Style

Complementi di arredo e pezzi unici dalla fantasia e dalla perizia tecnica di questa innovativa designer milanese

Dieci anni fa nasceva a Milano con il marchio Wünderkammer una nuova tendenza del design. Si trattava di oggetti dotati di luce propria strutturati come le elitre di un insetto: il fantascientifico Alien diventava un inquietante soprammobile. Dopo una progressiva evoluzione i due fratelli si sono divisi e ora l’interessante Claudia Frignani si ripropone da sola.
A new trend of designing was born in Milan with the Wünderkammer mark 10 years ago. The objects were treated
with the gift of structured light like the elytrons of an insect: from the science fiction film Alien comes an alarming
knick-knack. After a progressive evolution, the two brothers separated and now the interesting Claudia Frignani
reattempts it alone.

Quel che più colpisce nelle ultime creazioni di Claudia Frignaniè la sottile ambiguità tra il disegno “pulito” e la materia carica di segni emotivi, è come se un vestito semplice e innocente nascondesse un esplosivo vaso di Pandora.
In questo modo di fare intravedo una naturale evoluzione della straordinaria poetica con cui si esprimeva all’inizio.
“Anche negli ultimi tempi di Wünderkammer – dice a questo proposito – gli oggetti erano diversi da quelli dell’inizio. Tutta cambia, anche noi cambiamo; non ci si può condannare alla ripetizione, e il mercato ha mostrato di gradire il cambiamento.” Certo, quegli oggetti d’inizio anni ‘90 (le grandi crisalidi che emanavano una luce aranciata), nati tra guerre stellari e stralunate ribellioni post punk, erano suggestivi. Ma anche impegnativi: non si potevano mettere in
un interno qualsiasi, meno che mai in quelli minimalisti venuti allora di moda. Ora che al design compete la faticosa risalita dalla china del minimale, questi oggetti più leggeri e soft, ma con qualche unghiata nella texture, risultano particolarmente accattivanti, perché indicano la possibile strada maestra per il recupero di un “sottosuolo” che non si può tenere troppo a lungo nascosto. Ma quanto è rimasto della ridondanza barocca e della trasfigurazione visionaria presenti nel primo Wünderkammer? “Direi che oggi sono orientata verso la ricerca di forme semplici ma espressive e di textures complesse realizzate con materiali poveri (vedi il piano rotondo del tavolino dove la superficie è in cemento colorato con ossidi naturali e con finitura a cera).
(w.p)

Nelle foto: Una grande cornice realizzata in fusione di alluminio con una particolare texure. A fianco un vaso in
alluminio. Un tavolino con piano rotondo con la superficie realizzata in cemento colorato con ossidi naturali e con finitura a cera: Le gambe sono sempre in fusione di alluminio.

A large frame of fused aluminum with a particular texture. To the side, an aluminum vase. A small round table
with a waxed finish cement surface in a natural oxidized color, with fused aluminum legs.

What is most striking about Claudia Frignani’s latest creations are the fine ambiguities between the “clean” designs and the weighty materials of emotional symbols, as though a simple and innocent dress was hiding in Pandora’s explosive
vase.In this manner, a natural evolution of extraordinary poetry is indistinctly created with expression from the start. “Even in the latest of Wünderkammer – says this intention – objects were diverse from the start. Everything changes,
even we change; we can’t condemn repetition, and the market has shown to scream of the change.” Surely these objects began in the 1990s (the great chrysalis that emanated an orange light), born during the star wars and upsetting post-punk rebellion, as has been suggested. But also binding: they couldn’t be put in any interior, never mind the minimalists of fashion. Now that the design has exhausted from the rise of minimalist china, these objects are lighter and softer, but with a sense of claw-mark texture, resulting particularly in gain because they indicate the main road for the recovery of an “underground,” which can no longer remain hidden. But how much has survived the excess of the baroque and the visionary transfiguration presented in the first Wünderkammers? “We would say that today they are oriented towards the search for simple but expressive forms and complex textures of humble materials (see the small round table with a waxed finish cement surface in a natural oxidized color).” Info 3404022974

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