Tessili per il mondo

Quanta parte della liturgia si manifesti anche grazie all’aiuto delle vesti e dei paramenti, è forse difficile definire con precisione. Ma certamente la nobile semplicità di cui gli atti di culto sono chiamati a rivestirsi, è ben servita da abiti dai colori e dalle fogge atte.
Oggi gusto del tessuto, dell’ornamento significativo, della ricchezza simbolica sia del colore, sia del disegno appare forse un poco smorzato. Per cui appare tanto più importante osservare quei casi in cui ancora si producono tessuti intrinsecamente dotati di elementi di preziosità, come quelli dell’alto artigianato. Broccati, damaschi, lampassi, liseré in seta e cotone: sembrano nomi di una volta, relegati nel tempo passato.

Alcuni esempi di pregiati tessuti prodotti da Tesseci Srl – Tessitura Serica Cicala – di Limatola.

Eppure ancora oggi vi sono produttori che portano avanti la grande tradizione del tessuto italiano, la rinnovano e la esportano nel mondo. Il progetto ELMI, acronimo per “Eccellenza Locale per un Mercato Internazionale” è significativo della realtà tessile di una delle zone più vitali della Penisola, la zona di San Leucio in provincia di Caserta. Nei giorni dal 13 al 15 settembre a San Leucio di è svolta “San Leucio textile art innovation”: si è parlato delle potenzialità, della qualità e della proiezione nel mondo dei produttori di tessuti di San Leucio. L’evento, di respiro internazionale, si è rivolto ai grandi acquirenti mondiali del tessile ed è stato promosso dall’Unione Industriali di Caserta nell’ambito di un articolato progetto di internazionalizzazione delle imprese del settore. Gustavo De Negri, presidente della Sezione Tessile dell’Unione degli Industriali della Provincia di Caserta, ha presentato la produzione tessile locale come qualcosa che “richiama una miscela suggestiva di storia, utopia, tradizioni, lavoro, innovazione e tecnologia”. Un esempio per chi ha a cuore la difesa della qualità dell’industria e dell’artigianato italiani.

(Per informazioni: www.sanleuciotextile.com)