Tra radici romane

On the road from Concordia from roman origins to medieval ghosts

Testo: Raffaela Balestrieri, architetto

“Sta questo luocho nostro de la brunelda presso a fagagna villa, da tramontana, che guarda a muruz et cavoriacho, et di quelle parte conchiuso de l’aqua del lino. Dà rendita bassa per tegnir il più delli terreni di palludo, ma è esso luocho ameno et ben disposto per la caccia, che da noi viene tenuto ben di considerazione, sì che il quondam signor zuan ncolò mio avolo lo misse in sesto con molta spesa già sono cinquanta et più anni”.

Così, verso la metà del XVI secolo, Paolo Emilio d’Arcano descriveva la Brunelde, la piccola località posta sotto la pieve fagagnese lungo l’antica strada romana che collegava Iulia Concordia al frequentato nodo Ad Silanos, ubicato nei pressi di Artegna. Come spesso accade, le cose importanti della propria vita capitano per caso; l’acquisto di parte del borgo “La Brunelde” da parte del Sig. Loris Clocchiatti, titolare dell’azienda “Le Ville Plus”, è stato motivato dall’amore per le proprie radici friulane, per il passato, per il gusto di ridare splendore a luoghi offuscati dal tempo. La Brunelde è come una nave che ha percorso tutta la storia del luogo. Abbiamo calcolato che ci sono passate oltre 60 generazioni dalle origini romane ad oggi. La fortuna è stata che il cambio di utilizzo del borgo, da casa fortificata del 1500 a casa di caccia dei conti D’Arcano nell’ 800, a casa contadina degli ultimi 80 anni, non hanno sconvolto le impostazioni originarie ma si sono sovrapposte.

As described by Paolo Emilio d’Arcano towards the middle of the sixteenth century, La Brunelde is a small locality in the parish of Fagagna, situated along the ancient Roman road that connected Iulia Concordia to the frequented Ad Silanos
junction near Artegna. As often happens, chance has a habit of dictating the milestones of one’s life. The purchase of part of the locality ‘La Brunelde’ by Mr Loris Clocchiatti, owner of ‘Le Ville Plus’, was motivated by a love for his Friulian roots, for the past, and for the pleasure of restoring splendour to places that have been shrouded by time. La Brunelde is like a ship that has travelled through history. More than 60 generations have lived here from its Roman origins to the present day. Luckily enough, changes in the way La Brunelde has been used, from fortified house in the 1500s, to hunting retreat for the counts of Arcano in the 1800s, to farmhouse in the last 80 years, have not altered the original layout. Restoration work began in 2000.

I lavori di restauro hanno avuto inizio nel 2000. Prima di iniziare i lavori è stata fatta un’attenta ricerca sulle antiche
lavorazioni e sui materiali da usare. I primi lavori si sono concentrati sulla ripulitura di tutte le stratificazioni accumulatesi negli ultimi 500 anni. L’obiettivo era ricreare senza sconvolgimenti le ambientazioni del 1400-1500. E’ stato scartato l’utilizzo dei materiali datati dopo il 1500. Il lavoro sicuramente più entusiasmante (durato otto anni) è stato ricercare e trovare i materiali mancanti: tavole di legno antiche, pietre lavorate, mattoni vecchi, pianelle per il tetto, travi di legno antiche, porte, ecc.

Prior to commencing the works, research was made into old techniques and materials used. The project initially concentrated on cleaning stratifications accumulated over the last five hundred years. The aim was to recreate,
without disrupting, its fourteenthcentury setting; any materials dating to after 1500 were discarded. The most exciting job (which lasted eight years) was to seek out missing materials: old wooden planks, worked stone, old bricks, tiles for the roof, old wooden beams, doors, and so on.

