UN APPARTAMENTO SU PIÙ LIVELLI

progetto di Andrea Lupacchini, architetto
Incastri volumetrici alla ricerca di sinergie emozionali
A volte per concepire, organizzare, immaginare al meglio uno spazio abitativo, nelle sue reali potenzialità, bisogna poter arrivare quasi a trascendere dalle tre dimensioni apparenti in cui questo si manifesta ai nostri occhi. Questo è l’unico modo per arrivare a dominare e manipolare ogni ambiente senza correre rischi di condizionamenti emotivo-progettuali. Ogni ambiente può essere sintetizzato in un involucro ed in un volume. Per ottimizzare i volumi totali (e quindi la disposizione dei singoli ambienti), possiamo permettere a singoli ambienti di compenetrarsi spazialmente e condividere delle “porzioni comuni di volumi”. Questo chiaramente non deve dare adito alla creazione di ambienti ibridi o eccessivamente promiscui che potrebbero compromettere la buona vivibilità dell’intera abitazione, resta bene inteso quindi, che il gioco di incastri può funzionare solo se la sinergia tra ambienti e rispettivi volumi, non vada a compromettere la totale, seppur teorica, individualità funzionale.

L’ANTE OPERAM
L’appartamento di circa 90 mq presentava le seguenti caratteristiche: piano terra di un edificio dei primi del novecento; l’assoluta mancanza di vespai isolanti aveva provocato forti problemi di umidità sui solai e sulle pareti; le murature portanti di grandi dimensioni rendevano lo spazio poco permeabile ed offrivano poche possibilità di aperture di nuovi varchi; l’appartamento era disposto per metà su un livello e per l’altra su di un piano ad una quota superiore di circa 60 cm; un unico servizio igienico; distribuzione promiscua degli ambienti giorno e notte (ad esempio una delle camere da letto si apriva direttamente sul soggiorno).

IL PROGETTO
A seguito di sondaggi effettuati sui solai è emerso che questi poggiavano direttamente sul terreno. L’occasione della demolizione per risanamento ha permesso di effettuare uno sbancamento superiore al necessario, al fine di guadagnare dei preziosi centimetri in altezza da dedicare alla creazione di solai e soppalchi aggiuntivi intermedi.

Possiamo immaginare l’abitazione disposta schematicamente su 4 differenti livelli incastrati sapientemente tra di loro in modo da ottenere un organismo spazialmente molto complesso, dotato però di una grande semplicità di integrazione tra le funzioni distributive. Tutti i locali conservano quella valenza comunicativa e di continuità tra che, per motivi di esemplificazzzione abbiamo separato nella descrizione. Ogni livello indipendente nono può però vivere senza la stretta presenza degli altri.

Soggiorno e studio
Livello 0 cm Posto in corrispondenza dell’ingresso rappresentanza ed è costituito da un unico ambiente voltato che accoglie il soggiorno, lo studio ed un angolo conversazione. Lo studio è dotato di una scrivania orientabile che essendo direttamente collegata al soggiorno ha la possibilità di essere ruotata ed attrezzata a piano di appoggio nel caso di cene in piedi o per allestire un rapido buffet per ospitare amici.
LIVELLO + 60 CM
Su di esso sono raggruppate le funzioni relative al cucinare, pranzare velocemente, pranzare con amici, fare colazione ecc. Una interparete dotata di due porte (scorrevole ed ad anta), separa lo spazio della cucina da quello della sala da pranzo. Tale separazione diviene se lo si vuole, quasi virtuale, in quanto la disposizione della doppia porta fa si che il pannello di muratura che rimane a dividere gli ambienti risulta poco più di un diaframma. La cucina è organizzata per consentire non solo la preparazione dei cibi, ma la possibilità di mangiare velocemente o di fare colazione su di un piano d’appoggio a penisola, molto comodo anche come piano di lavoro.

L’accesso alle due zone dello stesso livello è consentito da due serie di gradini realizzati con mensole di legno massello ed infissi direttamente nelle murature e sono stati una volta lasciati a vista, ed una volta filtrati da un muro circolare che assolve anche alla funzione di parapetto.
LIVELLO 130 CM
Anche in questo caso possiamo immaginare questo livello diviso in diverse sottozone: in corrispondenza del soppalco biblioteca e sempre in relazione al soggiorno-studio, si apre una zona dedicata completamente al relax familiare. In questo angolo le suggestioni sono forti e vengono scandite da un camino posto sotto la scala della biblioteca, dalla doppia altezza che incastra la biblioteca stessa con lo studio e dalla collocazione di strumenti musicali che suonati in questo punto donano e ricevono, dagli ambienti circostanti, una forte carica emozionale. Anche in questo caso un divano trasformabile normalmente adibito a poltrona relax, può assolvere alla funzione di letto occasionale; scendendo dalla scala semicircolare proveniente dal soggiorno-studio si arriva all’ultima delle zone che articolano l’appartamento. In essa troviamo da un lato una stanza da letto matrimoniale, con cabina armadio e bagno in camera, posta in corrispondenza della stanza da letto dei ragazzi e dall’altro lato una zona di servizio contenente una lavanderia, un piccolo magazzino, e ripostiglio. Intervenendo sugli incastri volumetrici grazie all’uso di zone soppalcate e zone parzialmente interrate, si è riusciti a sviscerare quelle potenzialità precedentemente accennate, che mai sarebbero emerse se ci fossimo limitati ad accettare passivamente l’involucro dato.

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