Rio De Janeiro: solari linearità Carioca

Tratto da:
La piscina N°33
Solari linearità cariocas
Di Baio Editore

Progetto e realizzazione di Ivan Rezende, architetto
Servizio e foto Simone Reggiori B

Brasile. Rio de Janeiro. Siamo in una delle più prestigiose nuove aree di sviluppo della metropoli. Interpretare oggi il tema della piscina come semplice luogo dove bagnarsi è estremamente riduttivo. Il rapporto con l’acqua può essere, nella contemporaneità, diversificato, e i fruitori stessi sono oramai ben a conoscenza delle grandi potenzialità che una “piscina” offre. L’architetto carioca Ivan Rezende ha affrontato questo tema con una vera e propria progettazione su misura che considerasse e sfruttasse al meglio i caratteri posizionali del luogo rispondendo con qualità ed efficacia alle effettive esigenze della committenza. Sport, relax, benessere, divertimento sono fra le molteplici occasioni in cui ci si vuole oggi tuffare.

Polifunzionalità è, in sintesi, ove possibile, la vocazione di un invaso artificiale e del suo contorno e, chiaramente, l’articolazione delle tematiche necessita, più che mai, della mediazione corretta attraverso un’organica progettazione. Nasce così per l’architetto Rezende la volontà di rispondere in maniera capillare alle varie aspettative ed opportunità diversificando, come necessario, negli aspetti formali le zone funzionali, ma ricercando, per un ottimale risultato, una immagine nel suo complesso unitaria e compatta, che esalta la simbiosi di impulsi e stimoli che l’acqua ci trasmette. Le emozioni diventano altresì materia nella cura dei dettagli tecnici e nella scelta dei materiali che supportano le idee guida di un progetto in cui si integrano raffinata ed elegante linearità con morbida sinuosità. Equilibrio tra linee di grafica essenzialità e pulizia che esaltano percezioni prospettiche e dolci flussi che, insieme a scroscianti getti, affascinano abbracciati da seducenti andamenti curvilinei. Una valida intuizione progettuale opta per lo sfruttamento di due lati ortogonali che delineano il perimetro della proprietà. Ridisegnate queste due quinte diventano “appoggio” principale per l’intervento, come, ad esempio, il lato maggiore che ospita la zona nuoto con un rettilineo di circa 14 m. Nuoto, permanenza, idromassaggio, gioco. Sono queste le quattro aree che individua e fisicizza il progetto dell’architetto Rezende. Un progetto correttamente e concretamente mimetizzato nella sua complessità ed articolazione, che ha come assoluta e principale valenza di essere completo.

Il linguaggio del progetto trova nella peculiarità dei singoli prodotti utilizzati e nella loro valenza estetica la sua corretta definizione. Dai sassi di fiume, usati per contornare le piante presenti, fino alla pavimentazione in pietre anticate italiane di differenti misure e formati, dalle pietre brasiliane Sao Tomè da cui sgorgano le “cascate” ai bordi curvilinei in granito Cearà. Più che colori giochi di linee e sottili avvicendamenti tra tonalità, volumi, luci-ombre e materia in una sinergia indovinata.

L’utilizzo delle fibre ottiche in questo progetto aumenta l’impatto emozionale nella visione notturna della piscina. L’illuminazione, in alcuni punti della vasca, muta con una cadenza programmata e modificabile (in questo caso di circa quindici secondi). I colori cambiano, sfumando in passaggio dal verde al blu, dall’indaco all’arancio, creando una ulteriore sensazione di soave movimento che si aggiunge a quello naturale e/o motorizzato dell’acqua.

 

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