Stufe e camini

Dietro l’installazione di un camino non c’è soltanto un desiderio romantico ma una scelta sociale consapevole: quella di salvaguardare l’ambiente da sostanze inquinanti. Pur legandosi a una tradizione ancenstrale che vede nel fuoco il “cuore della casa” i produttori hanno saputo adeguarsi
alle esigenze contemporanee coniugando l’innovazione tecnologica al rispetto dell’ecosistema. Con un
occhio attento all’evoluzione delle forme.

Si è da poco conclusa l’ultima edizione di Progetto Fuoco, la mostra veronese all’interno della quale sono stati riservati uno spazio di rigore per esporre sistemi energetici a legna e un’attenzione adeguata per convenire sulle strategie di sviluppo di tecnologie per l’impiego sostenibile di biocombustibili. È un ulteriore importante segnale che le aziende, produttrici di sistemi di riscaldamento e accessori relativi ad essi, devono oggi più che mai fare i conti con le problematiche conseguenti l’impatto ambientale. Tutta la produzione del settore è sensibilmente coinvolta ad arginare il problema dell’inquinamento derivante da materiale combustibile, collaborando con gli organi che si occupano di regolamentare la progettazione di stufe e camini.

angoli di calore "ecologico"

In apertura di servizio una splendida ambientazione per un camino Palazzetti. È “Goa” dal particolare rivestimento in marmo bianco mediterraneo lucido. L’inserto a forma di onda sospesa è stato realizzato in pietra bianca bocciardata.

Cosa distingue l’intenso lavoro di progettazione e sperimentazione dell’azienda Tulikivi, distribuita da Eurotrias, che da oltre vent’anni viene annoverata tra i pionieri nello sviluppo delle stufe a calore radiante? Sicuramente la partecipazione sul campo e l’impegno concreto che ha dimostrato in programmi di ricerca e sviluppo relativi al suo settore – a livello nazionale e internazionale – partecipando e contribuendo alla formulazione delle normative europee in materia di collaudo di stufe a calore radiante, varate dal gruppo WG7 del TC295. Sono dati innegabili che si qualificano come corollario della filosofia di produzione vera e propria a marchio Tulikivi. Gli specialisti che lavorano all’interno dell’azienda da sempre elaborano numerose soluzioni di notevole portata innovativa in fatto di sicurezza, prestazione e impatto ambientale, alcune delle quali protette da brevetto internazionale. Eppure spesso proprio le
più innovative partono da vecchie tecniche di fumisteria nordica che attraverso studi approfonditi consentono poi di mettere a punto una tecnologia degna di certificazioni di qualità quali la ISO 9001. I punti di forza di questa tecnologia sono l’utilizzo della pietra ollare, campione nell’assorbimento e nella conduzione di calore, e la camera di combustione a vortice. Quest’ultima è sostanzialmente un sistema di controllo del tiraggio basato su canali che conducono l’aria in punti diversi all’interno della camera di combustione e qui i vortici che vengono a crearsi trascinano nel proprio percorso i fumi incombusti. Essi bruciano quasi completamente, rendendo minime le emissioni della stufa.

PACCAGNEL ERICH s.n.c. Stufe e Caminetti – Via della Miniera,14 – I-39018 TERLANO
Tel. 0471/257866 Fax 0471/257899 info@paccagnel.it, www.paccagnel.it

NunnaUuni

La tecnologia delle stufe ad accumulo in formato compatto è una peculiarità di Nunnauuni – marchio finlandese distribuito da Paccagnel – e si fonda sull’utilizzo della pietra ollare. Una pietra naturale che ha le caratteristiche
di assorbire velocemente il calore, di accumularlo e di cederlo lentamente. Il consumo di combustibile in queste stufe è di 12 – 17 kg di legna al giorno, in base alla grandezza e al peso. La duttilità del materiale permette la realizzazione di modelli di linea minimalista. Nell’immagine Leila frontale.

