L’industrializzazione edilizia, soprattutto quella che ha come materia prima il legno, ha saputo realizzare case di buona architettura, personalizzabili sulle esigenze dei singoli clienti e nello stesso tempo molto più economiche e molto più efficienti dal punto di vista dei consumi energetici rispetto alle costruzioni tradizionali Testo di Roberto Summer, architetto Da quando l’uomo si è costruito la prima casa, ha sempre meditato su come realizzarla in maniera più economica ed efficiente: solo l’industrializzazione edilizia della seconda parte del Novecento, in particolare quella che si basa sul legno, ha saputo tradurre in atto questo proposito, senza sacrificare la progettazione flessibile e individualizzata Il legno, assente fino a poco tempo fa dal panorama abitativo italiano, è oggi sempre più protagonista per le sue indiscusse caratteristiche fisicomeccaniche, per la sostenibilità e per le aggiuntive prestazioni di comfort abitativo LA CASA PREFABBRICATA HA ORIGINI LONTANE LA MODERNITÀ DELLA TECNICA COSTRUTTIVA DELLA PREFABBRICAZIONE, TUTTAVIA, AFFONDA LE PROPRIE RADICI NEL RINASCIMENTO ITALIANO. GLI EDIFICI PREFABBRICATI ATTUALI SONO EREDI DELLA “CASA MUTABILE”, FORSE LA MENO NOTA TRA LE INVENZIONI DI LEONARDO DA VINCI. IL PROGETTO DEL GENIO TOSCANO RISALE AL 1494. LA PREFABBRICAZIONE AVREBBE DOVUTO RENDERE FACILE E RAPIDA LA COSTRUZIONE DI INTERI QUARTIERI. CIRCA 400 ANNI DOPO, L’IDEA LEONARDESCA RIEMERSE PER OPERA DI WALTER GROPIUS, COFONDATORE DELLA SCUOLA TEDESCA DI ARCHITETTURA E DESIGN DEL BAUHAUS. L’ARTISTA CONCEPÌ UNA CASA MODULARE, EDIFICABILE UTILIZZANDO COMPONENTI STANDARDIZZATI. LA TECNOLOGIA DELL’EPOCA, PURTROPPO, NE SEGNÒ L’INSUCCESSO.
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