Stati Uniti

SOLIDE BASI PER LA FEDE
“Stati Uniti: ritorno in seminario. In molte diocesi crescono le vocazioni: ad Atlanta e Washington mai così numerose” titolava il quotidiano “Avvenire” agli inizi di ottobre 2002. E gli imprenditori finanziano le nuove cattedrali.
Su queste pagine presentiamo spesso chiese statunitensi. Sono edifici nuovi solitamente assai composti, equilibrati, misurati. Danno un’immagine in cui si nota che insieme con l’efficienza che è nota caratteristica dell’americano, c’è anche la cura della casa comune, del luogo dell’incontro. Da questo punto di vista non risulta sorprendente apprendere che la religione cattolica è al primo posto negli USA: 62 milioni di abitanti si dichiarano cattolici. Seguono i Battisti (20 milioni di fedeli) e la Chiesa metodista unita (10,3 milioni). Le diverse confessioni cristiane non cattoliche contano in totale 66 milioni di seguaci. 128 milioni di cristiani in tutto, tra cattolici e protestanti di diversa denominazione. Un vasto panorama che consente anche un confronto e un dialogo, che su queste pagine raccontiamo attraverso quel che avviene nel campo dell’edificio di culto. Ma se le cifre in assoluto sono assai significative, ancor più importanti sono le cifre che riguardano i seminaristi: “Negli Stati Uniti i seminaristi sono in costante e deciso aumento” riferisce Fabrizio Mastrofini nel citato articolo. “Diverse diocesi dichiarano, infatti, di non averne così tanti da molti anni”. Aumento del numero di seminaristi vuol dire che è in atto un grande ripensamento, che si va preparando un futuro ancora più intenso per la Chiesa cattolica americana. “Il dato sui seminaristi – continua Avvenire – è ancora provvisorio: come spiega il Center for Applied Research in the Apostolate (responsabile delle statistiche per la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti) i numeri delle singole diocesi vanno ancora incrociati con quelli degli ordini e delle congregazioni religiose, le cui cifre totali arriveranno più tardi. Alcune linee di tendenza però sembrano già chiare: gli ultimi rilevamenti diffusi dalla Conferenza episcopale spiegano che si vanno riempiendo i seminari di diverse diocesi e soprattutto cala l’età media dei candidati al sacerdozio. In totale, il numero dei seminaristi attualmente in fase di formazione è arrivato a 3.400 nei seminari diocesani”. Nei seminari di ordini e congregazioni l’anno scorso studiavano 1.300 persone. Non sorprende che con una situazione così decisamente in movimento, negli Stati Uniti oggi si edifichino cattedrali grandiose, forse paragonabili per impegno edificatorio a quelle del medioevo europeo. Per esempio la nuova cattedrale di Los Angeles, progettata da Rafael Moneo e inaugurata all’inizio di settembre 2002, è sufficientemente capiente da ospitare 3.000 persone nelle celebrazioni. Per la sua edificazione sono stati stanziati 200 milioni di dollari, con la partecipazione attiva di illustri esponenti del “gotha” del capitalismo d’oltre oceano. Rupert Murdoch, magnate dei mass media, ha offerto ben 10 milioni di dollari. Altri sostanziosi contributi sono venuti dall’erede della Walt Disney, Roy Disney, e da Bob Hope, il noto cantante.

Modellino della nuova cattedrale di Los Angeles, progettata da Rafael Moneo (da CHIESA OGGI architettura e comunicazione n°45).

VALGARDENA
OTTAVA EDIZIONE DELLA FIERA DELLA SCULTURA ARTISTICA

Testimone dell’animata scena artistica della Val Gardena, la fiera degli scultori UNIKA, giunta alla sua ottava edizione, racconta, nella fantasia degli scultori di diversa provenienza culturale, la grande profondità artistica della lavorazione in legno, che dà oggi più spazio all’individualità ed allo spirito artistico dello scultore. UNIKA ha avuto luogo all’inizio di settembre 2002 a Ortisei. Un appuntamento da non perdere per gli amanti dell’arte e dell’artigianato.Anche se quest’anno si è avvertita la crisi generale, si può parlare di un successo. Grazie a UNIKA è stata rafforzata l’immagine degli scultori artistici, incrementata la promozione di iniziative per attirare nuove leve e curato il marchio di tutela, assegnato dalla Camera di Commercio, proprio per la particolare originalità dei prodotti esposti. Già a metà degli anni ’90 si profilava una crisi. Il mercato delle figure intagliate a macchina si era fortemente indebolito, inducendo alcuni intagliatori della Val Gardena a produrre nell’Europa dell’Est dando così il via ad una lotta al ribasso che indubbiamente non va a vantaggio dell’artigianato. Ciononostante, alcuni hanno dovuto chiudere le aziende per mancanza di ordinativi; ma proprio perché le sculture in legno fatte a mano vengono considerate articoli di lusso, sono state appena sfiorate dalla crisi. Il direttore dell’APA, Hanspeter Munter, vede nella cooperazione una possibilità di consolidamento sul mercato. Le diverse sezioni di mestiere non si dovrebbero vedere come dei concorrenti, ma presentarsi congiuntamente con diversi prodotti. L’edizione di quest’anno di UNIKA ha dimostrato tutta la sua originalità artistica. Ogni anno gli scultori debbono presentare cinque nuove sculture; quest’anno il valore artistico delle sculture ha superato le aspettative: “Sono capolavori frutto di un processo di maturazione”, ha detto il presidente di UNIKA Egon Stufflesser.

Hanno parlato di artigianato artistico all’inaugurazione: il Presidente di UNIKA Egon Stufflesser, il Presidente della Giunta provinciale L. Durnwalder, l’Assessore provinciale F. Mussner, i vertici dell’APA con H. Fritz, il Prof. R. Perusini dell’Accademia di Brera, P. Moroder, del Gruppo provinciale dell’Artigianato Artistico, K. Piazza, Sindaco di Ortisei, e altri esperti come l’Arch. G. M. Jonghi Lavarini e l’Arch. Gjlla Giani.

 

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