KarniaFire di Bano Cristiano, con la nuova produzione di stufe OTA2 (visibile in foto) e OTA3, è riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati, centrati sul benessere e sul rispetto dell’ambiente. Essi sono stati individuati tenendo presente e analizzando le richieste di una committenza diventata nel corso degli anni sempre più competente. Il progetto, del tutto innovativo, ha voluto mantenere la caratteristica di alta efficienza delle tradizionali stufe ad accumulo, limitando il peso della struttura e agevolandone il montaggio.
Un contenitore in acciaio speciale, da 3mm di spessore racchiude ermeticamente la camera di combustione composta da elementi modulari e montata senza l’ausilio di alcun collante. In funzione poi alle preferenze del singolo committente, è possibile decidere con quale tipo di materiale la stufa debba essere costruita. Si potrà scegliere tra il materiale refrattario, il basalto lavico marino o la pietra ollare, tutti adatti a favorire alti rendimenti, bassi consumi e contenuti inquinamenti, nel rispetto delle Normative Europee. Sicurezza totale agevolata dal pratico utilizzo.

Stufe e camini: l’eco del calore

Si chiama Multifuoco ® System, il sistema studiato da Piazzetta che emette l’aria a livello del pavimento in modo tale che il calore proveniente dal camino si diffonda uniformemente, a tutta altezza e per tutta la stanza. Si tratta di un sistema di ventilazione e di bocchette che, attraverso una griglia posta sulla controcappa, collocato nella parte inferiore del camino aspira l’aria più calda che ristagna sul soffitto.
In Edicola
Passando attraverso apposite intercapedini, l’aria ulteriormente riscaldata e miscelata con aria ossigenata proveniente da una presa esterna, viene incanalata nelle bocchette e distribuita nei locali attigui tramite condotti predisposti. I monoblocchi Piazzetta consentono l’installazione e l’utilizzo del kit Multifuoco ® System. In alto il modello Academy caratterizzato dalla cornice concava in maiolica. A destra San Francisco con cornice in metallo con finitura in acciaio spazzolato antracite.
Intorno ad un’unica camera di combustione, il marchio Nibe, distribuito Mont-Export, ha progettato un’intera gamma di modelli di stufe tra cui Handöl 24 (in foto). Il vetro a protezione della fiamma si caratterizza per una doppia curvatura che rende la visione del fuoco panoramica. La lunga maniglia ad L ha effetto
“manofredda”. Alimentato a legna, questo modello è disponibile in nero e grigio ed il copritubo telescopico consente l’installazione in stanze ad altezze variabili.
Come trasformare un camino aperto in un efficace sistema di riscaldamento? Gli inserti Scan DSA prodotti da Scane distribuiti Oekotherm non sono solo efficaci fonti di calore ma creano anche una calda atmosfera nell’ambiente. Il grande vetro consente la vista del gioco delle fiamme come per un tradizionale focolare aperto, ma l’inserto camino ha capacità di distribuire uniformemente il calore per tutta la casa. Ideale per le nuove costruzioni e per il rinnovo dei vecchi focolari aperti. Semplice nell’utilizzo, con un movimento unico regola l’afflusso dell’aria e ha una versione omologata per distanze ridotte da materiali infiammabili.

