Un eremo verde tra i boschi

DUE CAMINI COLLOCATI IN UN AMBIENTE ELEGANTE, COLTO, DI SAPORE RUSTICO

Località: dintorni di Arona sul Lago Maggiore
Materiali: camino e forno tradizionali in muratura
Testo: Walter Pagliero
Foto: Fabrizio Gini

AI LATI DEL CAMINO TROVANO POSTO COMODI VANI PORTALEGNA, BEN ARRETRATI E PROTETTI DALLE FIAMME.
IL CAMINO IN MURATURA, MOLTO SEMPLICE, HA DUE ELEMENTI CHE LO IMPREZIOSISCONO: IL TRAVE IN LEGNO ANTICO PATINATO E IL PIANO DEL FUOCO IN GRANITO ROSA DI BAVENO. SOTTO, DUE CASSETTINI RACCOGLI CENERE

Una cascina con varie dipendenze tutta circondata da boschi e adagiata su un declivio che invita al lago: ecco la situazione ideale scelta da un pubblicitario in vena di tradire la città per la campagna. Una di queste case rustiche, la più piccola e la più vicino al bosco, contiene una stalla per i cavalli, il mezzo ideale per percorre i boschi solitari in maniera ecologica. Perché di questo si tratta: abbandonare il frastuono e i fumi della città per risiedere in campagna nella poesia di suoni e profumi naturali. Qui forno e camino sono quelli aperti, tradizionali col rumore della fiamma che crepita e l’odore della legna che arde.

 

RISVEGLIARSI CIRCONDATI DALLA NATURA SENZA RINUNCIARE A UNA BRILLANTE CARRIERA

Il padrone di casa, un operatore pubblicitario di origine piemontese ma milanese di adozione, ci parla con entusiasmo di questa “prima casa”, cioè della sua residenza di tutti i giorni scelta in mezzo alla campagna anziché nella città dove lavora. Ha deciso di essere un pendolare per non rinunciare a vivere nella natura. Certo, nei giorni feriali deve scendere ogni mattina nella metropoli, ma è un costo che vale la pena di pagare pur di tornare ogni sera in mezzo agli amati boschi. In questo ambiente viene naturale interessarsi alla cultura materiale dei nostri antenati, e non stupisce come l’amministratore delegato di una nota agenzia di pubblicità si sia messo a ricercare nella zona gli antichi manufatti in rame, tra cui la bellissima tromba tibetana trovata ad Alagna, un piccolo paese della Val di Sesia, che ora troneggia maestosa sopra il camino del soggiorno.


VIVERE IN CASCINA

“Noi, mia moglie ed io, abbiamo deciso di abitare nei boschi, quindi abbiamo cercato delle vecchie cascine in una zona che fosse protetta, cioè al riparo di future cementificazioni. Quel che cercavamo l’abbiamo trovato nella zona collinare che sovrasta la parte bassa del Lago Maggiore all’altezza di Arona. È un piccolo agglomerato composto da tre costruzioni: una, la più antica, è quella lunga che termina con un corpo a torre; di fianco ve ne è un’altra che era adibita a stalla per le mucche e una terza, più piccola, dove stivavano il fieno, ma già trasformata in stalla per i cavalli. Nella cascina più antica abbiamo trovato questo forno profondo più di due metri dove cuocevano il pane anche per i vicini. Oggi noi continuiamo a utilizzarlo per cuocere il pane ma anche per gli arrosti e le pizze. Abbiamo un ottimo rapporto col fuoco e dall’autunno alla primavera i nostri camini continuano a funzionare. Sono camini tradizionali, aperti e senza il vetro di protezione, perché ci piace avere un contatto diretto con la fiamma. Sopra al forno teniamo i vecchi strumenti che servivano ai contadini: la pala per le pagnotte, i setacci per la farina, ma anche vari tipi di pentole e di graticole, per cucinare secondo i canoni della tradizione, con il fuoco a legna. Poi la nostra passione di collezionisti si è man mano orientata verso antichi strumenti da cucina in rame”.

LA RICETTA
Lingua di suocera

È un pane di forma piatta lungo 50 cm e largo 15. E’ originario di Rocchetta Tanaro presso Asti ma si trova anche sul Lago Maggiore. E’ un pane particolare che nonostante il nome lega con tutto, in special modo con gli antipasti. L’impasto viene preparato in tre tempi: si scioglie il lievito madre nell’acqua e si aggiunge alla farina di grano tenero, si lascia lievitare per 4 ore poi si aggiunge un’altra parte di farina e di acqua e si lascia lievitare per altre 4 ore, si ripete la stessa cosa facendo riposare solo per un’ora e mezza, quindi s’inforna fino a quando la crosta diventa ben friabile.

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)