L’antica storia del tappeto servizio di Nausicaa Ferrini Le origini del tappeto vanno ricercate in epoche remote. In Egitto già tremila anni prima di Cristo si producevano al telaio tessuti con cui venivano coperti e ornati i pavimenti. Nell’antichità i tappeti ricoprivano i letti e le sedie, erano sospesi alle pareti come arazzi, pendevano orizzontalmente dal soffitto, chiudevano i vani di passaggio. Non c’è dubbio comunque che il tappeto sia una creazione orientale: offerto dai nomadi sui mercati, era all’inizio un manufatto di schietta arte popolare. Nei primi tempi venivano utilizzate le lane delle pecore, delle capre e dei cammelli nei loro colori naturali, poi si incominciò a tingerle con colori vegetali e animali. I procedimenti della colorazione erano gelosamente tramandati da padre in figlio: succo di ciliegia per il rosso, scorza d’indaco per l’azzurro, bacche arbusti e zafferano per il giallo… In Persia il tappeto raggiunse un altissimo grado di perfezione tecnica e artistica: nel XVI secolo presso le manifatture persiane di corte si eseguivano, sotto la direzione di pittori miniaturisti, preziosi tappeti con fili di seta, d’oro e d’argento con lana molto fine mescolata a seta. I tappeti persiani della produzione odierna sono caratterizzati da una ricca gamma di colori e da un’annodatura particolarmente fine che viene eseguita con fili di lana di pecora e a volte, di seta. La decorazione è per lo più naturalistica e può essere racchiusa in medaglioni o svolgersi liberamente sulla superficie del tappeto intrecciando fantasiosi rampicanti carichi di fiori e foglie. 1. Nella penombra di questo corridoio che conduce alla camera da letto si susseguono ben tre tappeti: un afghano in fondo, in primo piano un europeo stile decò anni ‘20, e in primissimo piano un caucasico. I tappeti caucasici si distinguono per il disegno assolutamente geometrico: i motivi più ricorrenti sono i poligoni, le stelle a 6 o a 8 punte, la croce greca. 1. In un appartamento dei primi del Novecento un giovane regista ha creato un soggiorno etereo, come imbiancato dalla neve, che sembra aver rivestito con il suo candore ogni cosa. Il tappeto a pelliccia è in lana e poliestere, per essere facilmente lavabile.
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