettini in ferro battuto verniciati di nero, molto funzionali ma visivamente simili a giacigli di monaci penitenti. Ma è qualcosa che oggi piace molto e che fa preferire le sofisticate maison-relais (stazioni di posta dove si cambiavano i cavalli) ai tradizionali alberghetti di campagna di un lusso spesso provinciale. Se si viaggia facendo sosta in questi luoghi del passato Legano con il verde dell’acqua assolutamente autentico (non ci sono piastrelline colorate a fare da cosmetico). Una scelta disincerità che si può osservare anche negli interni: tutte le pareti costruite con le antiche pietre sono state lasciate “a vista”, i pochi tratti intonacati li hanno tinteggiati di grigio e grigia è la pietra delle grosse lastre del pavimento. I mobili di varia epoca dell’arredo sono ancora rigorosamente scrostati come al momento dell’acquisto; le dorature e le patine sorprendono più così che se fossero lucidate alla perfezione. Per gli italiani è cosa nuova; si tratta solo di farci l’occhio e di lasciarsi “prendere” da una più austera forma di snobismo. La piscina è stata costruita artigianalmente da maestranze locali usando pietre grezze, cemento e sabbia grigia su progetto dei nuovi proprietari Jocelyne e Jean- Louis Sibuet. La cosiddetta bastide (un termine provenzale che |