Marmi e graniti Due sono fondamentalmente le famiglie dei prodotti lapidei che si utilizzano per il camino: i marmi e i graniti. I marmi sono formati da carbonato di calcio, con una struttura cristallina molto fitta e compatta, con inserzioni di altri elementi chimici che danno origine alle venature e alle differenti cromie; possiedono doti di elevatissima resistenza a compressione, per cui si prestano egregiamente alla realizzazione di parti strutturali, soprattutto verticali, quali colonne, pilastri e, nel caso del camino, le spallette ma anche le soglie e le mensole, che non portano carichi elevati, e di eccezionalmente bassa dilatazione termica, che li fa preferire a contatto col fuoco. Unico difetto, la scarsa resistenza agli acidi, proprio per la loro composizione chimica di base: dunque, attenzione ad usare prodotti acidi per la loro pulizia! Per i camini, i marmi più usati sono il bianco di Carrara, il più classico, nelle sue diverse varietà (Statuario,
I graniti, a base quarzosilicea, hanno una struttura ancora più compatta ma caratterizzata da occhiature di diversi colori, più o meno fitte, a trama più o meno regolare, che lo rendono molto decorativo: la scelta può spaziare dalle varietà nazionali, quali il Serizzo dalle bella tessitura tra bianco e grigio scuro, il Ghiandone, dalla trama accentuata e grafica, il Bianco e il Rosa della Sardegna, dalla bella tessitura con inserti scuri, il Serpentino della Valtellina, dalle belle sfumature verdi; o su quelle esotiche, dal New Imperial, dal fondo rosso bordeaux e dalle occhiature nere e azzurre, al Labrador, una sinfonia di neri, grigi, blu, dallo Juparanà, dalle eleganti striature di rosa, giallo terra, grigio, al Nero Zimbawe assoluto, su cui brillano come diamanti piccoli punti bianchi, dal Royal Green, con una bella punteggiatura
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