Un giardino stratificato nel tempo

Servizio di: Walter Pagliero
Foto: Athos Lecce

Sul Lago Maggiore, in un angolo molto appartato, una nota famiglia di industriali milanesi all’inizio del secolo ha acquistato un’antica casa di campagna per passarvi i loro momenti di relax. Risistemata a giardino parte della tenuta, ha collocato al suo interno un’esedra e alcune statue del ‘700 provenienti da una vicina villa aristocratica, piantando filari di cipressi e costruendo vialetti.

Nessuno della famiglia ha voluto procedere sulla strada del giardino barocco, ma si è preferita la naturalezza di un giardino all’inglese con gruppi di alberi isolati non esotici ma locali. E il comportamento di base non è stato quello della ricerca stilistica ma della piacevolezza e della praticità: infatti, nel bel mezzo di un prato e davanti a una lunga siepe scandita da statue di putti barocchi su piedistallo, è stata costruita una moderna piscina dalla sobria forma rettangolare.

E’ come se ci fosse, ma vorrebbe non esserci; vuole disturbare il meno possibile le memorie del passato. Le antiche vere da pozzo si sono mantenute, ma dopo averle riempite di geranei. Il portico ha pilastri ricoperti di gelsomino e grandi poltrone di midollino con cuscini a fiori di un tradizionale tessuto inglese. L’aria che si respira è quella di un’educata e gentile semplicità.

Aiuole all’inglese costeggiano il piccolo sentiero lastricato di pietra grigia:
una nota gentile in un giardino che vuol essere solo privato e non di rappresentanza.

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