Tenda di luce al centro della città


ARCHITETTURA – CATTEDRALE DI CHRIST THE LIGHT A OAKLAND, CALIFORNIA (USA)

Il Vaticano alla Biennale Arte 2011 di Venezia: la decisione annunciata ormai da mesi genera crescente aspettativa e si presenta come pietra miliare nella lunga marcia di riavvicinamento tra Chiesa e mondo artistico. Ce ne parla Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.

L’aspetto simbolico è ritrovato entro un sistema generativo di stampo prettamente geometrico e contemporaneo. La dedicazione a Christ the Light si è tradotta in un edificio composto da pareti di cristallo e l’elaborazione della forma ha seguito un percorso complesso, che parte dall’intersezione di due sfere e disegna in pianta un’ellisse. Ma la nuova
cattedrale di Oakland nasce come un accumulo di suggestioni e di influssi raccolti sia dalla tradizione, sia dagli sviluppi tecnologici. Alla base di tutto sta il desiderio della Diocesi di ottenere un luogo di culto capace di resistere all’alta sismicità del luogo (la precedente cattedrale di San Francesco di Sales è stata resa inagibile dal terremoto del 1989) per almeno tre secoli. Il progettista, Craig W. Hartman, di Skidmore Owings & Merrill, alla prestazione strutturale ha voluto aggiungere l’idea che il disegno architettonico restasse attuale nel tempo. L’area di circa 25 mila metri quadrati, nel centro della città e accanto al lago Merritt, è stata disegnata avendo come riferimento i centri monastici medievali: tra vialetti e giardini si trovano un auditorium, gli uffici di curia, l’arcivescovado, una libreria e un caffè. “Con la sua
presenza bene in evidenza nel centro della città – ha detto il Vescovo, Allen H. Vigneron – prevediamo un programma pastorale che unisca nella cattedrale e attorno a essa una comunità di comunità”.

L’attenzione ecologica è intrinseca alla tecnologia costruttiva. Lo zoccolo di base, alto poco meno di 5 metri, è in cemento armato mescolato con cenere volatile derivante da produzioni industriali. La struttura è in legno di Douglas locale: la centinatura
verticale ha aste che superano i 40 metri e fuoriescono sopra la copertura, sostenute con una trama di tiranti di acciaio.

Dante, nell’ultimo Canto del Paradiso, immagina la SS. Trinità come tre cerchi “di tre colori e d’una contenenza” che si riflettono l’uno nell’altro.
Certo Hartman non aveva in mente questa metafora letteraria, ma il progetto della cattedrale nasce dalle intersezioni tra sfere e cerchi.
Nel descrivere il progetto, l’architetto dice: “Abbiamo cercato di onorare la tradizione liturgica millenaria della Chiesa, ma anche di accogliere questo particolare momento storico, quando la comunità globale – così compiutamente riflessa nello spirito multiculturale di Oakland – e le sfide contemporanee sono ben presenti nella nostra coscienza”. Il battistero è collocato accanto all’entrata, l’altare si trova sull’asse centrale, spostato verso l’abside e sotto un oculo sulla copertura alta 40 metri. Nelle pagine successive, l’immagine centrale è una veduta dall’altare verso l’entrata e il battistero. Ai lati, dall’alto e da sinistra: vista esterna dell’ingresso; il perimetro dell’aula; il battistero; i divisori in assi sovrapposte.

Il controllo dell’atmosfera interna è ottenuto mediante flussi di aria fresca dal sottosuolo che lambiscono le pareti di cristallo traslucido e in estate hanno effetto raffrescante.
In inverno il ciclo inverso sfrutta l’effetto serra per riscaldare l’ambiente. Il legno è presente anche nelle schermature alle pareti e in scultoree composizioni a strati sovrapposti che definiscono divisori e pareti interne. Sulla parete di fondo sta uno schermo alto circa 30 metri, in alluminio anodizzato microforato con 94mila fori di diametro differente che generano un effetto chiaroscurale, grazie al quale è riprodotta l’immagine di Cristo ripresa da una scultura del XII secolo.
Le schermature parietali graduano la luce diurna. Nella notte la figura di Cristo è proiettata all’esterno dalla luce interna.

IL PROGETTISTA:
“PICCOLA IMPRONTA AMBIENTALE, MA DURATA MILLENARIA”

Il progetto rende omaggio alla storia della Chiesa senza imporre un punto di vista particolare: con un processo di riduzione all’essenziale dell’iconografia tradizionale colloca il significato simbolico entro la cultura contemporanea.
L’obiettivo è mantenere l’apertura sia verso la società attuale multiculturale, sia verso il futuro. Un altro obiettivo è ridurre al minimo l’impatto ambientale. L’edificio minimizza
l’uso di energia e di risorse primarie con l’adozione di materiali rinnovabili. Per il cemento sono state usate ceneri industriali, sottoprodotto della produzione del carbonio.
La temperatura è controllata grazie alla massa e al calore radiante. Le tecniche antisismiche, tra cui l’isolamento della base, permetteranno alla struttura di resistere per millenni ai terremoti.

