Sul mare di Enea

In un angolo incantato di Magna Grecia, tra storia, mito e natura, un sapiente intervento di ristrutturazione gioca con la luce intensa e i colori abbaglianti di questa terra.

A renovated building that plays on the light and bright colours of this corner of the Magna Graecia, with
a mixture of history, mythology, and nature.

Progetto: arch. Mario Di Sessa
Foto di: Dario Di Sessa
Testo di: Ginevra De Colibus

Castellabate è un piccolo borgo medievale adagiato sulla sommità di una collina. Siamo nel cuore del Cilento: viuzze e vicoli serpeggiano tra le antiche abitazioni in pietra e mattoni, inquadrando scorci suggestivi del mare in lontananza. Qui un’anonima abitazione, realizzata negli anni Settanta, è stata completamente trasformata grazie ad un intervento di ristrutturazione sapiente che ha giocato con i colori di una terra stretta tra le colline e il mare e calibrato la luce naturale
attraverso pergolati, tagli murari e porticati. Il progetto mantiene inalterato l’originario impianto quadrato dell’abitazione, rompendone però la compattezza e la rigidità iniziali. Un sistema di terrazzamenti ha ridisegnato l’esterno rendendo disponibili ampi spazi affacciati sul golfo, mentre la torre dell’ascensore – che culmina in una cupoletta bianca e collega le terrazze ai diversi livelli – diventa cerniera dell’intera composizione volumetrica.

Castellabate is a small medieval town atop a hill. This is the heart of Cilento, where little alleyways meander between the old homes built of stone and brick to create picture-postcard views of the sea in the distance. Here a nondescript house, built during the Sixties, has been completely converted thanks to an operation of renovation that has skilfully played on the use of colours taken from a land that lies between the hills and the sea, while balancing natural light by means of pergolas, wall fissures and porticoes. The renovation has kept the original square layout of the building intact, only it has broken its original rigidity and compactness.

In alternativa, un camminamento gradonato piacevole e ombreggiato, scandito da parapetti bassi rifiniti a bauletto, consente l’accesso alle terrazze, arricchendo e dilatando gli spazi che culminano nel giardino pensile posto sulla
copertura piana dell’abitazione. Tra natura e costruito, angoli di giardino mediterraneo esaltano i rapporti tra luci e ombre, tra l’azzurro del mare e i profumi di essenze arboree. All’interno gli ambienti si sviluppano su due livelli: la zona
giorno a piano terra, le camere da letto e gli ambienti privati al piano superiore, affacciati su un’ampia terrazza, chiusa tra pareti ad arco, che funge da filtro tra l’interno ed esterno.

A terracing system redesigns the exterior to create large areas looking onto the gulf, whereas the elevator tower – which ends in a small white cupola and connects the various levels of the terraces – acts as a hinge for the entire volumetric composition. As an alternative, a pleasantly shaded path with large steps and low parapet provides access to the terraces, enriching and expanding the areas that culminate in the terraced garden located on the flat roof of the home.

Nelle foto: scorci della villa di Castellabate. Un percorso piacevole e fresco scandisce i terrazzamenti e i giardini, mentre gli spazi semiaperti dei porticati, degli archi e dei tagli murari sapientemente calibrati, inquadrano scorci suggestivi e panoramici del golfo, del verde e del vicino borgo medievale.

Views of the villa in Castellabate. A pleasantly shaded walkway for the terraces and gardens, while the half-open spaces of the porticoes, archways and wall fissures create panoramic views of the gulf, the surrounding landscape, and the medieval town.

Qui gli spazi semiaperti dei porticati e degli archi offrono luoghi di sosta freschi e riparati, inquadrando di volta in volta scorci particolarmente panoramici e coinvolgenti del mare, del tramonto, della collina, del borgo medievale. Poichè, come afferma lo stesso architetto Di Sessa, “la buona riuscita di un progetto sta nel ritrovare quel giusto equilibrio con l’ambiente naturale attraverso un dosaggio calibrato di linee, cromatismi, materiali, spazi semiaperti. In definitiva nel cercare possibili dialoghi tra interno ed esterno”.

Tra storia e mito

Il litorale cilentano è paesaggio di rara suggestione, ammantato di un cospicuo retaggio di ricordiclassici: dagli splendidi templi di Poseidonia alle rovine di Velia, un tempo sede di quella
scuola eleatica tanto importante per la storia della filosofia ellenica, a capo Palinuro cantato con accenti malinconici da Virgilio. Alle vestigia greco-romane si affiancano insistenti i richiami alla vita medievale. Il profilo della marina, fortemente articolato, è interrotto di tanto in tanto dai piccoli borghi arroccati sulle colline e dalle antiche torri di difesa e di vedetta.

 

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