Un pavimento molto animato

Intorno a un antico cortile

Servizio di: Maria Mercedes Fasoli, architetto
Progetto di: Biagio Cighetti, architetto
Foto di: Athos Lecce

In uno palazzo storico al centro di Piacenza, all’ultimo piano c’è uno spazio mansardato pieno di luce, di immagini e di idee.

Questo appartamento, abitato da una giovane coppia, è situato all’ultimo piano di un antico palazzo nel centro di Piacenza. La ristrutturazione della casa, curata dall’architetto Biagio Cighetti, copre l’intera pianta del palazzo, e ruota
intorno ad un piccolo cortile al quale si affaccia con grandi pareti vetrate. La luce, che entra non solo dalle finestre che danno sulla strada ma anche dalle pareti vetrate e dalle aperture poste nelle falde del tetto, è l’elemento che colpisce
immediatamente chi accede all’appartamento dall’ascensore. La richiesta dei committenti è stata quella di realizzare un’abitazione giovane ed elegante caratterizzata dal design, ma in grado di accogliere nel tempo mobili e oggetti “di famiglia”.

L’unita abitativa è tutta distribuita su un piano, a parte il soggiorno che ha una grande zona soppalcata riservata alla lettura, alla musica ed alla televisione. Altra caratteristica è il pavimento in parquet, essenza Cabreuva, all’interno del quale sono stati inseriti dei grandi “tappeti di marmo” policromi realizzati su disegno del progettista. I colori sono sempre molto caldi (dalla pavimentazione alla finitura murale ad acquarello, fino ai tessuti dei tendaggi), anche quelli scelti per un materiale come il marmo solitamente considerato freddo: si spazia dal giallo Siena al verde Guatemala, dal rosso Columbus al verde imperiale, dal rosso laguna al broccatello viola. Gli inserti in marmo sono sparsi in tutti
i locali e si fanno notare, soprattutto quelli che in successione “animano” il corridoio, molto lungo e luminoso, che divide il living dalla zona notte.

Spesso spazi come questi sono considerati disimpegni quasi privi di funzione, ma non doveva essere così in una struttura edilizia importante. Ecco allora l’idea del progettista di trasformare questo ambiente di passaggio in un luogo molto scenografico; non solo è stato animato dai disegni del pavimento ma anche arricchito a parete da una sinuosissima bookworm di Kartell che sembra accompagnare chi da qui passa nella zona notte.

Le falde del tetto in tutta la casa sono realizzate in tavelle di cotto sostenute dalle vecchie travi del palazzo recuperate, unendo così la nuova progettualità alla continuità storica alla casa. La casa si potrebbe definire un grande living in quanto, nonostante le separazioni murarie tra i locali, è tutta aperta e ad ogni vano si accede da più parti. La cucina, giovane, grintosa e funzionale, è stata racchiusa in un piccolo volume con una porta scorrevole, in modo da poter limitare la diffusione dei vapori e degli odori di cottura. Il tavolo per il breakfast è collocato esternamente al volume cucina ed affaccia anch’esso sul cortile tramite una grande vetrata. Sulla parete funge da contenitore per le stoviglie un mobile laccato sovrastato da una tela ad olio di Melonischi da Villacidro. Da notare nel soppalco tra il soggiorno e il pranzo cucina la soluzione di mettere in una panca la ricca biblioteca di famiglia. In bagno continua l’animazione degli intarsi marmorei, che qui vivacizzano un pannello a parete sovrastante la vasca idromassaggio col motivo di un branco di pesci che si raddoppiano nel grande specchio dei lavandini. A proposito di specchi, notevole lo specchio – scultura, che si trova nell’ambiente accanto all’angolo pranzo visibile nella foto a sinistra, composto da specchi di varie misure casualmente assemblati sulla parete con effetto “colpo di vento”. Tornando al soggiorno si può notare che, proprio per la predominanza del legno (soffitto, soppalco, pavimento) e del caldo color albicocca delle pareti, i due “tappeti di marmo” non sono colorati ma in un rigoroso bianco e nero.

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