Craig W. Hartman

PAGINE APERTE AI COMMENTI
Data l’importanza della nuova Cattedrale di
Oakland, invitiamo gli studiosi, i professionisti, gli
appassionati a inviare la loro opinione su questa
opera architettonica a

chiesaoggi@dibaio.com

In uno spazio creato per il dibattito nel sito

www.chiesaoggi.it

proporremo i commenti pervenutici, per un dialogo aperto di cui daremo conto anche sui prossimi numeri della rivista.

Il design è elaborato in ogni dettaglio, così che ovunque si respiri un’atmosfera significativa.Il motivo ricorrente è quello del pesce, che il progettista ha elaborato in espressioni scultoree contemporanee anche per le maniglie. Nell’immagine grande: parete della cattedrale, con la Via Crucis. Si nota come la pendenza delle pareti contribuisca a dare il senso della sfericità dello spazio. A sinistra, dall’alto: cappella di Cristo Sofferente; cappella della Sacra Famiglia;
vista dell’ingresso all’aula.

Cattedrale di Christ the Light a Oakland,
California (USA)

Progetto architettonico: Skidmore, Owings & Merrill LLP (Craig W. Hartman, FAIA, Design Partner; Gene Schnair, FAIA, Managing Partner; Keith Boswell, AIA, Technical Director; Raymond Kuca, AIA, Project Manager; Patrick Daly, AIA, Senior Design Architect, con E. Keune, AIA, L. Gayle Finster, AIA, C. Kimball, J. Lee, C. Kyrillou, E. Valadez, D. Hall
Montgomery, M. Neilson, P. Jackson, Surjanto, G. Rohrbacher, A. Sugiyama, L. Wu, K. Motchen, M. Tierney, H. Vlanin.
Coordinatore tecnico: David Diamond, AIA
Progetto strutture: Mark Sarkisian, PE, SE, Structural Engineering Director; Peter Lee, PE, SE, Senior Structural
Engineer; Eric Long, PE, Senior Structural Engineer; Aaron Mazeika, PE, AP; William Bond, Ernest Vayl, Feliciano Racines, Jean-Pierre Michel Chakar, Lindsay Hu, Rupa Garai, Sarah Diegnan Grafica ambientale: Lonny Israel, Alan Sinclair Coordinamento Digital Design: Douglas Smith, Associate AIA
Interior Design: Tamara Dinsmore, Chanda Capelli, Susanne LeBlanc, Carmen Carasco, David Lou
Architect of Record: Kendall/Heaton Associates, Inc. Houston
Progetto paesaggio: Peter Walker and Partners
Consulenti: Claude R. Engle (luci); Shen Milsom & Wilke, Inc. (acustica); Fr. William Woeger (arte liturgica); Auerbach Pollack Friedlander (scenografia); C.S. Caulkins Co., Inc (manutenzione); Schoenstein & Co. (consulente)
Foto: alle pagg. 22, 25 (in alto), 27 (in alto a destra), 28 le foto sono di César Rubio; alle pagg. 25 (in basso), 26, 27, 30, 31 le foto sono di Timothy Hursley.
Disegni: All Drawings © SOM

Skidmore, Owings and Merrill LLP (SOM)

è uno studio di architettura fondato a Chicago nel 1936 da Louis Skidmore e Nathaniel Owings a cui si aggiunse nel 1939 l’ingegnere John Merril. Già nel 1937 lo studio apre la prima succursale a New York City. SOM è uno dei più grandi studi di architettura negli Stati Uniti ed al mondo. Fin dall’inizio si specializzarono in edifici commerciali di alto livello diventando lo studio leader nel settore della progettazione dei grattacieli rimanendo per lungo tempo fedeli ai principi dell’International Style.

Molti degli edifici costruiti dallo studio dopo la seconda guerra mondiale sono diventate vere e proprie icone dell’architettura moderna statunitense come ad esempio la Lever House (1952) a New York, la cappella all’accademia aeronautica (1958) a Colorado Springs, Colorado; e il John Hancock Center (1969) e la Sears Tower (1973), entrambi a Chicago, Illinois.

Lever House

Inoltre SOM fu uno dei primi grandi studi americani ad aprire studi in tutto il mondo mantenendo però la propria firma su tutti i progetti nonostante la collaborazione con grandi architetti e ingegneri associati nei vari studi come ad esempio: Gordon Bunshaft, Natalie de Blois, Myron Goldsmith, Bruce Graham, Gertrude Kerbis, Fazlur Khan, Walter Netsch, Pietro Belluschi e David Childs.

Lo studio dichiara di aver costruito oltre 10.000 progetti e continua ad avere uffici a Chicago, New York, San Francisco, Washington D.C., Los Angeles, Londra, Hong Kong e Shanghai.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)