SEMPRE ATTUALE: L’INCANNUCCIATO

L’incannucciato era un’antica tecnica per realizzare con canne e gesso soffitti e controsoffitti isolanti, fonoassorbenti, resistenti e flessibili nello stesso tempo, adatti sia per dimore aristocratiche come per umili case contadine, data l’abbondanza della materia prima (i canneti sono ovunque diffusi). Purtroppo, dalla metà del secolo scorso tale tecnica era stata abbandonata, sia perché se ne era persa la manualità (anche perché i costi di raccolta e di lavorazione stavano salendo) sia perché erroneamente ritenuta troppo “contadina”. Oggi l’esigenza di materiali più naturali e lo sviluppo della bioedilizia hanno portato alla riscoperta dell’incannucciato: il merito è di questa dinamica azienda che l’ha riproposto in forma nuova, quella del pannello da montare semplicemente in opera, ovviando così a tutti i problemi della manualità scomparsa.

Il pannello Isocann è costituito da uno strato di canne portanti, da uno di canne di ripartizione e da un multistrato di legno (in alternativa un pannello di gesso) con tessuto non tessuto, per uno spessore complessivo di 6,5 cm; è facilmente lavorabile, è molto flessibile, è totalmente naturale e non inquinante in ogni fase di produzione, montaggio e smaltimento, è perfettamente traspirante, ha costi di manutenzione pressoché nulli, ha caratteristiche di isolamento sia termico sia acustico superiori a quelli di altri materiali analoghi, si monta facilmente sulle travi portanti di copertura con la tecnica maschio-femmina, ha un aspetto estetico di grande impatto che lo fa preferire alle altre soluzioni. Fratelli Spadaro

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