Tratto da: 99 Idee Casa N°67 |
Semplicità ed eleganza | ||||||||||
Una villa sul mare a Saint Raphael servizio di Walter Pagliero
Vicino a Saint Raphael sulla Costa Azzurra c’è una zona privilegiata per le vacanze estive: il mare è blu e trasparente e la costa è un susseguirsi di scenografiche insenature con rocce rosse. Sopra una di queste erano state costruite poco dopo la guerra delle villette a schiera abbastanza modeste data l’epoca, ma in una posizione oggi ricercatissima. Ora è vietato costruire in quella zona, i volumi disponibili sono solo quelli già realizzati in passato e l’architettura costruita in precedenza andava rispettata; ma non gli interni. Il fortunato proprietario di questo complesso si è rivolto a un interior designer di Milano, Sergio Carbone, che con un intervento radicale, ma rispettoso delle preesistenze, ne ha fatto una residenza di lusso secondo l’attuale standard di quel tratto di Mediterraneo. Il primo intervento ha riguardato la costruzione di una piscina, lunga quanto la casa e larga quanto lo spazio tra le due costruzioni, quella principale e quella di servizio. Il secondo ha riguardato l’interno che adesso è disposto su quattro livelli, due livelli per ricevere (soggiorno, pranzo e cucina) e due livelli per la notte e il relax più isolato. L’interior designer che qui è intervenuto, titolare di tre negozi milanesi che riguardano l’arredamento, i negozi Suzuki, è noto per la sua capacità di arredare con eleganza ma in modo semplice, aiutandosi col colore (sempre disposto in maniera strategica) per arrivare a esiti fortemente emozionali. E qui c’erano le premesse per realizzare le sue potenzialità: carta bianca da parte del cliente e l’intero spazio da riqualificare.
Sergio Carbone non è solo un arredatore, ma un organizzatore di artigiani in grado di eseguire a regola d’arte ogni suo progetto. Dai suoi laboratori esce di tutto, dal prodotto di ebanisteria a quello ceramico, dal dipinto al tessuto. E’ una tendenza che si manifestò fin da ragazzo attraverso il suo amore per la scenografia. A tale proposito in un’intervista ebbe a dire: “Fin dal tempo dei miei studi mi sentivo portato verso il campo dell’arte e della scenografia, per un periodo mi sono dato completamente alla pittura, poi, mentre studiavo ho fatto il vetrinista dove ho riscosso subito un lusinghiero successo. Questo mi è stato fatale.”
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