Rigore funzionalità ed estetica minimale


A Milano

Minimal style

Progetto: Giovanna Azzarello architetto
Servizio di: Maria Galati architetto
Foto: Athos Lecce

A Milano, in una zona ricca di edifici del primo ‘900, che testimoniano la diffusione del Liberty, all’ultimo piano di una palazzina degli anni ‘70 vi è l’appartamento oggetto di questa ristrutturazione. Il suo stato era di degrado assoluto dal punto di vista murario come da quello degli impianti idraulici ed elettrici, e la distribuzione dei vani era quella tipica
dell’epoca di appartenenza. Il progetto di ristrutturazione ha rinnovato radicalmente tutti questi aspetti e la scansione degli spazi è stata così trasformata: inizialmente vi erano quattro locali con bagno e cucina, mentre oggi l’appartamento ha una morfologia in linea con l’architettura razionalista molto coerente con la personalità e le esigenze del single che lo abita.

GIOVANNA AZZARELLO, architetto

Nasce a Milano, dove a 23 anni consegue la laurea in architettura e contemporaneamente apre il suo studio professionale.
Inizialmente si occupa di industrial design, e anche se le chiedono prodotti solo estetici, insiste nello studiare con metodo il rapporto forma-funzione appoggiandosi per la ricerca al Centro “Nostra Famiglia” di Bosisio Parini. Tra l’altro, nel 1994 collabora con la Flou disegnando il versatile letto “Toy” e nel 1996 con Stayling per
“Mimì”. Poi il suo interesse si rivolge al settore dell’edilizia residenziale prediligendo il ripristino conservativo di case stilisticamente importanti.

Giovanna Azzarello

Il tema monocromatico presente in tutto l’appartamento è una costante che
permette agli spazi di dilatarsi senza vincoli volumetrici, mentre gli arredi in stile minimale si miscelano con l’architettura interna creando una fusione piena di assonanze e di contrasti che rendono estremamente gradevole
l’insieme. Il ripristino architettonico effettuato in questo appartamento ha permesso così di creare un luogo molto razionale, nello stesso tempo armonico ed energetico.

Qualità dell’intervento

L’idea centrale del progetto: cambiare la suddivisione degli spazi per ottenere un open space in linea con le esigenze del committente.
Materiali: una ricerca di materiali naturali di aspetto ruvido come il legno di rovere trattato e la pietra del Cardoso.
Nuove tecnologie: la sistemazione nel bagno padronale di un bagno turco con motore per l’aria calda e la doccia fredda scozzese.

Imbottiti di Le Corbousier riediti da Matrix.
Faretti a incasso di Kreon Side.
Dipinti di Daniela Vignate.

Elegante e rigorosa anche l’area pranzo, dominata da pochi elementi di design d’autore
come il tavolo di Eero Saarinen e le sedie di Mart Stam.

Nelle foto: Tavolo di Eero Saarinen (anni ‘50) e sedie di Mart Stam (anni ‘20) riediti da Matrix;
pensile, Gruppo Industriale Busnelli;
lampada “Arco” di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Flos.
Dipinto di Daniela Vignate.
Cucina “Isola” su disegno dell’arch. Azzarello. Elettrodomestici Scholtes.

Dal soggiorno si accede tramite un gradino alla grande cucina concepita per assolvere al meglio all’esigenza di poter cucinare in maniera comoda e quasi professionale; da qui la scelta di accessoriarla di elettrodomestici all’avanguardia
con spazi dedicati alla conservazione dei vini di cui il proprietario è un collezionista. I materiali utilizzati sono per la pavimentazione la pietra e per l’arredo il legno wengè, materiali dalle tonalità notturne presenti in tutto l’appartamento che vivono il contrasto con la molta luce che invade costantemente tutti gli ambienti.

Una “sala da bagno” progettata con tutti i comfort.
Pavimento e pareti sono in pietra del Cardoso.

Nelle foto: Letto “Kon Tiki”, Lema.
Mobili in wengé, Rifra; bagno turco in muratura con motore Ellebi; lavabi, Alape; bidet sospeso Starck 3, Duravit;
faretti a incasso, Kreon Down in line; pavimento in pietra del Cardoso.

Dal soggiorno tramite tre ingressi si accede all’interno della zona notte padronale composta da una camera da letto, da una cabina armadio e da un bagno che è il protagonista indiscusso di questa zona: un luogo dotato di ogni possibile confort e curato in ogni minimo particolare, dove la pietra del Cardoso è stata utilizzata sia per la pavimentazione che per il rive
stimento murario. La zona dove sono posti i due lavelli rigorosamente geometrici è divisa da quella dei sanitari da una quinta muraria che le separa. All’interno di questo luogo vi è anche una mini piscina e un bagno turco interamente rivestito in mosaico di vetro con colori d’ispirazione marina.

 

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