La foresta dell’Ontario è la scenografia naturale di un cottage dove struttura e materiali si integrano con l’ambiente. L’abitazione, fortemente caratterizzata, include, attraverso una grande terrazza di legno, simile al pontile di una nave, una piccola costruzione preesistente. Le suggestive immagini di questo progetto, degli architetti Gisue e Mojgan Hariri, sono tratte da “Case di montagna”, una Questa abitazione nasce da una progettazione raffinata, sostenuta dall’idea di voler salvaguardare il patrimonio paesaggistico esistente. I due architetti, Gisue Hariri e Mojgan Hariri, hanno infatti inserito nell’idea progettuale gli elementi naturali del paesaggio rurale: il nuovo edificio a fianco della piccola casetta prefabbricata è stato costruito con una forma allungata, rettangolare, per evitare di abbatere i vecchi alberi e per mantenere lo spazio aperto
Sembra quasi il pontile di una nave, ma il paesaggio circostante non può ingannare: non si vede il mare ma semplicemente il moto ondivago dell’erba e degli alberi che formano la fitta foresta dell’Ontario. La visuale sopra la casa resta aperta, offrendo allo sguardo il panorama mutevole del cielo notturno e diurno. Un’atmosfera romantica da “casetta nel bosco” accentuata dal lago, poco distante. Bello il gioco di finestrelle che fanno filtrare la luce all’interno Cedro rosso americano Grazie alla gradevole profumazione della sua resina, il legno del cedro rosso americano ha la precisa funzione di proteggere dai parassiti tutti gli indumenti per un’intera stagione, in modo naturale. Il cedro rosso americano cresce principalmente nel Texas ed in Messico ed è inattaccabile dai parassiti; la sua particolare resina viene impiegata nelle formulazioni di prodotti insetticidi ed antitermici. Con la stessa materia prima (legno di cedro) e con gli stessi attrezzi sono state ricostruite le maschere rituali dei nativi della costa nord-pacifica. Uno stretto rapporto intercorreva tra queste popolazioni e il cedro, come prova una preghiera di un Kwakiutl a questo maestoso albero: "Amico, guardami! Sono qui a supplicarti per la tua veste. Sono qui per te: per il tuo legno, i tuoi rami, la tua corteccia, le tue radici. Sono qui perché tu abbia pietà di noi. Tu ci dai generosamente la tua veste e io sono qui a implorarti per questo, tu che dai lunga vita". Con il cedro rosso (Thuja plicata) costruivano tutto: dalle imbarcazioni alle case, dagli arnesi di uso domestico agli oggetti rituali (totem, maschere). Grandi commercianti e navigatori, con una canoa ricavata da un unico tronco di cedro lungo oltre 20 metri, percorrevano oltre mille chilometri per rifornirsi di merci. I villaggi sulle spiagge dell’Oceano Pacifico, riparati dalla retrostante foresta di cedri secolari, erano costituiti da una o due file di case plurifamiliari (accompagnate da altissimi totem di cedro rosso scolpiti e colorati) che impressionarono i primi esploratori europei, alla fine del XVIII secolo. Gli alberi venivano scelti, scorticati, preparati e raccolti da abili artigiani che lavoravano sotto la direzione di un esperto "architetto". Nelle case, lunghe fino a 50 metri e larghe 12, sedie intagliate, cucchiai, ciotole, culle e cassepanche di cedro, alcune delle quali custodivano i beni personali e il cibo essiccato altre, finemente decorate con conchiglie di aliotide, contenevano il tesoro della famiglia: fischietti e ornamenti sacri dei propri antenati. Rendere visibile l’invisibile e il soprannaturale era il TOTEM di ogni festa profana. Per armonizzare l’immagine dei due edifici, dal vecchio cottage sono state tolte le persiane e il tinteggio color rosa. Le
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