Un open space allo stato puro


UN SOTTOTETTO RISTRUTTURATO

L’idea base del progetto è ottenere l’abitabilità in entrambi i livelli del sottotetto e aumentare la luminosità in tutto l’ambiente: si è sopraelevata tutta la copertura collocando una finestra a nastro perimetrale

The basic idea for this project was to create living space for both levels of the attic, while increasing the amount of light. This led to the decision to raise the roof and to insert a strip window all round

Progetto di: ODB Architects (Di Blasi, Tortello, Grioni, Simonetti, Fabro)
Foto di: Stefano Topuntoli

Inizialmente era un sottotetto disposto su due livelli, in un edificio degli anni ‘30 sito a Milano.
Un luogo caratteristico ma non di grande confortevolezza, soprattutto al secondo livello, dove il soffitto era eccessivamente basso. Lo studio ODB ha proposto una soluzione innovativa che cambiava radicalmente la prospettiva dell’intervento e del suo risultato: che tutta la copertura fosse elevata di un metro. In questo modo si è ottenuto sia di ricavare un’altezza maggiore, sia di separare copertura e pareti. La scala è posta in posizione baricentrica e rappresenta non solo un collegamento dal solo scopo funzionale, ma “ritma” lo spazio senza appesantire l’atmosfera circostante. La struttura della scala e del ballatoio è in ferro, sospesa con tiranti alle travi in legno lamellare della copertura; il parapetto è in cristallo, “leggero” ma allo stesso tempo resistente.

L’ARCHITETTO
si racconta

Ottavio di Blasi si è laureato a Milano e ha compiuto le sue prime esperienze al Renzo Piano Building Workshop di Genova.
Nel 1988, con Paolo Simonetti apre lo studio ODB Associati che pone attenzione all’uso di materiali e tecnologie avanzate, al controllo della luce e della ambientazione.
Tra le sue opere: tre chiese nuove a Bari, edifici industriali e residenziali, interventi conservativi. In attesa di realizzazione il progetto vincitore del concorso internazionale bandito dall’Unesco e dall’Unione degli Stati Africani, per un museo sull’epoca dello schiavismo a Dakar (Senegal).

Originally it was an attic on two levels in a 1930s building in Milan. Although interesting, it did not offer much comfort, especially on the second level where the ceiling was excessively low.
The ODB studio came up with an innovative idea that radically changed the entire setting: to raise the entire roof by one metre. In this way, greater height was obtained, and the roof could now be separated from the walls.
The staircase was placed in a barycentric position; not only does it serve the functional purpose of connecting both levels, it also provides rhythm to the space without weighing down on the general atmosphere.
The structure of the staircase and running balcony is in iron, suspended by cables attached to the glulam beams of the ceiling; the railing is in glass – a light yet strong feature.

Nelle immagini, alcune viste dell’interno dell’appartamento; il tavolo di Avallone è un pezzo unico con struttura in ferro
e piano in gesso ad alta densità con pigmenti colorati che ottengono diversi effetti cromatici.

The pictures show, some views of the interior of the a partment; the table by Avallone is a single piece with iron structure and plaster top in high density with colored pigments that have different color effects.

LA SCALA IN FERRO E VETRO ACCENTUA LA LUMINOSITÀ INTERNA

Nelle immagini, in basso a destra, la pianta dell’appartamento.
Nelle rimanenti immagini, alcune viste dell’interno, cucina Boffi; le strutture in ferro e vetro (scala interna e parapetto del ballatoio) di Belvedere Interior Glass accentuano la luminosità interna; pavimento chiaro, in seminato, realizzato da
Fantini Mosaici.
Alle lampade di illuminazione generale (I Guzzini) si unisce la lampada Tolomeo di Artemide sulla libreria e i pezzi unici realizzati da Lighting Design di Jacopo Foggini e Marco Rizzato (la lampada scultura tra i divani e la lampada a stelo
vegetale e piccoli globi accanto al pianoforte); serramenti realizzati da Il Falegname di Varese.

Below right pictures, floor plan of the apartment.
The remaining pictures show some views of the interior; bespoke Boffi kitchen by Sag 80; iron and glass structures
(internal staircase and parapet of the gallery) of Belvedere Interior Glass increase the internal brightness;
clear floor, in sown, by Fantini Mosaics.
Lamps for general lighting (I Guzzini) joins the Tolomeo lamp by Artemide on the library and single pieces made by
Lighting Design by Jacopo Foggini and Marco Rizzato (the lamp sculpture among the sofas and vegetable and small
globes next to the piano); doors made from The Carpenter of Varese.

 

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