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In una vecchia casa contadina, ora i due piani sotto tetto sono un appartamento
Progetto: Pierpaolo Court, architetto
Località: Mollier (Francia)
Art Direction: Luisa Carrara
Testo: Walter Pagliero Foto: Athos Lecce
Una casa contadina del primo settecento praticamente intatta, con le travi in larice originali (quella del colmo è lunga venti metri), è stata recentemente restaurata con ogni cura e rispetto e adibita ad appartamento per le vacanze con
piccolissime trasformazioni. Prima era adibita a fienile, per cui c’erano sulla parte alta delle robuste paratie di larice, molto patinate, che sono state lasciate in loco, oggi è un interno con molto legno, vecchi attrezzi contadini che pendono dall’alto
e pochi mobili di gusto rustico-provenzale. Spicca come protagonista una grande stufa in maiolica capace di riscaldare nei rigidi inverni tutto l’ambiente, cioè due piani per di più sottotetto. La stufa è stata messa al centro, in posizione strategica, e permette una grande economia nel riscaldamento. I divani sono foderati con un cretonne inglese a rami fioriti dai colori attenuati (le rose sono color cotto come l’onnipresente legno di larice), mentre le poltrone sono ricoperte da uno scozzese celeste e verde nei toni del paesaggio. Le grandi finestre aperte verso valle sono collegate da un lungo balcone passante,
che un tempo serviva per seccare l’erba al sole.
La facciata di pietra e legno, con a fianco la meridiana, mostra lo stile tradizionale di questa vallata: una tipologia genuinamente contadina, dove si preferisce la semplice eleganza funzionale a ogni esibizione e volontà di rappresentanza.
Il sottotetto è sfruttato, grazie ai divani letto, come studio e secondo soggiorno oltre che come camera da letto. L’antica balaustra in larice serve a proteggere e delimitare lo spazio alto senza impedire la visuale su quello più basso.
Il sottotetto è senza punti di riscaldamento perché qui si convoglia naturalmente l’aria calda prodotta dalla stufa.
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