Stufa trentina di fine ‘700

La casa, situata in uno dei centri più antichi e suggestivi della Val di Fassa, articolata su tre piani è stata completamente ristrutturata da artigiani del posto che hanno volutamente utilizzato e combinato tra loro quattro semplici materiali: legno, porfido, acciaio e vetro. La creazione di una linea semplice ed essenziale è l’unico filo conduttore dell’intervento in cui si assapora la tipica rusticità degli interni di montagna reinterpretata in chiave moderna.
L’introduzione di un elemento classico, quale la stufa, al centro della sala-pranzo, dove la prevede la tradizione, traspone il progetto lungo una linea di tensione architettonica dove è forte l’aspirazione ad un passato possibile nel presente.Vigo di Fassa è un comune di 1.142 abitanti della provincia di Trento e ha una superficie di 26,7 km2 per una densità abitativa di quasi 44 abitanti per km2. Sorge in Val di Fassa a 1.382 metri slm. E’ un centro sciistico del comprensorio della Val di Fassa-Dolomiti Superski. Il paesino, ricco di infrastrutture alberghiere, è un importante centro di escursioni estive nel massiccio Catinaccio. Il paese è situato sul versante destro, in posizione sopraelevata rispetto alla statale 48 delle Dolomiti; il centro del paese è attraversato dalla statale 241 della Val d’Ega, che attraverso il passo di Costalunga porta a Bolzano. Le due strade si congiungono presso la frazione San Giovanni. Una moderna funivia, direttamente dal centro del paese, raggiunge in pochi minuti la conca di Ciampedie, a 2.000 metri slm, punto panoramico sulla Val di Fassa, sul Catinaccio, le Torri del Vajolet e il Larsech. Ciampedie è la base di partenza per escursioni estive nel gruppo del Catinaccio, mentre in inverno è al centro della Ski Area Catinaccio.È la tradizionale stufa in muratura dalle raffinate qualità estetiche delle regioni di lingua tedesca e alcune zone alpine italiane. Negli ultimi anni è stata rivalutata grazie all’accresciuta attenzione verso la qualità della vita e lo sviluppo dell’architettura bioecologica diffondendosi ben oltre la sua zona natale. È dotata di una grande inerzia termica: data la sua notevole massa accumula grandi quantità di calore e le rilascia molto lentamente. La Kachelöfen viene costruita da un esperto fumista direttamente sul luogo prevedendo un basamento, una camera di combustione in materiale refrattario di alta qualità e la sapiente messa in opera di “giri di fumo”. Questi costringono i fumi caldi della combustione a percorsi serpeggianti lungo i quali il calore si trasferisce progressivamente al materiale refrattario e a sua volta ceduto lentamente per irraggiamento al rivestimento esterno e infine all’ambiente domestico. Il tradizionale rivestimento in piastrelle di maiolica oltre a rendere più elevato il suo potere calorifico, può presentarsi in forme e colori sempre diverse donando un tocco artistico e personale alla casa.
La scelta di una kachelöfen oggi vuol dire essenzialmente optare per un benessere reale e riscaldare la vita privata di un calore sano e naturale; vuol dire fare una scelta di vita in cui sono fondamentali la salute del corpo e dello spirito; vuol dire avere un animo sensibile ad una tradizione che ha voglia di sfidare la modernità. Questo tipo di stufa rappresenta una valida alternativa alle forme di riscaldamento tradizionali e può diventare al tempo stesso un meraviglioso complemento d’arredo che trasforma e personalizza l’ambiente in cui viene progettata, perché è da sola capace di inquadrare tutto un ambiente. E’ possibile far realizzare una kachelöfen che si adatti alle esigenze specifiche di ognuno con estrema semplicità nella propria abitazione scegliendo tra numerosi tipi e modelli. Ad esempio la stufa Flower (foto a lato) è il classico intramontabile per eccellenza; si inserisce perfettamente in qualsiasi ambiente, con una particolare predisposizione per quelli di montagna. Le maioliche con rilievo sono decorate a mano con tecniche artigianali, infondendo così quella sensazione di ritorno alle origini e rendendo questa stufa un elemento d’arredo unico e caratteristico.
(Cerampiù)Una stufa trentina di fine ‘700 restaurata originaria della Val di Fiemme. Il color azzurro del rivestimento in maiolica è spesso ricorrente nelle antiche abitazioni della zona.
Poggiata su una base in muratura riscalda la parte intima del soggiorno, diffondendo il suo tepore con regolarità in tutto l’ambiente. Un fregio decorativo di un delicato colore giallo fascia e divide a metà i due volumi che la compongono. Lo stesso colore è richiamato dal rosone centrale e dalla cupoletta terminale che sfiora il soffitto. Per separare la cucina dal soggiorno è stato usato un travone antico di recupero come  elemento decorativo. L’utilizzo ricorrente del legno regala il giusto calore ad una casa di montagna dall’aspetto morbido e accogliente.

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