Il restauro

L’obiettivo del restauro non è stato quello del riutilizzo dell’immobile in chiave moderna ma quello di ridare splendore
ad un luogo e ad un immobile perché possa continuare il suo viaggio nel tempo nei prossimi secoli. Con la ripulitura delle pareti, piano piano, si sono trovate antiche feritoie, antiche pietre, parti murate, ecc. Sotto la sala che negli ultimi 60 anni era stata adibita a stalla, abbiamo trovato un ciottolato originale con uno scolo per l’acqua che, testimoniata dall’antica pianta della destinazione d’uso delle singole stanze, era molto probabilmente riservato alla cantina.
Non sono stati impiegati dei semplici operai ma maestri del legno, della pietra, degli affreschi. Le pietre sono state ripulite una ad una con estrema delicatezza, quelle che si muovevano sono state consolidate con malta mescolata a ferro per dare il colore adatto, utilizzando materiali recuperati nel luogo; tutte le travi sono state ripulite, trattate con antitarlo e rigenerate con oli naturali; i muri in pietra e i pavimenti sono stati trattati con materiali antipolvere di nuova generazione che non alterano le superfici, lasciandoli opachi come in origine. Abbiamo ripreso le parti dove gli intonaci sono marciti ricreando gli impasti come un tempo, mantenendo la rugosità data dal tempo. Abbiamo ripreso le pitture delle pareti usando gli antichi colori e prodotti medievali. L’impianto elettrico è stato nascosto nei pavimenti non utilizzando interruttori ma radiocomandi. Il tutto per non rovinare con la tecnologia la scenografia medievale originale; dove non si poteva nascondere, abbiamo usato cavi esterni ed interruttori in ceramica. L’illuminazione è stata attentamente studiata per dare risalto alla pietra ed al sasso; l’illuminazione medievale dei candelabri originali è stata comunque conservata. Sono stati fatti dei lavori in ferro battuto usando le antiche tecniche
senza saldatura. Tutti i pavimenti in legno sono stati oliati con 5-6 mani di olio di agrumi ecologico. Sono state riscoperte antiche tecnologie per far rifunzionare caminetti a muro. I serramenti sono stati rifatti in abete spazzolato e cerato per dare quella rugosità necessaria visto il luogo. Non si è potuto lavorare con un progetto definitivo. Man mano che i lavori di restauro procedevano si prendevano decisioni necessarie giorno dopo giorno.

The restoration

The aim of the restoration was not to turn the building into a modern setting, but to give new life to the place so that it might continue its journey through time in centuries to come. As the walls were cleaned, old embrasures, old stones and walled areas came to light. Beneath the hall, which over the last sixty years has been used as a stable, we found an original cobblestone paving complete with drainage system which, judging from the old floor plan illustrating how each room was used, must have been the canteen. The work here was clearly made by the hands of master carpenters, stonemasons, and painters. The stones were washed one by one; if they moved, they were reinforced with mortar mixed with iron to get the colour right. All the beams were cleaned, treated against woodworm, and regenerated with natural oils. The stone walls and floors were treated with anti-dust materials that do not alter the surface, leaving them opaque. We restored areas of rotten plaster by recreating the mixes used in the past, thus maintaining the coarseness created by time. Paintings on the walls were restored using ancient colours and medieval products. Electric wires have been hidden in the floor, and instead of light switches there are radio controls that preserve the original medieval setting from the ruin of technology; in cases where hiding was difficult, we used external cables and ceramic switches. The lighting has been carefully studied to emphasise the stone and rock; the medieval lighting of the original chandeliers has nevertheless been preserved.

Spesso si fermavano i lavori per avere più tempo per decidere. I lavori sono stati completati in 3 anni. Il tetto è stato smontato e rimontato così come era; le travi del tetto sono incredibilmente in pioppo, sono state soltanto ripulite senza il bisogno di sostituirne alcuna. La cosa più curiosa e che ha invogliato sempre di più a riportare La Brunelde ai suoi antichi splendori è stata la ricerca dei materiali: ogni qualvolta si cercava un materiale di recupero lo si trovava. Coloro i quali hanno partecipato alla rinascita della Brunelde si sono convinti di essere stati assistiti da uno“spirito guida” E’ incredibile trovare tutti i materiali necessari per un restauro medievale nel 2000. Il risultato di tutto questo lavoro è che quando uno entra per la prima volta ha la sensazione che non siano stati fatti dei lavori importanti ma che ci si sia limitati solo a ripulire la situazione esistente.

Wrought-iron work has been carried out without welding, which is how it was done in the past; wooden floors have had several coats of citrus oils applied; old ways to make the fireplace work have also been discovered; and doors have been remade in brushed and waxed fir to give the coarse appearance that the place demands. Decisions had to be made as and when the project required. The most motivating part was the search for materials. Every time you looked for an old piece you would find it, which is remarkable in the year 2000. In fact, everyone who participated in the rebirth of La Brunelde is convinced there was a ‘spirit guide’. The result of all this work is that when someone enters for the first time, they get the impression the restoration has limited itself to a spring-cleaning of the existing structure.

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