Il mezzo più comodo per collegare due livelli di un’abitazione è la scala, che spezza il dislivello in tante alzate (la distanza tra due gradini) e pedate (lo spazio orizzontale su cui appoggia il piede) così che sia agevolmente percorribile. Ma la scala è anche unformidabile mezzo di disegnare lo spazio costruito, di arricchirlo di movimento strutturale e di strutture decorative.
Due sono le tipologie fondamentali di scala, quella a chiocciola e quella a giorno. Il primo tipo è quello che consente di collegare due livelli utilizzando il minimo spazio possibile in pianta, dato che i suoi gradini si succedono uno all’altro seguendo una spirale ideale che si arrampica nello spazio verticale e sovrapponendosi per una piccola parte della loro pedata: in tal modo si contiene l’ingombro al minimo, anche se ci possono essere difficoltà a percorrere la scala specie se si trasportano pacchi ingombranti; il diametro minimo di queste scale è di 110 cm, quello massimo (almeno per quelle in produzione) è di 200, a cui vanno aggiunti almeno 3 cm per parte nel foro a pavimento per aver agio nel montaggio della scala e per l’aggancio migliore alla struttura. Ma la scala a chiocciola non solo vince per il minor ingombro di spazio, ma anche per la sua elegante struttura che anche visivamente attraversa lo spazio senza “pesare” e che anzi costituisce un valido esempio di decorazione. I materiali della scala sono principalmente il legno e il metallo, talvolta anche combinati fra loro (struttura metallica e rivestimento in legno, gradini lignei e colonnine metalliche), ma anche abbinati alle materie plastiche (i corrimani sono spesso in poliuretano, flessibile e modellabile), al cristallo e al vetro: il legno è ideale per bellezza, calore tattile e visivo e per capacità di inserirsi armoniosamente in ogni ambiente, il metallo ha dalla sua la robustezza, l’elasticità e la brillantezza, vetro e cristallo uniscono la trasparenza alla riflettenza. 1. ”Elika” è una scala a chiocciola assolutamente innovativa, grazie alla struttura metallica di sapore hi-tech e ai gradini in cristallo a forte spessore: si crea così un raffinato gioco di trasparenze e brillanti riflessi. 2. Per gli spazi estremamente ridotti, è ideale “Fokus”, le cui pedate in legno multistrato (qui tinto noce) sono sagomate in maniera tale da consentire l’appoggio alternato dei due piedi ogni due gradini. Tutte le scale qui raffigurate sono di Albini & Fontanot.
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