Nasce l’associazione Assocamino

A differenza del petrolio, che costituisce oggi la principale fonte di energia per il nostro paese, le biomasse – in primo luogo il legno – se opportunamente bruciate in camini di concezione moderna e costruiti secondo i più avanzati principi tecnologici, non disperdono nell’ambiente residui dannosi. Sono al contrario una fonte di energia il cui prezzo e la cui disponibilità non dipende da quanto avviene sui mercati internazionali. Per rispondere alle nuove esigenze che questa situazione va configurando, molti rappresentanti della vasta filiera del camino (produttori, ma anche fumisti, installatori, fornitori, distributori, manutentori e molti altri) insieme con la rivista “Il Camino” e la Di Baio Editore – con trentaquattro anni di ricerca in materia – sin dall’estate del 2005 hanno deciso di dar vita a una nuova Associazione di settore, denominata “Assocamino”. La riunione preliminare per la costituzione di tale associazione si è svolta giovedì 2 marzo nella sede milanese della Di Baio Editore (nelle foto), con la presenza di un primo nucleo di fondatori: ma già moltissimi hanno fatto conoscere il loro desiderio di aderire e possiamo dire che presto Assocamino costituirà una rappresentanza più che significativa del settore a tutta garanzia del consumatore. Perché Assocamino garantirà i principi etici sulla cui base i soci portano avanti la loro “mission” aziendale.
Se la garanzia del consumatore sarà al primo posto tra i compiti di Assocamino, di assoluta importanza sarà anche la sua capacità di rappresentanza. Perché il settore è enorme: in Italia (da un primo sondaggio) operano almeno 425 produttori e 8.285 punti vendita, vi sono almeno 18.760 impiegati e 33.000 commercianti. Se si calcola anche tutto l’indotto, si arriva a centinaia di migliaia di persone. La necessità della rappresentanza in sede politica si è fatta pressante proprio in queste settimane: curiosamente nei primi mesi del 2006 diverse Amministrazioni locali “freneticamente si sono scagliate contro i camini..”. E hanno emanato decreti restrittivi e divieti, sulla base di rilevazioni statistiche ben poco significative; prove presentate come scientifiche che, in realtà, si sono rivelate superficiali; riciclate da vecchie indagini condotte all’ estero…; le basi di scientifico avevano ben poco… ma quello che è grave “senza contraddittorio”!!!! A seguito di tali decisioni improprie, alcuni organi di stampa si sono persino lanciati in demagogiche campagne che cercano di far presa sull’emotività: “Se vai in casa di un amico che ha il camino, digli di spegnerlo, perché sta inquinando”!!!

Così che l’aroma della legna bruciata è diventato improvvisamente, nei decreti di alcune improvvide Amministrazioni locali, un “odore inquinante”: è da notare che sono pro
prio le stesse amministrazioni che tollerano l’uso massiccio del petrolio per l’automazione e per il riscaldamento. È un po’ come se, per paradosso, questi amministratori, distratti
firmatari di decreti punitivi per il camino, la sera di sedessero nel salotto di casa, di fronte a un motore diesel che gira allegramente, e tendessero le mani per riscaldarsi al suo tepore, assaporando l’aroma dei suoi “gas fumogeni”, che evidentemente preferiscono all’odore della legna. Andando avanti secondo questa logica, tra un po’ vedremo emettere decreti contro l’uso delle candele. In casa e in chiesa o contro i bastoncini di incenso usati per profumare
i soggiorni della casa…. Un decreto anticamini è stato varato in primis nella regione Trentino Alto Adige, poi è stato velocemente ritirato in modo defilato: si sono accorti che spegnere i camini in quel contesto montano avrebbe lasciato al freddo centinaia di migliaia di persone. Poi anche in Lombardia è stato firmato un decreto simile, ripreso qui e là da sindaci o personaggi in cerca di facile e strumentale visibilità…. Ora, quanto sia risibile una simile campagna risulta tanto più evidente, se solo si considera che in una città come Milano, i camini domestici rappresentano una percentuale minima degli impianti di riscaldamento delle abitazioni. ”Lupus stabat superior agnus inferior… ”Le decisioni delle Amministrazioni locali sono probabilmente dettate dall’ansia di fare “bella figura” nei confronti della Comunità Europea, che richiede un abbassamento dei tassi di inquinamento per consentire di accedere ai finanziamenti comunitari. Infatti, non sussistendo motivazioni reali in campo tecnico, l’unica spiegazione è che vi sia una ragione in campo politico. Attenzione, potrebbe diventare un boomerang…!
Assocamino, questo è l’impegno preso dai membri fondatori, si incaricherà, oltre che di vegliare sulla necessaria qualità della produzione, anche di organizzare e far sentire la propria voce, data l’enorme massa di persone che lavora nel settore della fumisteria. Perché la qualità del lavoro di centinaia di migliaia di persone sia riconosciuta anche dalle Amministazioni locali, in tutta la sua dignità. Con Assocamino, gli operatori e i produttori dei camini, non si faranno di certo schiacciare dalla facile demagogia.

Giuseppe Maria Jonghi Lavarini, architetto – Direttore Responsabile IL CAMINO

Publiredazionale a cura della DBComunicazione

 

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