Terrazze: tre modi di dialogare con la natura


Le terrazze possono essere un esaltante momento panoramico in una casa di campagna, al mare o in montagna oppure, per chi sceglie di abitare in città, possono diventare un piccolo (o grande) polmone verde, un risarcimento salutare alla carenza di natura.

La terrazza illustrata qui a sinistra si trova in una vecchia casa di Barcellona, dove si è data la preminenza al verde per ragioni sia psicologiche che pratiche: il sole in Catalogna d’estate abbaglia e scalda molto, è quindi meglio difendersi stando all’ombra. Risolve il problema un berceau che copre interamente la zona dove si pranza all’aperto, completato da spalliere con rampicanti su tutte le pareti. Il verde scelto in questo caso è un misto di rampicanti
perenni come l’edera e decidui come il glicine, con alcune piante in vaso come il lauro nobilis per dare profondità. Questa nota agreste è sottolineata dal pavimento in teak lasciato opaco e dalle poltroncine in giunco, costruite secondo modelli d’inizio ‘900, che offrono comodità e stile, lo stile un po’ retrò che spesso hanno i mobili di famiglia.
Il tavolino con base in ghisa e la poltroncina in ferro battuto completano coerentemente il quadro.

Il tono caldo e tradizionale di questa terrazza in pieno centro di Barcellona
è dato dal pavimento in legno di teak lasciato opaco e dalle poltroncine in midollino.

Nelle foto: Divano “Daydream” in Hularo® un materiale sintetico, intrecciato a mano, particolarmente resistente
alle trazioni e agli agenti atmosferici. Dedon
Elegante intreccio per il lettino doppio “Elitre” con foglia parasole in midollino sintetico.

Quando l’attuale proprietaria vide per la prima volta questa villa era una ragazza. Ne rimase emozionata e di slancio disse al padre che l’accompagnava: è questa la casa che ho sempre sognato. Erano in gita a Capri per trovare un posto dove lei potesse fermarsi a dipingere seguendo la sua vocazione. Il padre, un munifico discendente della nobiltà ottomana, gliela comprò tambur battente e da allora parte della vita della giovane artista si legò indissolubilmente a questa terrazza. Ci sono molti modi di prendere possesso di una villa a Capri: il più delle volte il nuovo proprietario cerca di personalizzare per sentirla più sua. Ma in questo caso, essendo la villa appartenuta a uno scrittore inglese che aveva cercato di mantenerla il più “caprese” possibile, la giovane Semiramis (questo è il suo nome fascinoso) decise di percorrere la stessa strada. La terrazza, come si può vedere, ha ancora una patina autentica e il verde è quello tradizionale che le donne del posto amavano coltivare davanti alle loro case.

Nella villa a Capri di un’artista cosmopolita la terrazza è completata
da bianchi pilastri e da ciuffi disordinati di rampicanti e piante aromatiche.

Nelle foto: Lettino in alluminio e acciaio con tela rimovibile sostenuta da bande elastiche integrate. Lafuma
Essenziale la sdraio in ferro battuto. Unopiù

A Milano, in una zona di fabbrichette e laboratori parzialmente dismessi, è stato fatto un loft che gode di una terrazza quadrata. La costruzione, risalente all’Ottocento, ha ancora robuste arcate che la strutturano e sulle pareti del terrazzo ci sono nicchie ad arco molto decorative. Chi è entrato ad abitarci ha mantenuto tutto questo, ma ha dato
un forte segno di rinnovamento inglobandolo in una esotica struttura di bambù e disponendo vari tipi di seduta provenienti dall’estremo oriente. L’effetto che ne deriva è gradevole, rustico al punto giusto e tendenzialmente
allegro; non siamo nel mood giapponese severo e aristocratico, ma in quello più disinvolto della Tailandia o della Malaisia. Il pavimento originale in pietra grigia ad opus incertum lega benissimo con l’arredo fatto di mobili in giunco, un vecchio tavolo ottocentesco, un divano in teak e delle chaises longues in bambù. Tutto qui è comodo e a portata
di mano, fatto per il pranzo all’aperto, la conversazione o la lettura.

Un piccolo ma ospitale angolo per il pranzo e la conversazione ottenuto
uniformando lo spazio con una struttura in bambù.

Nelle foto: Tavolo da pranzo e sedie della linea “Flexy” con struttura in acciaio inossidabile in versione elettrolitica.
Il fatto che questa finitura sia particolarmente liscia la rende adatta agli ambienti marini.
Divano e tavolo basso “Ninix”. Tutto Royal Botania

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