Un prezioso cuore di cristallo.

L’ascensore oleodinamico nell’atrio dell’Hotel Hilton di Firenze.

Installazione PRATO Ascensori
Cabina NOVA

Classicismo moderno: la sobrietà dell’arredamento dell’Hotel Hilton di Firenze si ispira a questa nozione, in cui prevale il rispetto della persona. Il luogo è preparato così da non presentarsi in modo decisamente caratterizzato: non è espressione di una “moda”, di un vezzo estetico, o di un’affermazione ideologica. E’ un ambiente aperto all’accoglienza, tale da permettere a chiunque di sentirsi a casa sua, in uno spazio ampio, luminoso, comodo, di facile accessibilità.
Le dimensioni degli ambienti consentono di inoltrare lo sguardo attraverso atri e colonnati, nello sfondato dei piani su su verso il lucernario: la possibilità di abbracciare con lo sguardo ampie porzioni di spazio, è uno degli aspetti che mettono l’ospite a proprio agio.
Di fondamentale importanza in tale contesto è il ruolo dell’ascensore, vero e proprio protagonista entro l’ambiente di ingresso.
Il suo sviluppo verticale totalmente definito da pareti vetrate, ne fa il perno che dà slancio all’ambiente. Alla dimensione orizzontale, sulla quale si muove l’ospite all’ingresso, gentilmente si aggiunge così la dimensione verticale: il vano ascensore consente di impadronirsi appieno della concezione spaziale del luogo.
Si aprono nuove prospettive: là dove i soffitti usualmente definiscono in alto gli ambienti, qui il prisma trasparente, come cristallo purissimo, apre un nuovo campo visuale: l’ascensore diventa una finestra interna che consente di riconcettualizzare l’edificio nel suo sviluppo interno.

L’ingresso dell’ascensore al piano terra.
Il corridoio al primo livello: come un salone ampio
e luminoso.

Di solito dell’architettura abbiamo una visione “esterna”: la facciata delle costruzioni le caratterizzano e le rendono riconoscibili.
Qui, nell’Hilton di Firenze, questo cristallo verticale – che sulle sue superfici riflette la luce che spiove dalla lunga finestra
orizzontale del soffitto – diventa un elemento che definisce una forma interiore, un volto specifico, preciso dell’architettura interna.
Senza peraltro con questo sovrapporsi o imporsi alla struttura che, anzi, è resa del tutto conoscibile attraverso le sue trasparenze. L’ascensore così diventa un segno gentile, un garbato accenno, un elemento di arredo che impernia tutto lo spazio dell’hotel, senza con questo imporsi con prepotenza, ma ponendosi come l’indice di un grado di libertà in più.

La cabina, a visibilità totale,
dalla struttura essenziale.

La sistemazione interna dell’hotel è curata dall’architetto Piera Tempesti Benelli che ha posto una cascata d’acqua, fioriere floride di vegetazione, marmi pregiati e rifiniture in legno per comporre un’atmosfera di raffinatezza sobria ed elegante. Attraverso i cristalli, l’immagine delle verdi felci porta una nota di colore e di vitalità. La maestosa scansione spaziale, data dal ritmo lento e solenne delle colonne, trova così un accenno di pacata variazione, un guizzo gentile nel flessuoso movimento degli steli e delle foglie.
L’ampia visibilità di questi momenti di vigore vegetale, grazie alla trasparenza del luogo dell’ascensore, fa sì che l’elemento naturale acquisti un posto centrale nell’edificio, completando il senso di apertura derivante dalle grandi vetrate. Il congiungersi di trasparenze e piante apre entro l’hotel un microcosmo nuovo, ordinato e vivido.
La cabina dell’ascensore, esercizio di preziosa sublimazione di riflessi e trasparenze, si pone come esempio di conquista
tecnologica: i suoi cristalli sono incernierati in una trama strutturale che sembra quasi scomparire.

Caratteristiche Tecniche

Hotel Hilton Florence Metropole
a Firenze (Via del Cavallaccio)
Tipo di impianto: ascensore oleodinamico
Installazione: PRATO Ascensori
Cabina NOVA
Portata: 1.100 Kg
Capienza: n. 14 persone
Velocità di esercizio: 0,66/0,10 m/s
Corsa: 5,20 m
Fermate: n. 2
Accessi: n. 1
Servizi: n. 2

Il sommarsi di linee rette verticali e
orizzontali che si innalzano verso il lucernario.
Le fioriere con piante costituiscono un elemento
di pregio e riconoscibilità.

L’ospite che si muove nell’ascensore si sente quindi protagonista: visitatore di un ambiente che resta sempre abbracciato dal suo sguardo.
Il progetto dell’edificio è stato firmato da Adolfo Natalini, un maestro dell’architettura contemporanea. L’hotel è una torre di 15 piani, nuovo punto di riferimento per la città di Firenze, ubicato in una zona residenziale ben collegata al cento storico e alle autostrade.
L’hotel così è un “landmark” significativo nell’intorno cittadino: una struttura che si erge attorniata da una serie di elementi verticali di un rosso intenso, che ne sottolineano la verticalità e ne sveltiscono l’immagine.
La trasparenza dell’atrio e l’ascensore di cristallo mediano il passaggio verso questa dimensione elevata.

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