Un fuoco nello studio

UN CAMINO PER L’INVERNO E UN PARAFUOCO PER L’ESTATE
Località: Milano Art Direction e Testo: Gabriella Anedi Foto: Athos Lecce

Prima anora di essere di studio questo é un’oasi di pace nel cuore di Milano: ricavato al piano terra di una bella casa di ringhiera, accoglie il visitatore in un silenzio benefico. In questo silenzio dialogano sommessamente libri e ritratti. La prima sensazione é di grande austerità. Questa compostezza però, a uno sguardo più attento, si incrina nel gioco semi serio dell’ironia ed é questa la chiave per capire l’intonazione di questo ambiente. Ad esempio: una parete della libreria é falsa: trompe-l’oeils di dorsi di llibri interrompono la vera sequenza, quadri d’epoca sono accostati a virtuosistiche imitazioni contemporanee del passato, e un piccolo ritratto a olio muove costantemente lo sguardo con un meccanismo collegato all’orologio incorporato. Oppure; un piacevole retour de Sarah ha riempito anni fa la sua borsa di una collezione di cammelli protetti ora da una teca di cristallo, mentre qua e là si dissemina una collezione di mani di sapore dadaista Il camino ha una elegante cornice recuperata in occasione di una demolizione: sopra, in elegante simmetria, due candelieri dell’800 e due scenografici mascheroni portacandele che concludono la piccola collezione di busti e ritratti

PARAFUOCO O RIPARO ESTIVO: LA SOSTITUZIONE IILLUSORIA DEL FUOCO
I parafuochi sono una tipologia di arredo molto particolare in grande uso a partire dal XVIII secolo quando gli interni erano concepiti come insiemi unitari di arredo e pittura. L’abbondanza di carte da parati e tessuti preziosi mal si addicevano a un camino senza fuoco. Il repertorio iconografico può variare ma resta comunque sempre legato al tema. in questo caso siamo di fronte a una elegante composizione eseguita con tempera su tela. Ispirato alle vedute del Vesuvio in voga in quello scorcio di ‘700 che spinse molti viaggiatori stranieri appassionati a scoprire il paesaggio italiano, gioca sul contrasto tra la calma e fredda luce della luna e la diromperte eruzione di lava , uno spettacolo quasi “sublime” per un racconto addomesticato nella rassicurante e lieve cornice barocca che delimita il tondo e che doveva sicuramente intonarsi agli stucchi dell’ambiente originario.

Pier Lorenzo Ranieri Tenti vive e lavora a Milano. La lunga esprienza nel settore del restauro lo rende oggi uno tra i più accreditati stimatori d’arte, apprezzato per la sua sensibilità alla “materia” acquisita negli anni di apprendistato con il grande Mauro Pelliccioli. Ha collaborato con molte istituzioni private e pubbliche (tra queste le Civiche Raccolte d’Arte). Nell’ambito della committenza ecclesiastica ha curato il restauro della quadreria di santa Maria del Carmine e della grande tela cinquecentesca di Peterzano a Gallarate. La sua collezione é frutto di un gusto raffinato paragonabile ai cabinet d’amateur con le curiosità e le stranezze proprie di quei tempi Comunque, nella apparente casualità degli accostamenti, sottili trame storiche e biografiche collegani i pezzi in un racconto nutrito di storia e di memorie personali.

 

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