SPAZI BICROMATICI

Il progetto di questo appartamento è stato denominato dai suoi creatori “Bicromia” ed è la sintesi tra due importanti obiettivi perseguiti nella sua realizzazione: il primo è costituito dalla volontà di limitare il numero di materiali impiegati, uniformandoli dalla presenza di due colori prevalenti; il secondo dalla capacità di rendere fulcro di un progetto elementi che quotidianamente sono considerati di percorrenza all’interno di un edificio: scale e corridoi.
Gli spazi di vita dell’edificio si relazionano tra di loro, dialogando così continuamente con la scala scultura che, invece di essere elemento disgregante, diventa parte integrante del quotidiano vivere, al centro di tutti gli ambienti.
Lo sviluppo planimetrico quindi è caratterizzato dalla presenza di una percorrenza orizzontale che modifica la sua funzione in base all’uso (ora percorso interno, ora spazio per la zona pranzo, ora seduta informale), e dalla scala scultura in resina bianca che assolve alla funzione di collegamento verticale dei tre ambienti concepiti come continuità fluida di spazi interni.Si laureano in Architettura all’Università di Firenze con lode, ove svolgono attività di ricerca (2000-2006).
Nel 2000 fondano LDA.iMdA Architetti Associati.
Partecipano a numerosi concorsi, sono relatori a convegni internazionali e vantano numerose pubblicazioni dei loro lavori sia sulla stampa che in televisione.
Nell’attività professionale lo studio sta sviluppando vari temi progettuali come: osmosi paesaggio architettura, infrastrutture e città, densificazione e rarefazione urbana, con numerosi progetti per committenti pubblici e privati.La zona soggiorno al piano seminterrato è caratterizzata dalla presenza di un camino nero che dialoga con il resto della parete e ancora dalla scala in primo piano rivestita in pietra serena con il corrimano in acciaio satinato.
Al piano terra la presenza degli specchi raddoppia gli spazi, l’uso del bianco rende molto più luminose le aree di vita. Si sono a questo piano abbattute alcune pareti per creare uno spazio super dimensionato, ripensando la ridistribuzione degli spazi in modo da poter dialogare con la mansarda/soppalco. Vengono così a legarsi la zona conversazione e la cucina, composta da un elemento su disegno che si incastra con il rivestimento in legno della parete/porta.Lo spazio che quest’ultimo delinea fa da trait-d’union tra la zona giorno e la zona notte caratterizzata anche dalla particolare finitura della parete, realizzata da un’artista locale, con la cucina che si pone come baricentro ideale di tutto l’ambiente.
Il progettista ha preferito l’impiego di tonalità neutre che sottolineano l’architettura e le linee, da contrapporre a tonalità nero/marroni così da creare piacevoli sfondi cromatici.
Gli arredi sono stati scelti dalla committenza accanto ad altri su misura che bene si armonizzano con il parquet di legno sbiancato e la resina.

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