Un restauro

Tratto da:
Case di campagna n°87
Un restauro a tinte pastello
 

Nella campagna toscana, un piccolo cortile circonda questa porzione di casa colonica, che un tempo faceva parte di una serie di edifici rurali realizzati intorno ad una villa ormai distrutta. Un restauro ha trasformato quella che era una casa contadina in una accogliente abitazione, mantenendo i caratteri dell’architettura rurale, come le finestre piccole e le travi dei soffitti a vista.

Realizzazione di Stefano Lazzarini

Nelle pagine precedenti una vista della facciata, con il pergolato in legno. Nel muro esterno del cortile sono state ricavate alcune nicchie utilizzate per raccogliere vasi di fiori. Nell’altra immagine la cucina che si apre verso il pergolato. La posizione della cucina, affacciata sul pergolato del cortile, si rivela funzionale per organizzare pranzi e cene all’aperto

Tutto, in questa casa, sembra richiamare alla memoria l’origine rurale, dall’esterno con la facciata in pietra che ha conservato le aperture delle finestre, fino all’interno, con i soffitti bassi e le vecchie travi a vista del soffitto. Porzione di un fabbricato più grande, prima di diventare l’abitazione di una signora americana collezionista di stoffe, questa casa ha trascorso anni di totale abbandono e negli anni Trenta è stata persino trasformata in una scuola. Ma, nonostante tutto, è bastato un recente restauro per restituire al casale il fascino semplice di una volta: al piano terreno, al posto della vecchia cucina rustica e della cantina è stato ricavato un unico grande ambiente disposto su due livelli che ospita una cucina funzionale e un confortevole soggiorno.

Da un unico spazio sono stati ricavati due ambienti: cucina e soggiorno sono separati da un arco e da un piccolo dislivello
In queste pagine, il piano terreno: l’ambiente è unico ma strutturato su due livelli che separano “idealmente” le funzioni. Il camino di sfondo è stato ricostruito su modello di quello precedente, andato distrutto nel corso del tempo.

Atmosfere le pareti acquarellate nei toni pastello rendono più luminose e raccolte le camere da letto

Le origini contadine della casa sono evidenti all’esterno come all’interno: una grossa macina da frantoio fa bella mostra appena oltrepassata la soglia, come una testimonianza che il passato ha trasformato in scultura, in opera d’arte che merita un posto d’onore. Da quelli che un tempo erano i locali agricoli oggi sono stati ricavati ambienti aperti, separati da archi e scale, dove i soffitti sono stati mantenuti alla loro altezza originaria. Per questo solo le travi sono state conservate a vista, nel colore naturale, per non togliere respiro ad un ambiente spazioso ma basso.

Ai piani superiori, quelle che un tempo erano usate come aule oggi sono tornate a essere camere da letto: scuri bianchi alle finestre in perfetto stile toscano, stoffe candide e grosse travi tinteggiate di bianco caratterizzano gli ambienti. Quest’ultime sono state volutamente lasciate a vista per accentuare quell’atmosfera retrò che si completa con i toni pastello dei muri acquarellati. Il bagno è stato ricavato allargando un vecchio vano scale di cui rimane una traccia, come memoria del tempo passato, in un gradino dietro la vasca. Signora americana con la passione delle stoffe tradizionali italiane. La dimensione piccola delle finestre è stata mantenuta: un tempo serviva per impedire dispersioni di calore proteggendo dal freddo dell’inverno.

realizzazione: Stefano Lazzarini
servizio: Luisa Carrara
foto: Athos Lecce

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