Le terrazze, luoghi suggestivi d’interazione fra l’esterno e l’interno, valorizzano in modo determinante A sinistra ne abbiamo un esempio tratto dal mondo della moda. La casa a Panarea di Giorgio Correggiari ha un grande terrazzo che lo stilista milanese ha allestito con un gazebo d’ispirazione nord africana, con dei montanti in ferro, delle panche che sostengono i cuscini e al centro un kilim che dà una macchia di colore a un insieme tutto bianco. Quando vi si è seduti sopra, si ha la sensazione di essere in barca, perché il mare è lì, un metro sotto. La terrazza rispecchia l’interno della casa. L’arredamento eoliano, solitamente molto colorato, fatto di piastrelle vivaci e tanti mobili e ninnoli di ogni genere è stato accantonato a favore di scelte essenziali, che ricordano la sobrietà della tradizione pastorizia più antica. Qui le case non padronali somigliavano a cubi dove nella parte bassa entravano Giorgio Correggiari, stilista milanese d’innata sobrietà, ha arredato la sua terrazza di Panarea ispirandosi alle essenziali atmosfere nordafricane. Un’immagine dello stilista Giorgio Correggiari. Portici e loggie d’ispirazione classicheggiante sviluppano il concetto di aree di mezzo, zone riparate, di confine, che stabiliscono una relazione tra interni ed esterni. Questa loggia è l’affaccio del piano superiore di una grande villa bianca dalle linee eleganti, dei primi anni del ‘900, quando questo luogo della Provenza divenne un rifugio per artisti. Oggi come allora, è la casa di una pittrice, Sylvia Braverman. Un loggiato affascinante e suggestivo. La balaustra, le colonne doriche e il pavimento Un ritratto allo specchio della pittrice Sylvia Braverman. Quale meraviglia si offre al candido patio di pietra. Eleganza mediterranea ed essenzialità architettonica per questa villa a Calò d’en Real Un ritratto dell’architetto André Jacqmain.
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